Affinché un immobile residenziale venga dichiarato agibile, ovvero effettivamente abitabile, necessita di alcune certificazioni fondamentali. Tra queste vi è anche il certificato di conformità degli impianti domestici, che certifica l’adeguatezza, l’efficienza e la sicurezza di tali impianti. Questo stesso documento, infatti, concorre al rilascio della segnalazione certificata di agibilità, ovvero il “nulla osta” ad abitare un immobile. Tra gli impianti interessati dall’“agibilità”, vi è anche, ovviamente, quello elettrico, che dovrà essere sottoposto al controllo di un elettricista abilitato.
Il ruolo dell’elettricista.
L’
elettricista
, riassumendo al massimo, è un professionista che si occupa della progettazione, dell’installazione e della manutenzione di impianti elettrici civili e industriali. Svolge, quindi, un ruolo fondamentale nell’assicurare il comfort domestico nelle abitazioni di oggi, perché assicura il corretto funzionamento e l’assoluta sicurezza di tali impianti.
Si pensi brevemente a quante cose che diamo ormai per scontato, di ogni tipo, nelle nostre case funzionano grazie all’elettricità. Dall’illuminazione al riscaldamento/raffrescamento, dalla sicurezza alla connettività, fino ai grandi elettrodomestici tipici in cucina e lavanderia. Si potrebbe dire, quindi, che oggigiorno dipendiamo marcatamente dalla corretta erogazione dell’energia elettrica.
Questa riflessione ci porta a comprendere meglio quanto fondamentale sia il ruolo dell’elettricista e quanto sia importante affidarsi solo a professionisti del settore. Evitiamo quindi di affidarci all’amico dell’amico, che magari lavora più per passione che per professione, e informiamoci correttamente, prima di chiamare a casa un “dilettante”. Anche online, infatti, si possono scoprire realtà assolutamente affidabili. Solo per fare un esempio, nel territorio del lodigiano, l’Elettricista Lodi è una garanzia, basta leggere qualche recensione per capire che già stiamo parlando di un professionista abilitato.
Impianti da certificare.
In ogni abitazione sono, come detto, diversi gli impianti riconducibili al settore elettrico e ognuno di essi deve essere accompagnato dalla relativa certificazione. In linea di massima, la legge suddivide questi ultimi in due classi, definiti tramite una lettera.
Lettera A. Sono gli impianti elettronici intesi come l’insieme dei componenti che, collegati alla relativa utenza, permettono di utilizzare l’energia e impiegarla per le proprie necessità quotidiane. Dalla protezione contro le scariche atmosferiche all’autoproduzione di energia elettrica e fino all’automazione di porte, cancelli e barriere automatiche.
Lettera B. Di questa categoria fanno parte tutti i “micro-impianti” che necessitano dell’energia elettrica per il proprio funzionamento. Da quello TV al citofono, dall’allarme/videosorveglianza al telefono e alla rete internet.
Dichiarazione di conformità e di rispondenza dell’impianto.
A piena tutela del proprietario di casa, la dichiarazione di conformità è un documento rilasciato dal tecnico che ha installato o ristrutturato un impianto elettrico. Attesta: “fuori d’ogni dubbio la sua completa conformità e adeguatezza alle norme vigenti e alle specifiche tecniche dichiarate”. Attenzione perché può essere rilasciata solo da un elettricista abilitato, che operi la professione nel settore da almeno cinque anni.
Dal 1990 la stesura e consegna al committente di questo documento è obbligatoria per legge, equivalendo, oltretutto, a una garanzia di 2 anni sulle componenti dell’impianto. Redazione dovuta anche in caso di ristrutturazione parziale con sostituzione o modifica solo di una porzione di impianto già esistente. In questo caso, però, la certificazione riguarderà unicamente la parte soggetta ai lavori di restauro.

Tutto sulla dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico di casa.
Nel caso in cui, per un motivo o per l’altro, questo documento non fosse in possesso del proprietario, allora:
- Per impianti installati entro il 2008, si può richiedere la dichiarazione di rispondenza, anche detta DIRI. Anche questa, comunque, può essere redatta solo da un elettricista abilitato e solo in seguito agli opportuni sopralluoghi e accertamenti;
- Per quelli, invece, successivi al 2008, la DIRI non può essere redatta. Non c’è altra soluzione, dunque, di far controllare ad un professionista l’intero impianto, al fine di redigere una nuova dichiarazione di conformità.
In caso di trattative.
Al di là dell’importanza di vivere in una abitazione in cui gli impianti tecnici e tecnologica sono realizzati a “regola d’arte” e, dunque, perfettamente funzionanti e sicuri, la conformità o rispondenza dell’impianto elettrico è un documento necessario e fondamentale qualora l’immobile in questione sia oggetto di compravendita o locazione.
L’assenza di questa certificazione, infatti, tanto per l’impianto elettrico, quanto per gli altri di cui si serve ogni immobile residenziale, può bloccare per lungo tempo le trattative tra le parti in gioco. Il consiglio generale, dunque, sia che vogliate vendere/affittare la vostra casa, si per viverci in totale serenità, è quello di controllare di possedere tali documenti. In caso contrario, non esitate a contattare tanto un elettricista, quanto ogni altro tecnico abilitato necessario, per effettuare un controllo degli impianti e farsi rilasciare tutte le certificazione del caso.