Prima di entrare nel vivo dell’articolo, è doveroso fare una premessa su cosa si intenda per isolamento termico di un edificio. Con questa dicitura facciamo riferimento ad una delle principali caratteristiche di un immobile, che più di altre concorre a determinare le condizioni di vivibilità e di comfort della casa. Implicitamente, dunque, ci riferiamo anche all’utilizzo di tutte quelle soluzioni tecnologiche e costruttive da adottare nel nostro immobile al fine di ridurre la quantità di calore perso verso l’esterno durante la stagione invernale e quello inevitabilmente acquisito dall’esterno nella stagione estiva. In breve la capacità della struttura di mantenere costante la temperatura interna e di limitare l’influenza di quella esterna.
Di conseguenza è importante già in fase di costruzione la progettazione termica dell’edificio. Anche la scelta dei materiali, infatti, influenzerà notevolmente l’
isolamento termico
e inciderà anche sensibilmente dal punto di vista energetico. Un isolamento termico fatto a regola d’arte, infatti, contribuisce alla riduzione delle emissioni di sostanze tossiche ed inquinanti, riducendo sensibilmente i consumi di combustibile da fonte fossile.
Problemi di isolamento termico.
L’isolamento termico di una casa è uno dei parametri fondamentali per determinare il grado di riscaldamento degli ambienti interni. Il problema nasce poiché la questione dell’isolamento termico è stata sollevata solo di recente, e sono negli ultimi 1-2 decenni si stanno costruendo case realmente isolate. Se si torna indietro alle costruzioni degli anni ’60-’70, si scopre che praticamente nessun edificio possiede una struttura di isolamento termica. Per questo oggi si ha la necessità di intervenire diversamente, poiché, ovviamente, non si può ripartire a costruire da zero tutti gli edifici precedenti agli anni ’90.
Introduciamo, per proseguire il nostro discorso, un nuovo parametro: quello della coibentazione termica. Si tratta del grado isolamento di due sistemi aventi differenti condizioni ambientali, quindi ad esempio l’interno e l’esterno di una qualsiasi abitazione. Esistono diverse tecniche per fare in modo che i due sistemi non si scambino calore (o vibrazioni sonore) tra di loro. Si consideri che una buona coibentazione del proprio immobile può far risparmiare, in media, in termini di spesa energetica, circa il 20% rispetto ad un immobile mal isolato.
L’importanza di un buon isolamento termico si fa sentire soprattutto in ambienti particolarmente esposti come: mansarde o sottotetti; negli appartamenti all’ultimo piano di un condominio; nelle villette isolate; e in tutte le case che presentano ambienti con soffitti molto alti.
Come si può isolare la propria casa?
Esistono diversi tipi di interventi per isolare termicamente un edificio, ma principalmente si va ad agire sulle pareti della casa o sul tetto. In entrambi i casi è necessario fare prima di tutto uno studio sulla struttura dell’immobile. Questo per capirne la natura e i materiali con cui esso è costruito e solo successivamente si può procedere con la scelta degli interventi più efficaci.
Isolamento a parete.
Se i muri di casa sono stati realizzati con una doppia fila di mattoni o calcestruzzo, allora essi presenteranno un’intercapedine vuota tra i due livelli. In questo caso, dunque, si può procedere riempiendo questo spazio con un materiale isolante.
Differentemente, ed è il caso più tipico, si può procedere con la realizzazione di un cappotto termico, che può avvenire sia internamente che esternamente alla casa. Questo intervento si basa sull’applicazione di pannelli di fibra minerale che vanno applicati direttamente a ridosso dei muri. Attenzione: questo tipo di soluzione, se effettuato esternamente, va ad incidere sull’estetica del costruito ed è quindi sconsigliato per edifici storici o sottoposti a vincolo.

I migliori interventi di isolamento termico per la nostra abitazione.
Pareti ventilate.
Un’altra valida tecnica è quella delle pareti ventilate. Esse sono formate da due pannelli che presentano al loro interno uno spazio vuoto, una sorta di camera d’aria che genericamente viene riempita con lana di roccia. Essa, però, può anche essere lasciata vuota, infatti la sola presenza dell’aria basta per creare un isolamento termico e una corretta traspirazione del vapore. Come ultima soluzione, se non è possibile agire esternamente, si possono applicare delle contropareti in sughero, materiale che è di natura un ottimo coibentante termico.
Isolamento per il tetto o per coperture.
L’aria calda, si sa, tende a salire, di conseguenza spesso e volentieri la maggior perdita di calore avviene proprio attraverso il tetto o le coperture. Tra le varie tecnologie per isolare un soffitto inclinato, quelle più utilizzate sono il tetto ventilato o i pannelli isolanti. Sono del tutto simili nella realizzazione alle soluzioni per pareti, ma ovviamente saranno applicati al sottotetto o sotto le tegole.
Se la copertura è, invece, orizzontale, allora l’intervento più efficacie per creare un isolamento termico consiste nell’applicazione esterna di uno strato di coibentazione, in genere associato ad una controsoffittatura interna.
Norme edilizie.
Quando si interviene per migliorare l’isolamento termico di una abitazione, bisogna fare riferimento alla norma UNI 10351. Questa indica le modalità di misurazione dei valori di isolamento e indica in modo chiaro ed esaustivo le differenze che posso sussistere a seconda del contesto climatico e atmosferico che stiamo valutando. Molte norme, infatti, cambiano a seconda della zona climatica italiana in cui è sito l’immobile.