La manutenzione dell’impianto idraulico, quindi di tubature e lavandini, è molto importante per evitare problemi e malfunzionamenti: ecco come evitare le cause di otturazione.
Unendo le statistiche alle esperienze in giro per il web, emerge un dato sorprendente: il Lazio è tra le regioni con il più alto numero di guasti idraulici. In parte, il risultato è legato alla popolosità dell’area con una media di 333 abitanti per chilometro quadrato, dall’altra parte, si deve alla massiccia presenza di universitari e di giovani lavoratori poco pratici nella corretta manutenzione delle tubature e dei lavandini.
Nell’ambito dei guasti idraulici frequenti, un posto speciale è riservato all’otturazione dei lavandini. Non di rado, tali disagi necessitano dell’intervento di un idraulico a Roma, operante nella città metropolitana e nel resto della provincia. Molto spesso, l’otturazione del lavandino è provocata da un mix di calcare, di grassi e di capelli. Entrando nel particolare, il calcare in eccesso si deposita sulle tubature, irruvidisce le superfici del lavandino e contribuisce all’accumulo dello sporco.
Siccome spesso i più giovani (ma anche gli adulti) non adoperano cuffiette o retine in cucina, è plausibile che i capelli vadano a finire nel lavandino. Trattandosi di residui proteici, quando non rimossi a tempo debito, gli stessi andranno a formare una solida opposizione al naturale corso delle acque.
Nel frattempo, lavando a mano piatti, pentole ed altre stoviglie, i grassi sul fondo confluiscono nelle tubature. Qui, ha inizio un lento processo di solidificazione. Se non si interviene con strumenti adeguati, la solidificazione dei grassi crea una barriera insormontabile.
Per porre fine alle problematiche descritte, c’è bisogno di mani esperte, precise e sicure come quelle di un idraulico.
L’otturazione dei lavandini: come si effettua la pulizia del tubo di scarico.
Nel caso in cui l’otturazione del lavandino fosse ancora alle origini, l’intervento dell’operatore sarà di pulizia del tubo di scarico, smontando il classico modulo a forma di P. Tale modulo ha una forma molto particolare che dovrebbe impedire l’accumulo di sporco e di residui alimentari.
Prima di iniziare a svitare il pezzo munito di chiave inglese, l’idraulico posiziona una bacinella sotto il tubo di scarico. Completata quest’operazione preliminare, il tubo di scarico viene liberato dai suoi collegamenti, lasciando cadere l’ostruzione nella bacinella. Una volta ripulito all’interno, resta solo da ricongiungere il tubo agli altri moduli sotto il lavandino. Nel giro di 15 minuti, il lavandino tornerà a funzionare regolarmente.
L’otturazione dei lavandini: i fattori scatenanti
L’otturazione dei lavandini: come usare il serpente dell’idraulico.
Talvolta, l’otturazione del lavandino rallenta il naturale corso delle acque ed il lavabo comincia a fare un po’ di fatica. Secondo gli esperti, questi campanelli d’allarme testimoniano la presenza di un’ostruzione di livello medio. Oggi, tali situazioni si risolvono con uno speciale attrezzo chiamato il serpente dell’idraulico.
Il serpente dell’idraulico è un lungo filamento d’acciaio con una manopola laterale. In pratica, ruotando la manopola, mentre il filo d’acciaio è calato nello scarico, l’ostruzione inizia a muoversi e finisce con l’essere gradualmente risucchiata dall’utensile. Un buon idraulico sa che la lunghezza del filo è fondamentale per non rischiare di rovinare il lavandino della cucina.
L’otturazione dei lavandini: come usare una sonda ad alta pressione.
Se i rimedi descritti si sono rivelati un triste fallimento, significa che il problema è piuttosto grave. L’idraulico, grazie alle sue competenze e alla sua esperienza, dovrà quindi eseguire uno spurgo completo, utilizzando una sonda ad alta pressione. Mantenendo una presa salda, l’ugello della sonda viene spinto lungo l’intero condotto, sradicando l’ostruzione. Nel 90% dei casi, le tubature tornano come nuove e non saranno necessari futuri interventi.