La luce è l’elemento fondamentale per l’attivazione della fotosintesi clorofilliana, senza l’energia luminosa l’intero processo non riuscirebbe ad essere portato a termine o addirittura neppure ad iniziare.
Non tutte le piante hanno la stessa necessità di essere esposte alla luce: questa caratteristica dipende dai luoghi di origine delle piante, caratterizzati da intensità luminose estremamente diversificate. Il mancato soddisfacimento di luce in piante esigenti, porta a conseguenze negative evidenziate da sintomi quali: allungamento e assottigliamento dei germogli, indebolimento ed imbiancatura degli steli, diminuzione della superficie delle foglie, ingiallimento e dissecamento.
All’opposto un esposizione ad intensità luminose eccessive può determinare danni, anche gravi, quali scottatura e dissecamento delle lamine fogliari, mancata emissione di germogli, blocco di fioritura e appassimento dei fiori.
Detto questo vediamo come prendercene cura nel modo giusto:
Per definizione una pianta da appartamento è una specie vegetale che viene fatta crescere in spazi chiusi, come abitazioni, negozi o uffici. Queste piante sono spesso di provenienza tropicale o subtropicale, e vengono coltivate a scopi decorativi e di abbellimento per via dei loro colori sgargianti o per la loro eleganza.

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La cura delle piante da appartamento regala benefici a livello psicologico, creando un ambiente nel quale è piacevole intrattenersi, ma grazie alla loro azione fotosintetica (e non solo) esse possono anche contribuire a purificare l’aria degli spazi chiusi.
Spesso negli ambienti chiusi si manifesta una carenza d’ossigeno dovuta al sovraffolamento o allo scarso ricambio d’aria che, può causare emicranie e diminuire le performance lavorative. Ecco che dunque una casa o un “ufficio verde” può non solo migliorare l’umore, ma anche l’efficienza delle persone che vi lavorano.
Se l’illuminazione non risponde alle esigenze delle nostre piante, è possibile integrarla con la luce artificiale. Queste lampade vanno comunque mantenute a distanza di sicurezza dalle piante all’incirca da 100 a 200 centimetri; sia per evitare scottature, sia per favorire una più omogenea diffusione della luce.
Vediamo le Tipologie:
FLUORESCENTI
Forma prevalentemente allungata (tubi cilindrici) adatte ad illuminare le grandi superfici.
In commercio esistono anche forme corte e compatte, adatte agli spazi abitativi e lavorativi, di limitate dimensioni, a risparmio di energia.
Le lampade fluorescenti per l’illuminazione delle piante hanno spettro che irradia principalmente nelle bande blu e ross, quindi ottimali per stimolare la fotosintesi.
INCADESCENZA
Poco costose e di facile utilizzo, ma meno efficaci nel promuovere la fotosintesi. Un aspetto negativo di tali lampade è dato dal calore emesso, che può causare la scottatura di piante poste troppo vicine. Sono perfette per illuminare Scindapsus aureus o Asparagus sprengeri.
A VAPORI DI SODIO AD ALTA PRESSIONE
Notevole efficienza luminosa e spettro di emissione prevalentemente nella banda del rosso meno nel blu. Stimolano solo parzialmente la crescita vegetativa delle piante.
A VAPORI DI MERCURIO AD ALTA PRESSIONE
Lampade di lunga durata e di forte irradiazione, valide nel promuovere la fotosintesi e i processi di crescita.
Esistono in commercio tipologie di piccola dimensione, munite di riflettore incorporato in grado di consentire illuminazione intensa, ma al tempo stesso uniforme.
A VAPORI DI ALOGENURI METALLICI *Poco costose, hanno lo spettro luminoso che più si avvicina alla luce solare
Ottimali per le piante,* creano un illuminazione estremamente piacevole all’occhio umano
NEON
Non ha grande intensità di illuminazione, ma è economica. Utile per favorire la germinazione di semi.
Possono essere avvicinate molto alle piante (sino a 20/30 centimetri) senza che vi sia rischio di scottature fogliari.
LED
Alto rendimento, notevole durata di funzionamento, risparmio energetico, sorgente di emissione quasi puntiforme.
Gli svantaggi sono rappresentati dai costi delle apparecchiature illuminanti e dall’impossibilità di produrre luce diffusa.