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Lavori in casa

Rinnovo impianti elettrici vetusti: incentivi fino a 1.200 euro

Dal 2020, per tre anni, sarà attivo un incentivo promosso da ARERA per l’ammodernamento dei vecchi impianti elettrici installati in edifici condominiali: per i condomini sono previsti sconti fino a 1.200 euro. Scopriamo quali sono i criteri per accedere al fondo.

Impianti elettrici

Spesso si è parlato del pessimo stato di conservazione degli appartamenti in condominio, i cui impianti, ad un’analisi approfondita, risultano oltremodo vetusti. Per incentivare il rinnovo dei vecchi impianti elettrici interni ai condomini, oltre ai Bonus Fiscali, sono stati previsti rimborsi, fino a 1.200 euro per appartamento.

Il sostegno è stato previsto attraverso la Delibera 467/2019. Nella quale si legge come l’Autorità per l’energia e l’ambiente (ARERA) ha, in questo senso, avviato una procedura sperimentale proprio per l’ammodernamento delle più datate “colonne montanti” dei condomini più vecchi.

Ristrutturazione impianti elettrici.

Il periodo di prova della sperimentazione sarà di tre anni, dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2022. Gli interventi riguarderanno “le linee in sviluppo prevalentemente verticale che attraversa parti condominiali”. In poche parole, l’incentivo ARERA interessa il collegamento ai contatori elettrici dei singoli appartamenti o, in caso di diverso impianto, al pannello comune se i contatori sono raggruppati in un unico spazio.

Gli impianti presi in esame saranno quelli realizzati prima del 1970 e quelli compresi tra il 1970 e il 1985, se considerati in condizioni critiche. Gli interventi di ammodernamento saranno volti al rinforzo e alla messa in sicurezza degli

impianti elettrici

. Conclusi i lavori, per gli edifici condominiali sarà possibile attivare potenze contrattuali maggiori, fino a 6 kW.

Rinnovamento impianti elettrici: il contributo.

Per quanto riguarda l’entità del rimborso previsto, si distinguono tre casi:

  • Per accedere al contributo, i lavori devono essere svolti direttamente dal condominio di riferimento. In base al tipo di finitura preesistente, si potrà accedere ad un recupero che varia tra i 400 e i 600 euro per piano e tra i 700 e i 900 euro per utenza;
  • Tali importi diventano anche maggiori se, contestualmente agli interventi di ammodernamento, i condomini decidono di centralizzare i contatori in un unico vano. In questo caso il rimborso va da 700 a 900 euro per piano e da 1.000 a 1.200 euro per utenza. Questo perché, oltre ai lavori sulla colonna montante, sarà necessario effettuare la posa dei nuovi collegamenti elettrici tra i misuratori centralizzati e le varie unità immobiliari, che comunque rimarranno di proprietà esclusiva del condominio;
  • A questi importi, inoltre, saranno aggiunti 100 euro al metro (fino ad un massimo di 1.500 euro) nel caso in cui parte di cavo è necessario per fare da ponte tra la colonna montante e il confine della proprietà.
Obiettivo sicurezza.

Negli ultimi anni si è registrato un forte aumento di installazioni di sistemi elettrici di riscaldamento e raffrescamento e di elettrodomestici, in particolare fornelli ad induzione, per cucinare. Tali impianti richiedono un maggiore apporto di energia: soprattutto nei condomini, quindi, è stato necessario aumentare la potenza dell’erogazione.

Impianti elettrici

Incentivo per il rinnovo dei più vecchi impianti elettrici in condominio.

Molti impianti elettrici, in particolare quelli più datati, non sono però in grado di sostenere il nuovo flusso, diventando sostanzialmente pericolosi. Per mantenere la sicurezza degli edifici e predisporli a questa nuova richiesta, sono dunque necessari interventi di ammodernamento. L’obiettivo di ARERA, quindi, è quello di mediare e facilitare i rapporti tra gli amministratori condominiali e i fornitori di energia, al fine di rinnovare gli impianti elettrici più vecchi.

Il rimborso, in definitiva, di presuppone come un incentivo importante, soprattutto per coloro che già stavano valutando di ristrutturare o centralizzare i condomini. Sempre tenendo a mente che i fondi stanziati verranno distribuiti in virtù del livello di pregio delle finiture dell’immobile.

L’iter burocratico.

Nella Delibera citata, inoltre, ARERA ricorda che il primo fondamentale passo sarà quello di redigere un’informativa preliminare. In essa, il fornitore dei servizi dovrà prospettare una sottoscrizione di accordo sui costi, i tempi e le modalità per l’adeguamento degli impianti elettrici esistenti. Le imprese, a tal fine, dovranno definire, entro il 30 giugno 2020, una versione sperimentale di contratto tipo.

Ai residenti del condominio, saranno riconosciuti i dovuti rimborsi direttamente dal distributore, che si preoccuperà della loro erogazione. Dal canto proprio, il condomino dovrà premurarsi di conservare l’intera documentazione a riguardo, in particolare i documenti relativi ai costi eventualmente sostenuti.

Contestualmente, infine, ARERA istituisce un censimento, a livello nazionale, del parco colonne montanti e impianti elettrici vetusti. In questo modo si potrà segnalare i sistemi potenzialmente ammodernabili. Il censimento è obbligatorio per ogni fornitore, con l’obiettivo di disporre di una valutazione quanto più puntuale dei potenziali investimenti e dell’impatto in tariffa.

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