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Lavori in casa

SICUREZZA IN CASA: Gli italiani temono furti e incidenti domestici.

Tecnoborsa indaga le preoccupazioni degli italiani: Nonostante l’ansia per furti, rapine e incidenti domestici, restano poche le polizze assicurative superate da antifurti. Vediamo le contromisure per aumentare il livello di sicurezza.

Arrivano le vacanze estive e molti si trovano a fare i conti con la necessità di dover lasciare incustodito l’appartamento o, peggio ancora, la casa, con la conseguente preoccupazione per intrusioni e furti. A tal riguardo, il Centro Studi sull’Economia Immobiliare di Tecnoborsa (CSEI), ha esaminato gli aspetti riguardanti la sicurezza in casa delle famiglie italiane residenti nelle sei maggiori città, Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo e Genova, prendendo in considerazione anche i provvedimenti adottati per proteggersi, in particolare da furti e incidenti domestici.

Dall’indagine emerge un aggravamento della preoccupazione riguardo ai possibili pericoli che possono verificarsi nella zona di residenza. In particolare, il 32,5% delle famiglie riporta di sentirsi poco o per niente sicura all’interno delle mura domestiche, con un aumento di oltre il 10% rispetto all’ultima indagine del 2009. In pratica un terzo delle famiglie italiane residenti nelle grandi città non vive più serena come un tempo, con un’amplificazione di tale percezione dei residenti in zone periferiche o semi-periferiche. A destare le maggiori preoccupazioni degli italiani è il pericolo di intrusioni dall’esterno, con un aumento del 6% rispetto al 2009 delle famiglie che denunciano di non sentirsi sicure. A spaventare di più in assoluto è la rapina con minaccia alle persone e più della metà degli intervistati ha dichiarato di aver preso contromisure per proteggersi.

Nonostante il rischio di incidenti domestici sia meno temuto, il 61,1% delle famiglie intervistate ha dichiarato di aver eseguito interventi di messa in sicurezza degli impianti domestici. A spaventare di più è la fuga di gas e anche in questo caso gli italiani hanno adottato diversi accorgimenti per ridurre i rischi, soprattutto in caso di assenza prolungata. Ma andiamo ad analizzare più dettagliatamente i dati emersi.

Le città dove gli abitanti si sentono meno sicuri nella zona in cui vivono sono Roma e Napoli, dove circa il 37% degli intervistati dichiara di non sentirsi tranquillo, al terzo posto troviamo Torino con il 34,4%, mentre la città dove gli intervistati riportano la minore percezione del pericolo è Milano con il 23,5% di intervistati che si dichiara preoccupato per la sicurezza, seguita da Genova con il 28,5% e Palermo con il 29%. In generale, rispetto alla media le persone che vivono nelle zone e periferiche o semi periferiche riportano una maggiore preoccupazione per i pericoli che possono verificarsi. In periferia il 37,7% degli intervistati non vive tranquillo, in semi periferia si arriva al 34,6%, mentre il valore più basso si riscontra fuori città dove il 20,7% degli intervistati si dichiara preoccupato per la sicurezza, valore addirittura più basso rispetto alle aree centrali della città, dove si registra un valore del 26,6%, e al semi-centro dove si dichiarano preoccupati il 30,5% degli intervistati.

Come dicevamo, a destare le maggiori preoccupazioni è l’intrusione in casa da parte di estranei, che supera nettamente il timore per gli incidenti domestici. Rispetto alla media del 65,7% degli intervistati che si dichiara più preoccupato riguardo a questa spiacevole eventualità, Torino, Roma e Milano vengono percepite come più a rischio per le intrusioni, mentre Napoli vede le preoccupazioni per l’intrusione di terzi e il timore di incidenti domestici praticamente allo stesso livello. Le abitazioni considerate più a rischio sono a Napoli, seguita da Torino e Roma; mentre a Milano, Palermo e Genova troviamo valori al di sotto della media.

La tipologia di abitazione considerata meno sicura è la villa singola, seguita dall’appartamento e dalle ville in comprensorio, dove in genere il maggior livello di sicurezza è dato da sistemi di vigilanza. Il pericolo che più spaventa gli intervistati è sicuramente la rapina con minaccia alle persone (61%), seguita con un considerevole distacco dal furto con scasso (23,1%) e da danni per scasso o atti vandalici (15,9%). Riguardo al pericolo di rapina le città percepite come meno sicure sono Palermo e Roma, mentre poco sopra alla media troviamo Genova che invece viene considerata meno sicura per il furto con scasso, seguita da Palermo. Per il rischio di eventuali danneggiamenti vengono considerate meno sicure Napoli e Milano. Rispetto all’analisi del 2009, la preoccupazione per le rapine è leggermente diminuita, mentre è aumentato il timore per furti e danneggiamenti.

Il 58,8% degli intervistati riporta di aver adottato contromisure per proteggere la propria abitazione da eventuali rischi, e questo valore sale al 70,2% a Milano, scende a Genova dove si attesta al 52,9% e a Palermo con il 51,7%, mentre le altre città rimangono vicine alla media. Analizzando il livello di protezione riscontrato nelle varie tipologie di immobile, si notano maggiori precauzioni negli appartamenti in condominio (59,1%). Tra quelli che hanno adottato misure di sicurezza, il 60% ha installato la porta blindata, il 38,2% ha scelto un impianto di videosorveglianza esterno, il 34,6% ha installato l’impianto antifurto e il 25,5% ha messo le grate protettive; tra i metodi meno adottati per aumentare il livello di protezione troviamo le tapparelle con bloccaggi, luci accese all’interno e all’esterno, teleallarme, cani da guardia e cassaforte. Il 22,4% degli intervistati riporta che la paura e la preoccupazione deriva da brutte esperienze, con il valore massimo a Roma e minimo a Palermo. Il 72,8% riporta di aver subito furti, mentre il restante 27,2% riporta danneggiamenti.

Per quanto riguarda la preoccupazione per incidenti domestici, quello che spaventa maggiormente è la fuga di gas (40%), mentre a seguire troviamo il timore di infortuni, incendi, corto circuito e allagamento. Nonostante il livello di preoccupazione delle famiglie, sono ancora poche le polizze assicurative sottoscritte per la sicurezza domestica, con una netta preferenza per la messa in atto di comportamenti responsabili come chiudere il rubinetto generale del gas, dell’acqua, del contatore elettrico e staccare tutte le spine degli apparecchi elettrici; oltre a tutta una serie di accortezze messe in atto quotidianamente per aumentare il livello di sicurezza in casa.

Conclude il presidente di Tecnoborsa “E’ confortante il dato sulla gravità degli incidenti subiti, dal momento che il 61,7% non ha avuto bisogno dell’intervento del medico, il 34% è dovuto andare al pronto soccorso e solo il 4,3% ha avuto bisogno di un vero e proprio ricovero”.

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