Come abbiamo visto la settimana scorsa in questo articolo, il mercato immobiliare residenziale del II° trimestre 2016 ha fatto segnare un notevole balzo in avanti rispetto allo scorso anno, seguendo il trend già rilevato nel periodo Gennaio-Marzo 2016. Oggi andiamo ad analizzare, grazie ai dati forniti dall’OMI, l’Osservatorio del Mercato Immobiliare, e contenuti nella consueta nota trimestrale consultabile dal sito dell’Agenzia delle Entrate, l’andamento del mercato immobiliare non residenziale nel II° trimestre 2016, ovvero nel periodo Aprile-Giugno. Sarà facile constatare come in tutti i settori del non residenziale si sia avuto un aumento nei flussi di compravendite: il dato più significativo di questa crescita è fatto segnare dal settore produttivo che, nonostante un numero più contenuto di NTN, ovvero Numero di Transazioni Normalizzate, sfiora un rialzo del 29 ; in crescita anche i volumi degli altri due settori: +14,7 % per il settore terziario e +12,9 per il comparto commerciale. I dati si riferiscono ala variazione percentuale rispetto al II° trimestre del 2015.
In Tab. 1 abbiamo riportato il numero di transazioni portate a termine nel periodo Aprile-Giugno degli anni 2014, 2015 e 2016.

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Come si vede in Tab. 1, il II° trimestre 2016 fa segnare un notevole aumento in tutti i settori rispetto allo stesso periodo del 2014 e del 2015, quest’ultimo positivo solo nel settore commerciale rispetto al II° trimestre 2014. Si noti come, numericamente, il totale delle compravendite di immobili non residenziali sia aumentato di più di 2.000 unità rispetto al 2014 e di oltre 1.800 rispetto allo scorso anno.
In Tab. 2 andiamo, invece, a fissare le variazioni percentuali fatte segnare dal II° trimestre 2016, rispetto al 2015, mettendo il dato a confronto con le variazioni degli ultimi trimestri.

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Da Tab. 2 ci si rende conto come il trend totale del mercato immobiliare residenziale sia positivissimo nel 2016, in particolare grazie ai balzi poderosi fatti dai settori terziario e produttivo, molto minore l’incremento, rispetto al II° trimestre del biennio 2014-2015, ma comunque positivo, fatto segnare dal settore commerciale.
Settore Terziario.
Il settore terziario, che comprende le unità immobiliari censite in catasto come uffici e istituti di credito, fa segnare un interessante cambio di rotta: tutte e tre le macro aree in cui può essere suddiviso il nostro paese sono nettamente in positivo nel II° trimestre 2016, rispetto al periodo Aprile-Giugno 2015, con degli aumenti percentuali addirittura in doppia cifra e con l’exploit del Sud, che fa segnare un importante +20,9 %, dopo due dati nettamente negativi, sempre considerando i soli secondi trimestri. Notevole la crescita anche al Nord, +13,7 %, dopo un medesimo periodo negativo corrispondente a quello del Sud. Positivo anche il dato fatto segnare dal Centro, +11,6 %, anche se rispetto alla variazione percentuale del II° trimestre del biennio 2014-15, 16,3 %, i volumi di compravendita sono in calo.
In Tab. 3 andiamo a riportare le variazioni percentuali fatte registrare da Nord, Centro e Sud nei secondi trimestri degli ultimi 3 bienni; in Tab. 4, invece, le NTN portate a termine nei secondi trimestri 2014, 2015 e 2016 nelle macro aree italiane.

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Da Tab.4 si potrà notare come sia sempre al Nord che avvengono la maggior parte delle compravendite del settore terziario, con valori quasi tripli rispetto a Centro e Sud, che a loro volta si alternano anno dopo anno, nei secondi trimestri, nella conquista della seconda piazza e i cui volumi sono, quest’anno più che mai, vicinissimi.
Settore Commerciale.
Il settore commerciale, ovvero la compravendita di negozi, nel II° trimestre 2016, mantiene sostanzialmente l’andamento già registrato nel II° trimestre 2015: la variazione percentuale nei bienni 2014-15 e 2015-16 si attesta in tutte e tre le macro aree intorno al 10%. Da mettere in evidenza è ancora il Sud: le regioni meridionali sono quelle che hanno fatto il passo più lungo con un miglioramento rispetto al 2015 di quasi il 19 %; come nel settore terziario, anche nel commerciale il dato meno positivo è quello del Centro, che sembra arrancare rispetto alle altre due macro aree: l’8,5 % fatto segnare nel II° trimestre 2016 è sicuramente positivo, ma non tiene il passo di Nord e Sud.
In Tab. 5 sono riportati le variazioni percentuali dei secondi trimestre nei bienni 2013-14, 2014-15 e 2015-16.

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In Tab. 6, invece, vi sono i numeri fatti registrare da Nord, Centro e Sud nei secondi trimestri 2014, 2015 e 2016: ovvero i flussi di compravendite portate a termine.

Come sempre il Nord incide per quasi il 50 % sul totale nazionale, che fa segnare un aumento, in linea con quello già avvenuto in passato, delle NTN avvenute nel II° trimestre 2016, rispetto al 2015. Importante è anche l’apporto, per questo trimestre, del Sud, con oltre 2.200 NTN portate a termine stacca sempre più il Centro, ormai fisso fanalino di coda nel settore commerciale.
Settore Produttivo.
Il flusso di compravendita nazionale nel settore produttivo, ovvero capannoni e industrie, nel II° trimestre 2016, rispetto al medesimo periodo 2015, fa segnare una notevole inversione di tendenza, con un +28,7 % molto significativo, rispetto al -8,0 % del II° trimestre del precedente biennio. A fare da traino è sicuramente il Nord, con un 23,9 , ma con un’incidenza decisamente oltre il 50 % sul totale nazionale di NTN, anche se il dato percentuale che più salta all’occhio, favorito da un flusso di compravendite ben inferiore rispetto a quello del Nord, lo fa segnare il Sud, che quasi raddoppia le NTN avvenute nelle sue regioni, +85,9 %, che equivale ad un passaggio da 323 transazioni a 600, scavalcando così il Centro per numero di transazioni: Centro che si conferma molto costante e si assesta sui valori raggiunti nel II° trimestre 2014, con un incremento percentuale mai oltre 2 negli ultimi due secondi trimestri, quelli del 2015 e 2016.
In Tab. 7 sono riportatit utti i valori percentuali in riferimento ai secondi trimestri dei bienni indicati.

In Tab. 8, invece, sono riportati i valori dei flussi di compravendite nelle tre macro aree nei secondi trimestri degli anni 2014, 2015 e 2016.

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