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Mercato residenziale, altro passo avanti nel secondo trimestre: +5,6%

Si conferma il momento positivo per il mercato immobiliare, settore residenziale: con il +5,6% del periodo aprile-giugno 2018 salgono a 14 i trimestri in positivo per quanto riguarda il numero di compravendite portate a termine in Italia.

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Continua, anche nel II° trimestre 2018 (aprile-giugno), lo stato di forma del mercato immobiliare residenziale. Lo conferma, senza ombra di dubbio, il secondo report trimestrale redatto dall’OMI dell’Agenzia delle Entrate. Secondo l’Osservatorio del Mercato Immobiliare, infatti, rispetto al medesimo periodo del 2017, il numero di compravendite portate a termine sull’intero territorio nazionale è cresciuto del 5,6%. Questo dato si traduce in un aumento dalle 145.529 unità scambiate tra aprile e giugno dell’anno scorso, alle oltre 153.500 di quest’anno. Valore che assume ancor più importanza se si considera che tra i secondi trimestri 2016-2017, l’aumento era stato “solo” del 3,8%. La crescita nel primo trimestre di quest’anno, invece, è stata del 4,3%.

Tutti segnali che confermano lo stato di salute e la bontà del mercato

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italiano. Ancora lontano, certo, dal guarire totalmente dalla malattia che è stata la grande crisi a cavallo del 2010, ma comunque in convalescenza inoltrata. Considerando, infatti, la sola serie delle NTN (numero di transazioni normalizzate) destagionalizzata, è dal IV° trimestre 2014 che non si assiste ad una contrazione. A periodi in cui la crescita è avvenuta a ritmi più lenti, ovviamente sì, ma a trimestri di segno negativo, mai.

Con questa breve introduzione ci addentriamo nel dettaglio dei risultati del II° trimestre 2018 e per studiare lo stato attuale del mercato residenziale.

Analisi del flusso di compravendite.

153 mila e 693 sono state, nel dettaglio, le compravendite portate a termine nel periodo aprile-giugno 2018. Più di 8.000 rispetto all’omologo periodo del 2017. Un ulteriore passo avanti verso i livelli pre-crisi, frutto anche delle politiche nazionali e della congettura internazionale. I Bonus Fiscali sulla casa, infatti, hanno sicuramente spinto molti privati a cambiare casa. Questi ultimi, inoltre, si sono trovati ad acquistare in un periodo in cui i prezzi delle abitazioni sono ancora basse e i tassi d’interesse sui mutui sono ai minimi storici. Nelle tabelle seguenti, abbiamo riportato i dati storici riguardanti i secondi semestri degli ultimi anni, perché fosse più semplice visualizzare l’andamento recente del mercato.

Dalla Tabella 1 si evince come, dopo il biennio 2015-2016, che ha fatto registrare un crescita record (+22,9%), il tasso di crescita si sia assestato. Senza mai indietreggiare, l’aumento delle transazioni è passato dal +3,8% tra 2016 e 2017 al +5,6% dell’ultima registrazione.

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Analisi del mercato residenziale nel II° trimestre 2018.

In Tab. 2, invece, abbiamo riportato i valori percentuali di crescita su base biennale, in particolare nei secondi trimestri dei bienni dal 2014-15 al 2017-2018.

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Analisi del mercato residenziale nel II° trimestre 2018.

Compravendite per macro aree geografiche.

L’Agenzia delle Entrate, per studiare meglio il settore, divide l’Italia in 5 macro aree, che meglio fotografano la situazione e le differenze a livello nazionale. Il Nord viene suddiviso in Ovest ed Est, mentre le altre tre sono il Centro, il Sud e le Isole, che fanno conti a parte, viste anche le particolari situazioni che vivono. Analizziamo questi dati: il vero trascinatore del settore residenziale è il Nord-Ovest, nel quale si normalizzano oltre un terzo del totale delle transazioni nazionali. Le 53.490 del periodo aprile-giugno 2018 valgono un +5,7% sul medesimo periodo del 2017.

Secondo, in questo particolare classifica, è il Centro, con 30.527 NTN (+3,5%). La forbice con il Nord-Est, però, si è ridotta notevolmente rispetto a quella registrata nel secondo trimestre dell’anno passato. Ora, con le sue 30.527 compravendite portate a termine (+9,3%, crescita maggiore di questo trimestre), il Nord-Est è a meno di mille cambi di proprietà dal secondo gradino del podio. Interessante è l’andamento del settore delle Isole, che dopo il +0,9% del secondo trimestre 2017, quest’anno fa registrare un +7,1%. Sottotono il Sud: l’anno scorso, per il periodo aprile-giugno, faceva registrare la crescita maggiore (+5,0%); quest’anno rimane all’ultimo posto per tasso di crescita, “solo” +3,0%.

Si noti, dalla Tabella 3, come le percentuali di crescita, rispetto al II° trimestre 2017, siano decisamente superiori a quelle del biennio 2016-2017. Altro dato di grande importanza è quello secondo cui, in questo trimestre, ovunque, sia nei capoluoghi, che nelle provincie italiane, vi sia stata una crescita. Nella tabella che segue abbiamo riportato il numero di transazioni completate nei secondi trimestri 2015, 2016, 2017 e 2018 e la variazione percentuale delle transazioni nei bienni 2016-17 e 2017-18.

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Analisi del mercato residenziale nel II° trimestre 2018.

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