Seguici sui social

Mercato Immobiliare

Acquisto seconda casa: attenzione alle spese nascoste

Ripartito il mercato, aumenta la sua mole anche il settore delle seconde case. Acquistare un’abitazione secondaria, però, non è un’operazione da fare a cuor leggero, a causa delle spese “nascoste”: scopriamo insieme quali sono i costi accessori da sostenere quando si intende acquistare una seconda casa.

Seconda casa

Che sia per aiutare un figlio ad costruirsi il proprio futuro, per avere un luogo dove passare il tempo libero lontano dal frastuono della città o per metterla a reddito, l’acquisto di una seconda casa è sempre un investimento consigliabile. Alle volte, però, lo si fa un po’ troppo inconsciamente, senza rendersi conto dei costi “nascosti” che il possedere un’abitazione secondaria comporta.

Nella stragrande maggioranza dei casi, inoltre, chi decide di comprare una

seconda casa

, lo fa affidandosi ad un mutuo. Anche in questo caso vi sono delle spese aggiuntive non facilmente pronosticabili, se non ci si è informati a dovere. Una seconda casa, infatti, non è considerata bene necessario, ma accessorio. Di conseguenza è normale che non vi siano trattamenti agevolati come quando, invece, ci si appresta ad acquistare un immobile da adibire ad abitazione principale.

Vediamo dunque di fare luce su queste spese nascoste, sia per una qualsiasi compravendita, in generale, sia quando si intende accendere un mutuo per l’acquisto.

Acquistare una seconda casa.

Come detto, l’acquisto di una seconda casa non è considerato un bene di lusso, ma poco ci manca. A meno che, ovviamente, l’immobile non sia accatastato in un categoria catastale considerata di lusso, ovvero l’A/1, l’A/8 e l’A/9. Se intendiamo procedere con l’acquisto di una abitazione secondaria, dunque, dobbiamo entrare nell’ottica che questa presupporrà spese maggiori. Vediamo nel dettaglio di cosa stiamo parlando.

Spese per una seconda casa.
  • In primo luogo, su una seconda casa dovrete pagare IMU e TASI. Se le due tasse sulla casa, infatti, sono state abolite per le abitazioni principale, così non è per le non prime case. In alcuni casi, in alcuni comuni, è però possibile richiedere delle aliquote ridotte;
  • Attenzione anche alle utenze, in particolare su quelle di luce e gas. Esse, infatti, possono essere maggiorate anche di oltre il 30% se entrambe le utenze, quella per la seconda casa, e quella per l’abitazione principale, sono intestate alla stessa persona;
  • Altro interessante discorso da fare, è legato alla destinazione pensata per la seconda casa. Se, infatti, essa viene messa a reddito, quindi affittata, si rischia il cambiamento dello scaglione IRPEF. Il canone di locazione concorre al reddito totale annuo del proprietario, dunque rischia di farvi slittare in una fascia più alta e quindi di dover pagare di più. Questo, a meno che non si opti per la cedolare secca, grazie alla quale si ha separazione del reddito d’affitto dal reddito personale, consentendo di evitare di pagare imposta di registro e di bollo;
  • Sempre nel caso di locazione immobiliare, tenete conto che tutte le spese di manutenzione straordinaria o di ristrutturazione edilizia, sono a carico del proprietario;
  • Infine, attenzione alle spese burocratiche. Al momento dell’acquisto di una seconda casa, infatti, la parcella del notaio sarà più alta. Anche le imposte di compravendita saranno maggiori: quella di registro è al 9%, invece che al 2%, quella catastale e quella ipotecaria (o l’IVA se si acquista direttamente dall’impresa costruttrice), saranno invece al 10%. Addirittura, l’IVA sale al 22% se la seconda casa è classificata in una delle categorie catastali di lusso.
Seconda casa

Scopriamo insieme quali sono i costi accessori da sostenere quando si intende acquistare una seconda casa.

Situazione mutui seconda casa.

Attualmente, il 7% sul totale dei mutui richiesti per un’abitazione, riguarda l’acquisto di una seconda casa. Il finanziamento, in questo caso, è tassato al 2%, invece che lo 0,25% che interessa solo le abitazioni principali. Questo, comunque, non ha frenato le richieste di mutuo per l’acquisto di secondo casa, cresciuti sia nella quota richiesta, che nel valore medio dell’immobile interessato. Il finanziamento medio, infatti, nel corso del 2017 è stato di circa 122.000 euro, il 3,6% in più rispetto all’anno precedente. In crescita anche il valore medio dell’abitazione per la quale si è richiesto il mutuo, cresciuto a oltre 191.500 euro, maggiore del 4,7% rispetto al 2016.

Entrando nel merito del tipo di mutuo che è possibile richiedere, occorre specificare che:

  • Gli spread bancari sono in genere più alti, sia sui finanziamenti, che sulle polizze annesse o sulle spese di perizia;
  • La durata del mutuo è, in genere, limitata ad un massimo di 30 anni;
  • Il loan-to-value, infine, generalmente non supera il 60%, quando per le prime case arriva anche all’80%.

Anche le condizioni richieste per la concessione del finanziamento da parte degli istituti sono, in genere, più stringenti. In caso chi richieda il mutuo per l’acquisto di una seconda casa, infatti, sia già intestatario di un altro immobile, allora:

Commenti

Le notizie più lette