Decidere di mettere un proprio immobile di proprietà in affitto è una scelta importante, ma anche remunerativa, soprattutto se si tratta di un appartamento inutilizzato. In questo periodo il mercato è florido e in particolare nei mesi di settembre e ottobre, soprattutto se parliamo di un immobile locato in una città universitaria, è un via vai di potenziali inquilini che cercano alloggio per l’anno, o gli anni, a venire. Spesso si parla delle difficili relazioni tra proprietario e inquilino, e ancora più spesso il neo locatore viene messo in guardia sui problemi che la scelta sbagliata dell’inquilino può provocare, fermo restando che, contratto regolare alla mano, il
proprietario
ha sempre il coltello dalla parte del manico.
Se andrete però a chiedere a chi fa parte del fronte opposto, ovvero gli inquilini, saranno numerose e variegate le risposte e le lamentele che riceverete. Ci siamo dunque posti il quesito: cosa deve fare un proprietario di casa per essere considerato il perfetto locatore? Ecco un decalogo di consigli e accorgimenti per chi vuole affittare un proprio immobile e avere un sereno e cordiale rapporto con il proprio inquilino.
Arredamento e pulizia.
Preliminarmente all’affitto del proprio immobile, per renderlo più appetibile, in un mercato in cui l’offerta di certo non manca, è necessario che ci si preoccupi della pulizia ed eventualmente di tinteggiare le pareti. Anche l’arredamento è più che importante. È sempre sconsigliato mantenere o riciclare vecchi mobili o una carta da parati antica. Alle volte è preferibile prediligere pochi complementi d’arredo, ma moderni e funzionali, che molti pezzi di mobilia dallo scarso impatto. Chi desidera rivoluzionare il proprio appartamento in affitto o non ha il tempo per occuparsene, può rivolgersi ad un esperto di Home Staging. Una moda che sta prendendo sempre più piede nel Mondo, ma anche in Italia.
Canone d’affitto.
Se la necessità è quella di affittare in breve tempo, allora bisogna per forza di cose adeguarsi al mercato. E, in particolare, chiedere un canone d’affitto che sia in linea con i tempi e con i prezzi della città/zona. Il mercato, è noto, è altalenante ed è dunque inutile fissarsi su un prezzo, ma adeguarsi alle fluttuazioni dei prezzi, questo se si vuole evitare il rischio di uno sfitto prolungato; se non avete fretta, potrete benissimo attendere l’offerta giusta.
La scelta dell’inquilino.
L’unico criterio realmente importante nella scelta di un inquilino è la solvibilità dello stesso (ovvero la capacità di far fronte agli impegni finanziari assunti). È, dunque, buona norma verificare eventuali precedenti di mancati pagamenti o protesti. In generale, comunque, più le esigenze del futuro inquilino trovano corrispondenza nelle caratteristiche dell’immobile, migliore sarà la convivenza delle parti per tutta la durata del contratto.
Affidarsi ad un professionista.
Per chiudere bene e più velocemente una trattativa si può valutare l’opzione di avvalersi di una agenzia o di un professionista del settore. Soprattutto se si è alle prime esperienze in termini di locazione. Certo, il fai da te fa sicuramente risparmiare sui costi della consulenza e sull’eventuale commissione. Ma si corre sempre il rischio di dimenticanze o errori, che possono degenerare in situazioni alle volte irrecuperabili. Un agente immobiliare specializzato nell’affitto è, infatti, in grado di aiutare proprietario e inquilino a trovare la giusta formula contrattuale, adatta alle esigenze di entrambe le parti.
Assicurazioni per l’affitto.
È un opzione da non sottovalutare, in sostituzione del più classico deposito cauzionale. Quest’ultimo, infatti, può rappresentare per il futuro inquilino un esborso importante, addirittura alle volte rischia di far desistere dall’affittare. Rischia, inoltre, di rivelarsi per il proprietario un boomerang, trattandosi alle volte di una cifra esigua in caso di necessità.
Trasparenza.
Quando si affitto un immobile la prima regola fondamentale è quella di essere trasparenti con il proprio inquilino, soprattutto se si esige da quest’ultimo correttezza e rispetto dell’immobile.
Verba volant, scripta manent.
Con questo si intende, in primo luogo, il redigere un contratto regolare e registrarlo con tutte le pratiche che conseguono. Inoltre, per ciò che riguarda contratto e rapporto a tre tra proprietario, immobile ed inquilino, è sempre doveroso mettere tutto nero su bianco. Ogni atto, vicenda o pattuizione che intercorre al momento della stipula del contratto, durante il periodo di locazione e al termine del medesimo, deve essere registrato e trascritto. È bene, ad esempio, allegare al contratto di locazione il verbale di consegna dell’immobile e redigere il verbale di riconsegna al termine dell’affitto, giustificando le eventuali trattenute di somme dal deposito cauzionale. Sono piccole accortezze che possono prevenire eventuali problemi e ed una pratica che tutela tanto il locatore, quanto il conduttore.

10 regole per essere un perfetto proprietario di casa in affitto
Aggiornamento ISTAT.
Inutile fissarsi sull’aggiornamento del canone d’affitto in base all’aggiornamento dei dati ISTAT: in primo luogo perché stiamo parlando, per gli ultimi anni, di aumenti dello “zero virgola”, ovvero un rincaro sull’affitto di, a dir tanto, una decina di euro all’anno. Sembra del tutto fuori luogo, dunque, iniziare battaglie e creare tensioni per cifre tanto irrisorie, soprattutto per il locatore, anche considerando che la media degli affitti si aggira sui 3-4 anni, anche meno se parliamo di studenti universitari fuori sede.
Rispetto dell’immobile.
Regola generale che vale per il conduttore, che deve trattare l’immobile come se fosse effettivamente casa sua, ma anche per il proprietario, che non può sparire una volta firmato il contratto d’affitto. Spesso su questo punto ci si trova a dover discutere, ma in realtà nulla è più semplice. L’inquilino dovrà preoccuparsi dell’integrità e del rispetto dell’immobile, dunque della necessaria manutenzione ordinario; il proprietario, dal canto suo, non potrà esimersi dall’intervenire in casi di manutenzione straordinaria. Ovvero, quegli interventi che riguardano parti strutturali dell’immobile o spese a lungo termine. Non ci riferiamo alla sostituzione di una lampadina, ma, ad esempio, all’acquisto di un grande elettrodomestico, come una lavatrice o il frigorifero.
Il rapporto con l’inquilino.
Le parole d’ordine sono gentilezza e disponibilità: instaurare un buon rapporto con l’interlocutore non costa nulla e si ha tanto da guadagnare. Essere cordiali e discreti aiuterà sempre e comunque ad evitare fastidiose discussione. Ma anche in caso di inevitabili problemi, trovare una soluzione ragionevole che venga incontro alle due parti sarà più semplice che facendosi la guerra.