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Mercato Immobiliare

ANALISI DEL MERCATO SECONDO LE AGENZIE IMMOBILIARI: C’È OTTIMISMO PER IL FUTURO

Banca d’Italia ha condotto un’indagine sul mercato residenziale, intervistando 1.300 agenzie in tutta Italia: il risultato è che il settore è stabile o addirittura in ripresa, e gli agenti immobiliari non sono mai stati così ottimisti.

Se è vero che la primavera porta il buon umore, gli agenti immobiliari possono sorridere due volte. Non è però la bella stagione a far crescere l’ottimismo degli operatori del mercato immobiliare, ma i risultati resi noti da un’indagine congiunturale condotta dalla Banca d’Italia, tra il 26 giugno e il 21 luglio 2017, presso 1.300 agenzie immobiliari sullo stato del settore residenziale nel secondo trimestre dell’anno in corso. Secondo quanto emerge da questo studio, infatti, si sarebbe ormai definitivamente stabilizzata la domanda di immobili e sarebbe in calo la pressione sui prezzi.

L’indagine della Banca d’Italia.

Analizzando i dati emersi da questo studio, appare evidente come, nel secondo semestre 2017(quindi nel periodo Aprile-Giugno), sia diminuta la quota di operatori di mercato che segnalano pressioni al ribasso sulle quotazioni immobiliari, uno dei tarli che più portava apprensione agli addetti ai lavori. Confrontando i dati raccolti in questa indagine con la precedente rilevazione, inoltre, il mercato sembra decisamente in salute: in particolare, la domanda di immobili residenziali mostra chiari segnali di stabilizzazione, sia per quanto riguarda il numero di potenziali acquirenti, che per i margini di sconto sul prezzo inizialmente richiesto dal venditore. D’altra parte negativo il solo riscontro sui tempi di vendita, che risultano leggermente in aumento, da 7,3 a 7,7 mesi.

Tra i più importanti dati che ci permettono di guardare al mercato con positività, vi sono quello relativo alla percentuale di compravendite finanziate tramite mutui ipotecari, fissa intorno all’80%, e quello sul rapporto fra prestito e valore dell’immobile, stabilmente superiore al 70%: in particolare lo sconto medio sul prezzo di vendita si è attestato al 12,5%, come nelle precedenti rilevazioni.

In conclusione, dal confronto con il secondo trimestre 2016, gli operatori di mercato hanno formulato attese ben più rosee circa le prospettive del mercato immobiliare residenziale sia nel breve, che nel lungo periodo, tendenza che trova riscontri in tutto il territorio nazionale.

La parola agli agenti di mercato.

Secondo quanto riportato dagli agenti immobiliari, nel secondo trimestre 2017, il saldo tra coloro che segnalano una crescita congiunturale dei prezzi di vendita e quella che ne indica una riduzione è rimasto negativo, ma si è contratto al -28%, rispetto al -31% della rilevazione di Aprile. Inoltre, la quota di agenzie che ha venduto almeno un immobile residenziale è salitarispetto al sondaggio precedente del 4,5% e del 9% rispetto al secondo trimestre 2016, confronto che non risente dei fattori stagionali.

Secondo le agenzie chiamate in causa, la quota di acquisti finanziati con mutuo ipotecario,come annunciato in apertura di articolo, si è mantenuta su valori molto simili rispetto al precedente periodo di valutazione, ovvero intorno all’80% delle compravendite. Il rapporto fra valore del prestito e valore dell’immobile è leggermente salito, da 73,2 a 74,5%, non abbastanza per definirla una crescita reale, ma segnale di una forte stabilità del mercato.

Anche per quanto riguarda le locazioni, la quota di operatori che dichiarano di aver affittato almeno un immobile residenziale è leggermente cresciuta rispetto ad Aprile, da 81,2% a 83%; mentre il saldo fra giudizi di aumento e di riduzione dei canoni di locazione è rimasto negativo, ma meno della rilevazione precedente, passando da -14,8% a -12,1%. È cresciuto del 9,4%, inoltre, il numero di agenzie immobiliari che si aspettano un aumento dei canoni di locazione nei prossimi trimestri; mentre è in calo il margine medio di sconto sulla richiesta di affitto da parte dei locatori, ridottasi del 3,6%.

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Le aspettative degli agenti immobiliari.

Sulla base di questi dati e delle sensazioni espresse dalle agenzie immobiliari, gli addetti ai lavori valutano la situazione del mercato migliorata rispetto alla precedente rilevazione e rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: il saldo fra la quota di giudizi di miglioramento e di peggioramento nel trimestre in corso è stato pari al 7,7%, dal -6,1% della rilevazione di Luglio 2016.

Questa positività deriva anche: dal saldo relativo alle attese di nuovi incarichi da parte delle agenzie stesse, che si conferma in aumento, di circa il 10,3%; dalla quota di operatori che prevede una flessione dei prezzi, calata del 4,2%; e dall’aumento dei giudizi di stabilità espressi dagli operatori di mercato, oggi il 72,8% rispetto al 68,6% della scorsa rilevazione.

Concludiamo dando notizia delle aspettative sul mercato immobiliare nazionale, che si sono rafforzate nel confronto con il corrispondente trimestre dell’anno scorso: il saldo tra quota di giudizi favorevoli e sfavorevoli relativo alle attese circa l’evoluzione a breve del mercato immobiliare nazionale si è attestato a 3,9%, da -4,6% nel 2016. In un orizzonte di medio termine (due anni) le attese sono improntate a un maggiore ottimismo: il saldo fra attese di miglioramento e peggioramento si è portato a 43,3%, contro il 37,7% della rilevazione dello scorso Aprile.

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