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Mercato Immobiliare

ANALISI DELL’ANDAMENTO DEL MERCATO IMMOBILIARE NON RESIDENZIALE

Grazie ai dati pubblicati dall’OMI, analizziamo l’andamento del mercato immobiliare per i settori non terziario, commerciale e produttivo, nel primo trimestre 2016.

La settimana scorsa abbiamo parlato dell’andamento del mercato immobiliare residenziale, tramite i dati del periodo Gennaio-Marzo 2016, rilasciati dall’OMI, l’Osservatorio del Mercato Immobiliare, nella consueta nota trimestrale consultabile sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Se il mercato residenziale è in una fase di crescita, quello non residenziale non è da meno, il momento favorevole coinvolge, infatti, tutti i settori, anche se con intensità diverse: per quanto riguarda il I° trimestre 2016,il commerciale fa segnare un +14,5 % rispetto allo stesso periodo del 2015 (e un +8,5 % rispetto al 2014), il dato è sicuramente il più positivo; anche nel settore produttivo, però, il rialzo è sostanzioso: il numero di transazioni normalizzate (NTN) del primo trimestre 2016 è cresciuto del 7 % rispetto allo stesso trimestre 2015; infine, il settore terziario prosegue il trend positivo dello scorso anno, e fa registrare un aumento dell’1,3% rispetto al primo trimestre 2015.

Nella tabella (Tab. 1) che segue, abbiamo riportato le NTN del I° trimestre 2014, 2015 e 2016.

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Si noterà subito che i risultati raggiunti nel I° trimestre 2016 sono positivi rispetto al 2015, che, però, è stato un anno di flessione per il mercato non residenziale, e rispetto al 2014, solo il commerciale nel I° trimestre 2016, ha fatto segnare un incremento.

In questa seconda tabella (Tab. 2), sono riportate le variazioni percentuali, relative al numero di transazioni portate a termine nei vari settori non residenziali, di tutti i trimestri 2014-2015 e dei primi tre mesi del biennio 2015-2016.

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Da Tab. 2 si nota come il settore terziario sia, lentamente, ma costantemente, in ripresa, a partire dal primo trimestre 2015, e come, partendo da un dato negativo, sia sempre in positivo il settore commerciale, con la sola eccezione del IV° trimestre 2014-15. Tra alti e bassi, invece, il settore produttivo, che nell’ultimo trimestre cresce del 7 % rispetto all’anno precedente, assestandosi allo stesso livello (appena 11 NTN in meno) di compravendite del 2014.

Settore terziario.

Prendendo in considerazione il solo settore terziario, che comprende le unità immobiliari censite in catasto come uffici e istituti di credito, andiamo ad analizzare la situazione nelle macro aree considerate dall’OMI: al Sud i volumi di compravendita continuano a contrarsi, -4,5 % rispetto al I° trimestre 2015, che aveva fatto segnare una leggera crescita, +0,6 % sullo stesso periodo nel 2014; anche il Centro subisce una sottile flessione, -1,1 % rispetto al trimestre Gennaio-Marzo 2015, dopo l’impennata registrata nel trimestre precedente (Ottobre-Dicembre 2014-15). Al contrario al Nord gli scambi tornano a crescere (+4,5%) e, pesando per oltre il 50% sul dato nazionale, trascinano l’intero settore in campo positivo: media nazionale +1,3 %.

Nella tabella che segue (Tab. 3) sono riportate le variazioni percentuali dei primi trimestri tra i bienni 2013-14, 2014-15 e 2015-16.

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È sicuramente notevole il positivo del totale nazionale in questo primo trimestre 2016: dopo due negativi pesanti, si segna un +1,3 %, in linea, comunque, con il trend crescente degli ultimi 3 anni, e che fa sperare in un ulteriore crescita futura. A trainare il mercato di settore è il Nord, con 1.185 compravendite portate a termine, che incide per oltre il 50 % sul flusso totale del mercato (in totale 2.024 transazioni).

Settore commerciale.

Nel I° trimestre del 2016, crescono in maniera netta le compravendite di negozi in Italia, facendo registrare un incremento del 14,5% degli scambi, rispetto al I° trimestre 2015, che rispetto allo stesso periodo 2014, era in negativo del 5,2 . La forte ascesa dei mercati del commerciale si manifesta in modo abbastanza uniforme in tutte le macro aree: a crescere maggiormente, ribaltando le dinamiche del trimestre precedente, sono soprattutto le regioni settentrionali (+15,7) e quelle meridionali (+14,6%).

Nella prossima tabella (Tab. 4) si mettono in evidenza le variazioni percentuali dei primi trimestri tra i bienni 2013-14, 2014-15 e 2015-16.

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La ripresa del I° trimestre 2016, rispetto al crollo generale nel 2015, è palese e di ottimo auspicio per il futuro. In tutte le macro aree la crescita è sostanziosa e omogenea, anche se ancora una volta è il Nord a trascinare il mercato nazionale al +14,5 % segnato in tabella, incidendo per quasi il 50% sul totale delle NTN portate a termine: 3.308 su 6.774. Significativa è la forbice tra Sud e Centro che, per quanto sempre positiva per il Sud, era abbastanza contenuta, mentre in questo I° trimestre 2016 si allarga notevolmente: 2.016 sono le NTN del Sud, contro le 1.450 del Centro.

Settore produttivo.

Il settore produttivo, ovvero capannoni e industrie, nel I° trimestre 2016 mostra un incremento complessivo delle compravendite del 7,0 %, rispetto al periodo Gennaio-Marzo 2015, che aveva chiuso in negativo del 7,1 %. Osservando i dati nelle tre macro aree in cui è suddivisa la nostra penisola notiamo un picco di incremento avvenuto al Centro, con un +15,3 %, quinto trimestre positivo consecutivo e più che doppio rispetto alla media nazionale. Media nazionale che è influenzata, però, per quasi il 66 % dal Nord, con 1.395 transazioni sulle 2.118 totali, che valgono un +5,7 % rispetto al I° trimestre 2015. Al Sud si fa segnare il dato minore delle tre macro aree, ma comunque positivo, +4,5 % rispetto allo stesso periodo 2015.

Nella tabella seguente (Tab. 5) si mettono in evidenza le variazioni percentuali dei primi trimestri tra i bienni 2013-14, 2014-15 e 2015-16, per il settore produttivo.

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Il caso Bologna.

Bologna è l’unica grande provincia che l’OMI inserisce nella sua nota trimestrale, insieme ad altre 7 (Milano, Roma, Torino, Genova, Palermo, Napoli e Firenze). Nella tabella (Tab.6) riportiamo i dati delle NTN dei vari settori non residenziali per i primi trimestri del 2014, del 2015 e del 2016 e le variazioni percentuali dei primi trimestri per i bienni 2013-14, 2014-15 e 2015-16.

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Nel terziario si evince come sia diminuito il numero di transazioni nel corso degli anni (nei soli primi trimestri), ma percentualmente, si è avuta una leggerissima crescita nell’ultimo anno, che vale il +5,9 %. Nel settore commerciale colpisce il dato relativo alla variazione 2013-14, 195 transazioni, ovvero il +109,3 %, dato difficile da replicare, ma dopo un fisiologico calo nell’anno successivo si è tornati ad una crescita nell’ultimo trimestre, +4,5 %.In caduta libera il settore produttivo, che dopo una crescita degli ultimi anni fa segnare un -58,6, solo 41 le NTN, contro le 98 del I° trimestre del 2015.

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