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Mercato Immobiliare

Andamento immobiliare per il 2020, schiarite all’orizzonte?

Il mercato immobiliare, negli ultimi anni, pare essere in leggera ripresa, anche se serve molto lavoro per tornare ad una situazione stabile e soprattutto omogenea e uniforme in tutta Italia. Scopriamo le previsioni per l’anno appena iniziato.

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La crisi economica di oltre 10 anni fa ha avuto un effetto molto negativo su vari settori ed aspetti del vivere comune: la compravendita immobiliare non fa eccezione.

Gli anni 2010 hanno portato con sé un drastico calo dei prezzi di vendita e dei tassi di interesse sui mutui. Il tasso fisso medio, ad esempio, ha toccato un record negativo pari all’1,79% lo scorso anno; mentre per il tasso variabile ci si aggira di poco sotto alla soglia dell’1%. La vera novità però, che potrebbe rappresentare una svolta per un settore così in crisi, sembra essere la rinnovata fiducia da parte dei risparmiatori ad investire nuovamente sul mattone. Ecco perché:

  • Il costo del denaro per l’acquisto di un immobile risulta essere meno della metà rispetto ai livelli pre-crisi economica, aspetto che garantisce un sensibile risparmio;
  • Non sussistono alternative realmente vantaggiose per sfruttare il capitale a disposizione, di conseguenza il classico investimento sul mattone torna ad essere un’opzione da considerare.
Mercato immobiliare nel 2020, quali sono le previsioni.

Partendo dai risultati degli ultimi anni si nota come vi sia una leggera inversione di tendenza per quanto riguarda il numero di compravendite immobiliari. L’ultimo anno, infatti, si è chiuso con un numero complessivo di oltre 660mila scambi. Numero che si può ritenere assolutamente positivo se paragonato con le circa 600mila transazioni del 2018 e delle circa 570mila del 2017.

Le previsioni per il 2020 portano quindi a pensare ad una continuazione verso questo trend positivo, con una crescita attesa anche per quanto riguarda l’andamento dei prezzi degli immobili. I valori dello scorso anno sono aumentati di poco, pari ad un +0,2% e la stessa percentuale sembra delinearsi anche per l’anno in corso. All’orizzonte, però, si prospetta un incremento maggiore già per il 2021 (+0,7% atteso) e per il 2022 (+1,1%).

Per quanto riguarda le intenzioni di acquisto, sembra che anche qui si abbia un trend positivo. Almeno 2 milioni di famiglie, infatti, si dichiarano interessate all’acquisto di una nuova casa entro i prossimi mesi. Va comunque detto che, chi punta ad investire il proprio denaro sul mattone, lo fa in modo molto più consapevole rispetto al passato.

Qualità e prestazioni energetiche.

La spesa per un nuovo appartamento non può prescindere dall’assicurarsi che le prestazioni dello stesso siano ottimali e non portino a spese inutili; per questo si punta ad appartamenti ad alta efficienza energetica (una tematica sempre più sentita: chi vive in un appartamento pretende che questo arrivi a sprecare il meno possibile per risparmiare in bolletta energetica e anche per diminuire le emissioni nell’ambiente esterno) e a case confortevoli con alti standard qualitativi.

Ecco perché, per puntare ad una ripresa reale del mercato, si deve necessariamente passare anche dallo svecchiamento dell’offerta

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. Molte case, infatti, necessitano di interventi di ristrutturazione a causa della loro età (almeno 20-30 anni, ma non è raro trovare abitazioni con anche 50 anni sulle spalle).

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Andamento immobiliare per il 2020, schiarite all’orizzonte?

La propensione all’acquisto delle famiglie italiane si scontra, però, con la maggior rigidità da parte delle banche a concedere un mutuo; si è registrato lo scorso anno un calo di quasi il 7% nel numero di transazioni immobiliari con mutuo bancario (per il 52% del totale). In questa situazione l’unica alternativa a rinunciare all’acquisto è il ricorrere al pagamento totale in contanti. Cosa che, ovviamente, molte famiglie non sono di certo in grado di sostenere (in particolare giovani coppie che non possono contare sempre sugli aiuti familiari).

Mercato immobiliare, ripresa partita ma non per tutti.

Il trend di ripresa che sembra animare il mercato immobiliare a livello nazionale sembra non essere uniforme su tutto il territorio; molte sono le zone nelle quali il valore degli immobili in vendita tende ad andar in controtendenza e a diminuire sempre più.

Le problematiche maggiori si riscontrano soprattutto nelle aree con minor densità abitativa (si riscontra un abbassamento dei valori degli immobili in vendita su almeno l’80% delle province italiane). Le uniche eccezioni positive sono rappresentate da alcune province del Nord Italia (in particolare Trieste, Pordenone e Bolzano, dove si riscontra un aumento sensibile rispetto agli scorsi anni) e anche in alcune aree specifiche come le campagne della Toscana.

Come spiegarsi questo trend per certi versi inaspettato? Italo Paccoi dell’Agenzia Casa Immobiliare di Grosseto non sembra avere dubbi: “La campagna toscana per la sua straordinaria varietà paesaggistica ha eguali con poche parti d’Italia. Inoltre, questo grande successo è favorito anche dalla richiesta di turisti stranieri che vengono qui in vacanza. Questi, una volta innamoratisi del territorio, colgono l’occasione per acquistare un rustico che può essere utilizzato tanto come casa per le vacanze, quanto come casa per poter abitare in pianta stabile. Consideriamo anche che un quarto della totalità delle case rurali italiane si trova proprio in Toscana.

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Andamento immobiliare per il 2020, schiarite all’orizzonte?

Si investe in questa tipologia di abitazione anche per altri motivi, che esulano dalla questione prettamente abitativa. In particolare, ancora oggi si punta molto a utilizzare l’offerta turistica toscana per avviare attività turistico-ricettive; di conseguenza l’acquisto di un rustico convertito successivamente a B&B diventa un’opzione molto interessante”.

Bene le grandi città.

La tendenza positiva al rialzo dei prezzi sembra inoltre notarsi soprattutto nelle grandi aree, Milano, Venezia e Napoli in primis, con Roma a seguire. Per i capoluoghi di provincia, la situazione dipende molto dai singoli casi: come si riscontra nella classifica sull’andamento dei prezzi, particolarmente interessanti sono gli aumenti in città come Ravenna, Modena, Verona, Alessandria, Bologna e Bergamo.

La speranza è che la ripresa del mercato non sia solo a macchia di leopardo, ma che nel corso dei prossimi anni possa uniformarsi a livello nazionale.

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