Bonus Affitti 2022: tutti i segreti delle agevolazioni sulle locazioni
Vivi in una casa in affitto? Sei il proprietario di una casa in locazione? Stai vivendo una situazione complicata per cui non riesci a pagare il canone mensile? Scopri come richiedere subito il Bonus Affitti 2022 e risparmiare.
Cari amici e amiche di mycase.it, bentrovati. Oggi parleremo del settore degli affitti che sta ritrovando vigore e a breve dovrebbe riceve l’ulteriore slancio del ritorno degli studenti universitari fuori sede. Ne parliamo perché, nell’ultima Legge di Bilancio, è stato introdotta una nuova detrazione fiscale a riguardo: il Bonus Affitti 2022.
In particolare mi rivolgo a:
– Giovani under 31; – Famiglie in situazioni di difficoltà economica e/o di morosità incolpevole; – Ai proprietari che affittano le loro proprietà.
Insomma, questo Bonus Affitti, nel 2022, aiuterà una corposa fetta di chi, da una parte o dall’altra, è interessato da una locazione.
Bonus Affitti 2022.
Iniziamo la carrellata delle detrazioni relative al settore degli affitti, partendo dalla novità del 2022, già citata nel video di riepilogo di tutti i Bonus Casa confermati nella ultima Legge di Bilancio.
Bonus Affitti giovani.
Il Bonus Affitti giovani è dedicato ai ragazzi con un’età compresa tra i 20 e i 30 anni inclusi, con reddito e che hanno affittato, a loro nome, un’abitazione o una stanza, di categoria catastale non di lusso.
Oltre a questi requisiti, è necessario che il reddito annuo del richiedente non superi i 15.493,71 euro e che abbiano residenza nell’immobile affittato. Il Bonus permette di portare in detrazione dalle tasse il 20% del canone annuo, per 4 annualità distinte, partendo da un minimo di 991,60 euro, fino ad un massimo di 2.000 euro all’anno.
Bonus Affitti proprietari.
Per par condicio passiamo a parlare dei proprietari di case concesse in affitto, perché anche loro, a determinate condizioni, possono fruire di sconti importanti. I requisiti per farne richiesta sono i seguenti:
L’unità deve essere locata come abitazione principale o trovarsi in un comune ad alta tensione abitativa;
Il canone agli affittuari deve essere stato ridotto nel periodo compreso tra il 25 dicembre 2020 e fino al 31 dicembre 2022, con relativa comunicazione all’Agenzia delle Entrate;
Il contratto deve risultare in vigore dal 29 ottobre 2020.
Se questi tre requisiti sono rispettati, allora il proprietario ha diritto a richiedere un contributo pari al 50% dell’importo complessivo risultante dalla rinegoziazione, con il limite massimo di 1.200 euro. La richiesta di accesso al bonus va presentata sul sito dell’Agenzia delle Entrate e se approvata, il pagamento avverrà dal 1° gennaio 2023, direttamente sull’Iban del proprietario di casa.
Bonus Affitti: tutte le detrazione per risparmiare sulla locazione
Fondo Nazionale per l’Affitto.
Il terzo punto in agenda tratta del Fondo Nazionale per l’Affitto, che per il 2022 è stato finanziato per 180 milioni euro. Viene distribuito con quote differenti alle regioni e da esse ai comuni, quindi il valore della detrazione varia da città a città e dall’ISEE presentato. Il consiglio dunque è quello di verificare tutti i dettagli nel bando pubblicato dal proprio comune di riferimento.
I requisiti, in genere, sono:
Residenza anagrafica nel comune e nella casa per cui si richiede il contributo;
Cittadinanza o regolare permesso di soggiorno;
Essere titolare di un contratto di locazione regolarmente registrato;
E non si deve essere proprietari di altri immobili o assegnatari di alloggi di edilizia agevolata convenzionata.
Morosità incolpevole.
Infine, parliamo del sostegno al pagamento del canone per morosità incolpevole. A chi è stato intimato lo sfratto e rientra in questa definizione può richiedere accesso al fondo, ma solo se rispetta anche questi requisiti:
Essere titolare di un contratto di locazione regolarmente registrato;
Avere la cittadinanza italiana o regolare permesso di soggiorno;
Risiedere nell’abitazione da almeno un anno;
Rientrare nei parametri ISEE previsti dal proprio comune di residenza, in genere massimo 26.000 euro all’anno;
Non essere proprietario di altri immobili.
Come il precedente, anche questo sostegno nel suo valore varia da comune a comune, quindi, come prima, è necessario controllare requisiti e parametri nel bando cittadino.