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Mercato Immobiliare

Bonus prima casa 2018: tutto sull’agevolazione per l’acquisto della propria abitazione principale

Questa detrazione è uno strumento pensato per agevolare l’acquisto di prime case, consistente in un regime di imposte ridotte, sia che si acquisti da privato, sia che la compravendita avvenga direttamente dall’impresa costruttrice. Ecco tutto ciò che dovete sapere per fruire del Bonus Prima Casa 2018.

Bonus Prima Casa

Con la Legge di Stabilità 2018, è stato confermato anche il Bonus Prima Casa, ovvero lo strumento pensato per aiutare tutti coloro che intendono acquistare un immobile residenziale da adibire a prima casa. Questo Bonus si traduce fondamentalmente in regimi di IVA agevolata e in imposte fisse diminuite rispetto al valore normale. È inoltre valido sia per le compravendite che avvengono tra privati, che per chi acquista direttamente dall’impresa costruttrice.

Bonus Prima Casa: requisiti.

Per poter usufruire dal

Bonus Prima Casa

2018 è necessario soddisfare diversi requisiti.

1) L’immobile deve rientrare nelle categorie catastali residenziali non di lusso, sono quindi escluse quelle indicate con la sigla A1, A8 e A9.

2) L’immobile acquistato deve essere locato nello stesso comune in cui l’acquirente ha o intenda stabilire la propria residenza. Nel secondo caso il passaggio deve avvenire entro 18 mesi dall’atto di rogito e tale volontà deve essere dichiarata formalmente nell’atto notarile da chi acquista, pena la decadenza dei benefici. Le agevolazioni sono previste anche se:

  • L’immobile si trova in un altro Comune, dove però l’acquirente, svolge una qualche attività, non per forza remunerativa, ma anche di studio o volontariato;
  • L’acquirente, è stato trasferito all’estero per ragioni di lavoro, nel Comune in cui ha sede o l’attività l’azienda per cui lavora;
  • L’acquirente è un cittadino italiano che si è trasferito all’estero. In questo caso, la condizione di emigrato può essere dimostrata mediante il certificato di iscrizione all’AIRE o tramite un’autocertificazione resa nell’atto di acquisto.

3) L’acquirente deve dichiarare espressamente che non è titolare, esclusivo o in comunione col coniuge, di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione, di un’altra abitazione ubicata nello stesso comune dove si trova l’immobile oggetto delle agevolazioni. A meno che la vecchia casa sia stata acquistata usufruendo del Bonus Prima Casa.

4) Il beneficiario dell’agevolazione non deve essere titolare, neppure per quote o in comunione legale, su tutto il territorio nazionale, di diritti di proprietà, uso, usufrutto, abitazione o nuda proprietà, su altro immobile acquistato, anche dal coniuge, usufruendo delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa. A meno che il vecchio immobile agevolato sia alienato entro un anno dalla data dell’atto.

Bonus Prima Casa: agevolazioni.

Chi vuol acquistare un immobile residenziale da adibire a prima casa (con relative pertinenze) e soddisfa tutti i requisiti appena esposti, avrà diritto alle seguenti agevolazioni. È, però, necessario distinguere due differenti casi:

  • Se si acquista direttamente dall’impresa costruttrice. Si avrà diritto a fruire di un’aliquota IVA ridotta al 4% (anziché 10% previsto nel regime ordinario) e al pagamento delle imposte di registro, ipotecaria e catastale nella misura fissa di 200 euro ciascuna;
  • Se si acquista da un privato o da una società che vende in esenzione IVA diversa dall’impresa costruttrice. L’Imposta sul Valore Aggiunto, in questo tipo di compravendite, non è prevista. Si dovrà, dunque, procedere al pagamento unicamente delle imposte previste. Quella ipotecaria e catastale, nella misura fissa pari a 50 euro l’una, mentre quella di registro con aliquota agevolata al 2%, rispetto al 9% previsto nel regime ordinario.
Bonus Prima Casa

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Anche in caso di acquisizione per successione o donazione di un immobile residenziale adibito ad abitazione principale, sono previste delle agevolazioni prima casa. Questo purché l’acquirente sia in possesso dei requisiti e le condizioni sopra elencate. All’acquirente spetta un’agevolazione sulle imposte ipotecaria e catastale che consiste nel pagamento della misura fissa di 200 euro ciascuna.

Il Credito d’Imposta.

Uno strumento che da sempre genera diversi dubbi sul suo funzionamento è il credito d’imposta. Esso spetta solo alle persone che vendono la propria abitazione principale, acquistata a suo tempo con le agevolazioni fiscali prima casa, ed entro un anno e con i soldi guadagnati dalla vendita acquistano un’altra abitazione, anche non ultimata, non di lusso, che venga adibita ad abitazione principale.

Se si soddisfa anche questa condizione, oltre a quelle dette in precedenza, allora il contribuente ha diritto al credito d’imposta nella stessa misura applicata al primo acquisto agevolato. Quest’ultimo, in ogni caso, non può essere superiore all’imposta dovuta in relazione al secondo acquisto.

Il credito d’imposta acquisto prima casa, può essere utilizzato in diminuzione delle seguenti imposte:

  • Imposta di registro dovuta in relazione al nuovo acquisto;
  • Imposte di registro, ipotecaria, catastale, dovute su denunce e atti presentati dopo la data di acquisizione del credito;
  • IRPEF dovuta in base alla prima dichiarazione successiva al nuovo acquisto;
  • In compensazione con altri tributi e contributi dovuti in sede di versamenti unitari con il modello F24.

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