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Mercato Immobiliare

CALA IL PREZZO DEI MUTUI E DELLE CASE: e’ il momento di acquistare

In un anno, il calo di un terzo dello spread che ha abbassato il costo dei mutui, unitamente all’ulteriore calo del 2% su base annua dei prezzi delle abitazioni, rendono il momento particolarmente favorevole per acquistare casa.

Il Quantitative Easing di Mario Draghi ha consentito alle banche di allargare le maglie del credito finalizzato all’acquisto della casa e ha fatto scendere notevolmente il “prezzo” del mutuo. Crif e MutuiSupermarket hanno elaborato la Bussola relativa al primo trimestre 2015, dalla quale emerge un calo del 28% degli spread applicati sui mutui a tasso variabile, mentre sui mutui a tasso fisso il calo si attesta al 22%.

A gennaio 2014, per un mutuo di 140.000 euro della durata di 20 anni, il miglior spread per tasso variabile si attestava al 2,6% mentre per tasso fisso al 2,4%. Ad inizio aprile 2015 gli stessi spread si attestano rispettivamente all’1,8% e all’1,9% e si attendono praticamente con certezza nuovi ulteriori cali dei prezzi dei prestiti nel futuro immediato. Per la corretta interpretazione di questi dati occorre tenere in considerazione il fatto che attualmente gli spread non scontano l’inflazione, che anche se minima, andava considerata nella valutazione del prezzo reale fino allo scorso anno. Ma, da una parte, nel medio-lungo termine l’inflazione dovrebbe tornare a crescere moderatamente; dall’altra comunque, il calo degli spread non era un fatto così scontato: si ricordi lo spread rimasto elevato durante il periodo della crisi dei debiti sovrani, nonostante i tassi di riferimento da lungo tempo ai minimi. In più la quantità di mutui concessi ha visto un vero e proprio crollo.

Intanto prosegue il calo dei prezzi delle case, che secondo la Bussola diminuiscono di un ulteriore 2% su base annua rispetto al primo trimestre 2014. Il mercato immobiliare va avvicinandosi ad un nuovo equilibrio dopo il lungo periodo di crisi. Come sottolinea la Bussola “La parola d’ordine risulta ancora “cautela”: se a inizio 2010 l’importo medio richiesto era di poco superiore ai 140.000 euro, nel primo trimestre 2015, questo è infatti risultato pari a 124.291 euro, in ulteriore contrazione dello 0,5% rispetto all’importo del quarto trimestre 2014. Come dire: ritorna l’interesse sul mercato, con la domanda di nuovi mutui che segna un +38% nel primo trimestre 2015, ma i consumatori rimangono ancora prudenti”.

Circa il 30% delle richieste di mutuo provenienti dal canale online riguardano surroghe o sostituzioni. “Nella realtà, però, a livello di intero 2014 solo il 10,9% delle istruttorie formalmente presentate agli istituti si riferisce alla rottamazione di vecchi mutui”. Il tasso fisso viene favorito nel 58% dei casi.

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