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Mercato Immobiliare

CALO PREZZI: Per comprare casa servono due anni in meno di stipendio

Da un’analisi di Tecnocasa è emerso che mentre nel 2004 per acquistare una casa servivano 7,8 annualità di stipendio, dopo il calo prezzi bastano 5,8 annualità di stipendio.

Dall’inizio della crisi del settore immobiliare ad oggi i prezzi delle abitazioni si sono notevolmente ridotti, raggiungendo in alcuni casi una svalutazione del 30%. Se è vero che con la crisi molti cittadini rimasti senza lavoro o con contratti che non garantiscono una sicurezza economica non possono permettersi di comprare casa, è anche vero che chi ha a disposizione un capitale ora può permettersi di acquistare a prezzi molto vantaggiosi rispetto al passato.

Ma quanti stipendi servono per acquistare una casa?
Da un’analisi condotta a livello nazionale dal Franchising immobiliare Tecnocasa, che dispone di un Ufficio Studi in grado di monitorare le evoluzioni di prezzi e trend del settore, è emerso che per acquistare una casa modesta, ad esempio di 65 mq., servono in media 5,8 anni di stipendio interamente devoluto all’acquisto dell’immobile. Si tratta di un dato in lieve diminuzione, dato che nel 2013 servivano 6 annualità. Il record è stato raggiunto durante gli ultimi picchi positivi del mercato immobiliare, nel 2000, 2006 e 2007, quando per comprare casa erano necessari 8,6 anni di stipendio.

Analizzando il dato a livello locale, Roma si distingue come la città più cara, dove per l’acquisto della casa sono necessarie 9,5 annualità, mentre al secondo posto troviamo Milano con 7,9 anni di stipendio, 6,7 annualità a Napoli, 5,7 a Bologna mentre a Palermo si scende a 3,6 annualità di stipendio e Verona 3,9 annualità.

Se confrontiamo il dato raccolto nella prima parte del 2014 con quello relativo al 2004, troviamo che comprare casa a distanza di 10 anni costa 2 anni di lavoro in meno, infatti si è passati da 7,8 a 5,8 annualità di stipendio. La maggior variazione si è registrata a Milano che è passata da 11,1 a 7,9 annualità, mentre Firenze con 7,2 annualità di stipendio e Bologna con 5,7, hanno registrato rispettivamente variazioni di 3,1 e 3 annualità. Bari, con una variazione di 2,1 annualità e Genova, Torino e Verona con 1,9 annualità in meno, mostrano valori in linea con quelli registrati a livello nazionale. Per quanto riguarda la Capitale, negli ultimi 10 anni i valori hanno sostanzialmente tenuto.

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