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Mercato Immobiliare

CONFABITARE: Ecco la ricetta per rilanciare il settore immobiliare

Dalle locazioni alle detrazioni, gli interventi per dare nuovo slancio al mattone toccano i più svariati ambiti dell’immobiliare. Si registrano segnali incoraggianti ma per il pieno recupero è necessaria una serie di misure ad ampio raggio.

Secondo l’associazione dei proprietari immobiliari, Confabitare, il pieno recupero del settore immobiliare è ancora lontano e diventa fondamentale dare maggiore slancio ai segnali incoraggianti che si stanno registrando attraverso una serie di misure che spaziano dalla revisione del sistema di imposizione fiscale ad un nuovo e più completo regime di detrazioni.

In una lettera indirizzata al presidente del Consiglio e al ministro dell’Economia, l’associazione illustra sei interventi volti a far ripartire il settore immobiliare e in generale l’economia del Paese. Ma adiamo ad analizzare questa ricetta.

Imu e Tasi
Il livello di complicazione delle tasse sulla casa ha ormai raggiunto livelli allarmanti, con le varie e differenti delibere comunali che vanno sempre più a confondere le idee dei contribuenti. La proposta di Confabitare è quella di introdurre un’unica aliquota nazionale di base per gli immobili ad uso residenziale e per quelli non abitativi e un’aliquota intermedia per gli immobili in affitto a canone concordato. In questo modo verrebbe uniformata la tassazione Imu a livello nazionale, agevolando allo stesso tempo i contratti di locazione a canone calmierato.
Inoltre, l’associazione propone di introdurre a livello nazionale l’esenzione Imu, già prevista per l’immobile in cui il contribuente dimora e risiede, anche per l’immobile dato in godimento ai parenti entro il terzo grado. In questo modo si cerca di agevolare quei contribuenti che hanno acquistato l’immobile non come investimento ma per problematiche familiari.
Per la Tasi, invece, viene proposta l’abolizione sulla prima casa e si chiede di reintrodurre l’obbligo, da parte dei Comuni, di inviare ai contribuenti l’importo esatto che sono tenuti a versare, così come previsto dalla legge di stabilità, che ad oggi, invece, rappresenta esclusivamente un’opportunità per le amministrazioni. Infatti, il conteggio della Tasi in capo ai contribuenti, nella maggior parte dei casi, li obbliga a rivolgersi ad intermediari, con un conseguente aumento delle spese di gestione dell’immobile.

Deduzione Irpef per canoni d’affitto
In caso di tassazione “ordinaria” dei canoni di locazione, Confabitare propone di reintrodurre la percentuale di deduzione forfettaria alle aliquote del 15% per i canoni ordinari e del 40,5% per i canoni concordati, ovvero a quelle previste prima della riforma del lavoro varata nel 2012.

Bonus ristrutturazione e riqualificazione energetica
Confabitare propone di portare a regime le detrazioni dei lavori di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica, senza prevedere scadenze, così da permettere ai proprietari di preventivare gli interventi e di estendere la possibilità di usufruire di queste agevolazioni anche per immobili non ad uso abitativo.

Cedolare secca
Si propone di applicare questo regime fiscale anche agli affitti relativi agli immobili strumentali; estendendo i benefici per la tassazione in cedolare e irpef ordinaria dei canoni di locazione concordati, non solo agli immobili siti in comuni ad alta tensione abitativa ma a tutti gli immobili ad uso abitativo.

Deduzioni e detrazioni
Confabitare propone di prevedere il Bonus mobili anche se la spesa non è accompagnato da interventi di ristrutturazione sull’immobile. Per quanto riguarda le detrazioni relative alle spese sostenute per la locazione da parte dei contribuenti-inquilini di unità abitative adibite a prima casa, viene proposto di prevedere la possibilità di detrarre al 19% una percentuale del canone effettivamente pagato indipendentemente dall’entità del reddito del contribuente-inquilino, eliminando quindi gli attuali importi fissi collegati all’entità del reddito degli stessi e l’età anagrafica. Per i contratti d’affitto a canone concordato, si propone una detrazione maggiore. Per quanto riguarda la detrazione delle spese sostenute per l’affitto da parte di studenti universitari, viene proposto di prevedere la possibilità di detrarre il 30% del canone di locazione effettivamente pagato, eliminando in questo modo il tetto massimo di spesa e lasciando invariate le altre condizioni riferite all’ubicazione dell’Università attualmente previste.

Tassazione canoni di locazione
Sui redditi da locazione si propone di prevedere il principio di cassa e la possibilità di recuperare le imposte versate sui canoni d’affitto non riscossi a seguito di convalida di sfratto, ad oggi prevista solamente per gli immobili abitativi, anche per i contratti d’affitto relativi ad immobili non abitativi.
Confedilizia, inoltre, chiede l’eliminazione della tassazione della rendita catastale, anche se risulta limitata solamente al 50% della stessa e riguarda solo gli immobili situati nel comune di residenza del contribuente, per evitare di penalizzare ulteriormente i proprietari che non riescono ad affittare i loro immobili. Inoltre, la tassazione della rendita catastale va a gravare anche sugli immobili concessi in uso gratuito ai figli e situati generalmente nello stesso comune di residenza dei genitori.

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