Negli ultimi mesi praticamente tutti gli operatori del settore immobiliare si sono accorti di un crescente interesse per il mattone. A sostenere ancora di più la sensazione di una ripresa, forte o debole che sia, i dati sull’andamento delle compravendite che nel 2014 hanno visto un aumento dell’1,8%, mentre il calo dei prezzi proseguirà ancora per parecchi mesi.
Per determinare una vera e propria ripresa è necessario agire sulla capacità di acquisto degli italiani, strettamente collegata all’occupazione di lungo periodo, ma soprattutto allentare l’accanimento fiscale sulla casa, che non dovrebbe rappresentare un bancomat dello Stato.
Sul mercato immobiliare italiano si stanno verificando mutamenti riguardo a differenti aspetti che potrebbero risultare fondamentali per la ripresa. In primo luogo numerosi piccoli investitori provenienti dall’estero stanno acquistando immobili ed effettuando operazioni di sviluppo nel nostro Paese. Naturalmente, vengono prese di mira zone ben precise di richiamo turistico e di respiro culturale, dove il rischio di invenduto si riduce e sul lungo periodo sono probabili rialzi e profitti. Ma l’Italia non è solo mare e monumenti storici.
La sfida maggiore nel nostro Paese è rappresentata dalla riqualificazione delle province anonime o delle periferie delle grandi metropoli, dove il patrimonio edilizio proviene spesso da speculazioni selvagge e la proprietà è molto frazionata. In queste aree la riqualificazione urbana o energetica rappresenta un’ardua sfida che potrebbe essere superata grazie ad un fenomeno ancora sconosciuto per noi, ma affermato in Europa, ovvero quello dei grandi proprietari immobiliari che acquistano per poi mettere a reddito gli immobili.
Osservando l’andamento delle locazioni residenziali è facile notare una crescita del 47,40% dal 2007 ad oggi, quindi qualcosa nella mentalità degli italiani sta cambiando e questo cambiamento potrebbe facilmente determinare mutamenti anche negli scenari futuri di riassetto di questo comparto strategico che continuerà ad essere fondamentale per l’economia del Paese.
In sostanza, il mercato immobiliare italiano si sta evolvendo ed è lecito porsi diverse domande: la passione per il possesso della casa tipica degli italiani ci sta infine abbandonando? Il patrimonio immobiliare si concentrerà in poche e facoltose mani? Non resta che vedere da che fronte arriverà la ripresa.