Se il mercato immobiliare italiano si sta riprendendo lo deve, anche e soprattutto, al settore della riqualificazione edilizia, ovvero le ristrutturazioni e le riqualificazioni energetiche operate su immobili di ogni genere, che oggi rappresentano circa il 70% dell’intero comparto delle costruzioni, e si compone di oltre 500 mila imprese differenti, per 1 milone e mezzo circa di occupati nel settore.
Una spinta decisiva all’aumento del volume degli interventi, negli ultimi decenni, si è avuta grazie, sicuramente, agli incentivi fiscali che dal 1998 aiutano le famiglie italiane a sostenere le spese per la riqualificazione delle proprie abitazioni: si stima che circa il 55% dei nuclei familiari del Paese, quindi circa 14,2 milioni di famiglie, su un totale di 25,9 milioni, ha potuto realizzare progetti di ristrutturazione, restauro e riqualificazione energetica grazie a tali bonus fiscali, producendo un volume di affari complessivo per circa 237 miliardi di euro, di cui: 205 relativi al recupero edilizio e 32 per interventi di riqualificazione energetica (i dati provengono dall’ISTAT e da uno studio effettuato dalla Camera dei Deputati, presentato a Settembre 2016 e relativo al periodo dal 1998 al primo semestre 2016).
Restructura 2016.
Durante l’annuale convegno di apertura di Restructura 2016, ovvero la fiera, svoltasi negli scorsi giorni a Torino, dedicata proprio alla riqualificazione, al recupero e alla ristrutturazione, giunta ormai alla 29esima edizione, il Presidente Nazionale del CNA, la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, Daniele Vaccarino ha confermato queste positive cifre e ha, inoltre, messo in evidenza l’ulteriore sviluppo previsto per i prossimi 5 anni.
La manifestazione Restructura 2016, che si propone di sviluppare un piano adeguato di riuso del territorio, tema strettamente legato anche alla riqualificazione funzionale delle aree cittadine e alle nuove visioni urbanistiche, rivolte alla valorizzazione al riutilizzo del costruito esistente, ha posizionato la lente di ingrandimento, proprio durante gli eventi inaugurali, sugli incentivi fiscali legati alla ristrutturazione, recupero e riqualificazione energetica, in particolare quindi Bonus Ristrutturazioni e Ecobonus, arrivari ormai alla soglia dei 20 anni di vita.
Proprio il presidente Vaccarino ha così commentato a riguardo, non senza una punta di orgoglio che: “Oggi il settore delle ristrutturazioni punta a crescere, anche grazie alla stessa Restructura, dalla quale è partita la storia degli incentivi per le ristrutturazioni, che tra l’altro ha permesso di contribuire alla lotta al lavoro nero in edilizia”.
Lo studio del CRESME.
Secondo quanto annunciato dal CRESME, il centro di ricerche di mercato, servizi per chi opera nel mondo delle costruzioni e dell’edilizia, ci si prospetta un ulteriore florido periodo di sviluppo del comparto in questione, che porterebbe ad una crescita dell’8,8% tra il 2016 e il 2021. Vaccarino ha di conseguenza sottolineato quanto sia importante mantenere attivi gli incentivi fiscali, rendendoli, se possibile, anche più accessibili, con la cessione del credito fiscale alle banche.

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Quello che Vaccarino, al momento del suo intervento, ancora non sapeva, era che con la Legge di Stabilità 2017 si sarebbe solo in parte seguito il suo consiglio: sono infatte stati confermati per il nuovo anno i Bonus Fiscali che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi mesi, in particolare i già citati Bonus Ristrutturazioni e Ecobonus, ma che si avuta fumata nera per quel che riguarda il credito d’imposta che, causa dimissioni e relativa richiesta di fiducia del Governo al Senato, non è potuto essere attivato dalla nuova Legge di Bilancio.
Infine Vaccarino, riassumendo il suo discorso, ha dichiarato come sia necessario: “Intervenire con più decisione in materia di politica industriale di settore, ovvero per quel che riguarda la messa in sicurezza antisismica e idrogeologica del patrimonio abitativo, integrato da interventi di efficientamento energetico e smart building”. Concludendo con una riflessione generale sullo: “Scenario complessivo che è quello di una politica di rigenerazione urbana e territoriale basata su tre assi principali: digitalizzazione del settore, sostenibilità ambientale e sicurezza, rilancio edilizio e infrastrutturale. Questa è in sintesi la nuova stagione per la storia edilizia del nostro Paese”.