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Mercato Immobiliare

IL MATTONE TORNA AD APPASSIONARE GLI ITALIANI

Dopo anni di crisi, il mattone torna ad esercitare il suo storico fascino sugli italiani. A testimoniarlo la crescita della domanda di immobili registrata dal Csei tra il 2013 e il 2014.

Il Centro Studi sull’Economia Immobiliare di Tecnoborsa, ha analizzato il mercato immobiliare nelle sei maggiori città italiane, Roma, Milano, Napoli, Palermo e Genova, facendo emergere una lieve ripresa della richiesta di immobili avvenuta durante il biennio 2013-2014, rispetto al precedente, con il 4,8% delle famiglie italiane.

Sembra quindi che il mattone stia tornando piano piano ad esercitare il suo grande fascino sugli italiani. Il mercato viene trainato sopratutto dall’acquisto della prima casa, che concentra l’82,1% delle compravendite, raggiungendo il valore più alto mai registrato prima nel decennio di rilevazioni di Csei. Con un enorme distacco segue l’acquisto delle seconde case vacanza, con il 9,2%; l’acquisto delle abitazioni per parenti prossimi, con il 5,5%; e l’acquisto per investimento che registra un calo attestandosi al 3,2%.

In particolare, sono aumentate le famiglie che sono riuscite a vendere un’immobile, nel 4,9% dei casi, soprattutto la prima casa, che ha visto un aumento di circa 10 punti percentuali, mentre è in calo la percentuale di vendite di seconde abitazioni, a prescindere dalla destinazione d’uso. Troviamo due motivazioni principali che hanno spinto le famiglie italiane a vendere un’abitazione di proprietà: la necessità di comprare un’altra abitazione con differenti caratteristiche oppure il bisogno di liquidità.

Tra il 2013 e il 2014 è stato raggiunto per la prima volta un equilibrio tra domanda e offerta nelle compravendite di immobili, equilibrio che ha portato al calo dei prezzi registrato negli ultimi tempi. Inoltre sono aumentate le famiglie che hanno fatto ricorso a mutui e finanziamenti per acquistare soprattutto la prima casa.

Osservando le caratteristiche degli immobili acquistati nel biennio 2013-2014, a concentrare le maggiori richieste sono i bilocali, nel 29% dei casi, e i trilocali, nel 30,6% dei casi, subito seguiti dai quadrilocali, che concentrano il 25,6% delle richieste. Le tipologia meno richieste sono il monolocale, che concentra il 9% degli acquisti forse anche a causa delle sue caratteristiche che poco si adattano alle esigenze di un nucleo familiare; e le soluzioni con più di 4 vani, uniche in calo, che con il 5,8% raggiungono il minimo storico.

Il fattore maggiormente determinante nella scelta della prima abitazione da acquistare è stata la dimensione, riportata come requisito principale nel 69,1% delle interviste, mentre nel 43,4% dei casi è stato maggiormente rilevante il prezzo coerente con la disponibilità economica della famiglia, nel 42,4% dei casi è stato determinante il comfort e la qualità delle rifiniture, nel 38,6% la comodità al luogo di lavoro e ai servizi pubblici, mentre nel 37,6% dei casi la comodità a servizi e centri commerciali, il 34,7% degli intervistati ha riportato come determinante la tranquillità della zona, il 28,3% la facilità di parcheggio, il 24,4% la vicinanza alle principali vie di comunicazione, mentre il 24,1% la vicinanza ad aree verdi, il 20,9% ha dato importanza alla centralità della zona, mentre il 18,3% la vicinanza ai parenti stretti, solo per il 15,4% degli intervistati erano determinanti caratteristiche dell’immobile volte al risparmio energetico, per il 15,1% l’ubicazione in zona urbana in fase di riqualificazione, e infine solamente nell’8,7% dei casi è stata riportata come determinante per la scelta della prima casa l’ubicazione in zona periferica.

Dall’indagine è emersa una notevole preferenza soprattutto per immobili abitabili, che hanno concentrato il 33,2% delle compravendite, o da ristrutturare, preferiti nel 28,5% dei casi, mentre il 24,9% degli acquisti ha riguardato un immobile ristrutturato e solamente il 13,4% un immobile di nuova costruzione.

Il presidente Tecnoborsa, Valter Giammaria, ha così commentato i dati rilevati: “Nel biennio 2013-2014 si evidenzia una leggera ripresa del mercato immobiliare, infatti, il 4,8% delle famiglie intervistate che risiedono nelle sei grandi città italiane hanno dichiarato di avere acquistato un’abitazione nei due anni antecedenti l’Indagine, anche se il valore è ancora decisamente inferiore a quello del 2005 prima dell’inizio della crisi. La città più attiva, come nell’Indagine 2013, è stata Roma”.
Per quanto riguarda il futuro prossimo, invece, “Andando a indagare sulle intenzioni di acquisto da parte delle famiglie residenti nei sei maggiori Comuni italiani è emerso che l’1,2% degli intervistati dichiara di avere intenzione di prendere un’abitazione nel biennio 2015-2016. Le città più attive ci si attende possano essere Napoli e Roma”.

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