Nei giorni passati è stato pubblicato il consueto rapporto trimestrale dell’OMI, l’Osservatorio del Mercato Immobiliare italiano, facente capo all’Agenzia delle Entrate, grazie al quale possiamo analizzare e dare notizia di ciò che è avvenuto nel I° trimestre di questo 2017,ovvero nel periodo Gennaio-Marzo. Con grande soddisfazione degli addetti ai lavori il totale delle NTN,numero di transazioni normalizzate, ovvero delle compravendite completate, è ulteriormente aumentato rispetto al medesimo periodo del 2016, anno da record se si considera il solo periodo successivo all’ultima crisi immobiliare.
In termini prettamente numerici sono state compravendute 121.976 abitazioni, circa 10.000 in più rispetto al I° trimestre 2016, quando furono 112.316, dato che si traduce in un aumento percentuale del +8,6%. Coloro che si tengono di norma aggiornati sull’andamento del mercato residenziale si saranno sicuramente resi conto che, percentualmente, la crescita è stata più limitata rispetto al 2016, quando nel I° trimestre e nel II° trimestre la crescita aveva superato i 20 punti percentuali: da un’analisi più profonda però, appare giustificato un calo fisiologico di questo particolare valore, in quanto più si alza il valore assoluto di un dato, più diventa difficile continuare ad aumentarlo, in percentuale, infatti, ogni unità (ogni 1% per capirci) rappresenta un numero maggiore di elementi.
Detto questo andiamo ad analizzare più nel dettaglio i risultati raggiunti nel I° trimestre 2017 dal settore immobiliare residenziale in Italia.
Residenziale, I° trimestre 2017.
Il mercato residenziale italiano, come si potrà notare in Tab. 1 e Tab.2, è ancora una volta in crescita, confermando il trend positivo registrato, ormai, da diversi trimestri. Anche se la crescita sembra aver leggermente rallentato la propria marcia, almeno rispetto al biennio 2015-2016, i risultati raggiunti nel I° trimestre 2017 sono più che positivi, e avvicinano ulteriormente il settore ai flussi di compravendite registrati prima della grande crisi immobiliare del 2012, alla quale è seguito una rapida e ripida caduta dei numeri. Di seguito abbiamo riportato i valori totali italiani di compravendite di immobili residenziali e la suddivisione di questo totale tra transazioni avvenute nei capoluoghi di Regione e nei comuni non capoluogo.
Tab. 1 – Numero di transazioni portate a termine nei primi trimestri 2015, 2016 e 2017.

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Tab. 2 – Variazione percentuale delle NTN nei bienni 2014-15, 2015-16, 2016-17.

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Compravendite per macro aree geografiche.
Tra le aree del paese, sono state le Isole a mostrare il tasso di variazione più elevato, +11,9%,seppure riferito al più basso numero di scambi, circa 11.000 abitazioni compravendute. Nelle aree del Nord i rialzi sono stati entrambi vicini al 10%, con quasi 42.000 abitazioni compravendute nel Nord Ovest e quasi 23.000 nel Nord Est. Al Centro il rialzo è stato prossimo all’8% con più di 25.000 abitazioni scambiate e infine al Sud gli scambi sono saliti del 5,1%, superando le 21.000 unità compravendute. Abbiamo raccolto questi dati in Tab.3, dove sono mostrati sia i livelli di NTN, sia la variazione percentuale intesa come differenza tra il I° trimestre 2016 e il medesimo periodo 2017.
Tab. 3 – Numero di transazioni completate nei I° trimestri 2015, 2016 e 2017 e variazione percentuale delle NTN nel biennio 2016-17.

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