L’investimento migliore e il piu’ sicuro? Non ci sono dubbi, e’ il Re Mattone. Anche se in calo di due punti percentuali rispetto allo scorso anno (dal 56% del 2008 all’attuale 54%), la casa resta in cima alle preferenze dei cittadini che giudicano il suo acquisto come l’investimento “ideale”.
E’ quanto emerge dall’indagine sugli italiani e il risparmio, realizzata dall’Associazione delle Casse di risparmio Spa e delle Fondazioni di origine bancaria, in collaborazione con Ipsos e presentata in occasione della 85a Giornata Mondiale del Risparmio.
Non si tratta, quindi, tanto di scegliere il mattone come bene rifugio, quanto piuttosto ricevere dall’investimento stesso un elevato grado di soddisfazione. Le indagini di Istat e Acri-Ispos rilevano, infatti, un aumento dei risparmiatori del 37% rispetto all’anno passato con una tendenza abbastanza diffusa di quanti acquistano un immobile.
Gli italiani, nonostante sentano dire che la crisi sia finita e che lentamente stia tornando la fiducia, sono stati comunque segnati dalla recessione che ha lasciato il segno soprattutto nel loro rapporto con gli investimenti. Soprattutto alla luce del fatto che il reddito medio lordo e’ diminuito dell’1% nei primi tre mesi del 2009, che significa 11 miliardi di euro in meno a livello nazionale.
Cosi’, in attesa di tempi migliori, le famiglie preferiscono anche tenere i soldi liquidi, sognando una tutela maggiore per i loro investimenti. E’ il 62% degli intervistati che tiene o terrebbe i risparmi cash (il 60% nel 2008), mentre solo il 33% (era il 35%) li investe o li investirebbe: tra questi calano sensibilmente coloro che hanno la tendenza a investire buona parte dei loro risparmi (dal 12% del 2008 al 9%).
Il reinvestimento dei risparmi sembra avere una seria battuta d’arresto nel Nord Est, anche se in assoluto la preferenza per la liquidita’ e’ una caratteristica del Sud Italia.
Tra i piu’ oculati nelle spese si classificano gli abitanti del Centro Italia, dove la quota di “ formiche” e’ salita del 39%. Parallelamente coloro che spendono piu’ di quanto guadagnano sono passati dal 27% al 25%.
In merito alla percezione delle regole e dei controlli per la tutela del risparmio, il numero dei fiduciosi torna a contrarsi: nel 2008 il 44% riteneva regole e controlli efficaci, ora il dato e’ del 39%. Gli italiani sembrano sperare in una legislazione piu’ severa, con l’idea che questa consentirebbe rendimenti piu’ certi (39% sul totale, 48% sugli investitori).
Intanto, nel suo intervento, il presidente dell’Acri Giuseppe Guzzetti ha spiegato che la sua Fondazione ha proposto al Governo un piano-casa per favorire la tenuta sociale nella crisi. Si tratta, in particolare, di un progetto nazionale di edilizia sociale che realizzera’ nei prossimi anni 20.000 alloggi da dare in locazione a canoni ridotti del 40-50% a studenti universitari, anziani, giovani coppie, lavoratori a basso reddito, immigrati con un posto di lavoro. Il tutto sara’ realizzato attraverso la creazione di fondi immobiliari a livello locale che coinvolgeranno soggetti pubblici e privati radicati sui territori.