A partire dal 2007, i proprietari di appartamenti in affitto hanno incominciato a stabilizzare o ad abbassare i canoni di locazione per fidelizzare l’inquilino puntuale nei pagamenti. Il mondo degli affitti ha quindi visto una generale stabilizzazione dei canoni di locazione, con un iniziale calo a livello di molte grandi città.
Nel 2008 si è assistito ad un ribasso generalizzato dei canoni di locazione, proprio nel momento in cui le difficoltà di accesso al credito rallentavano il mercato delle compravendite immobiliari, determinando un aumento della richiesta di immobili in affitto. L’ampia offerta e la propensione dei proprietari a calare i prezzi hanno determinato la prosecuzione del ribasso dei canoni di locazione. In questo scenario si è fatto strada un altro cambiamento riguardo all’importanza della qualità degli immobili presi in affitto. Infatti, gli inquilini preferiscono affittare abitazioni in buono stato e ben arredate e l’abbondante possibilità di scelta offerta dal mercato permette di soddisfare ogni specifica esigenza.
Se il 2009 confermava l’andamento degli anni precedenti, nel 2010 si assiste ad una stabilizzazione dei valori dei canoni di locazione, dovuta principalmente all’aumento della domanda di case in affitto. Aumento che permette ai proprietari di diventare maggiormente selettivi nella scelta dell’inquilino, temendo il problema morosità.
Durante il 2011 e il 2012 si è confermata questa tendenza, mentre nel 2013 si è registrato un ulteriore abbassamento del 2,1% dei canoni di locazione dovuto principalmente all’aumento dell’offerta immobiliare, alla diminuzione della disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti e alla volontà dei proprietari di agevolare gli inquilini affidabili. D’altra parte, chi da in affitto il proprio immobile diventa ancora più rigido nella selezione dell’inquilino e nella richiesta di sempre maggiori garanzie.
Nel 2014, dopo un ulteriore calo dei prezzi determinato dalla diminuzione della disponibilità di spesa degli inquilini unito all’aumento dell’offerta immobiliare in affitto, nel secondo semestre, in alcune aree delle grandi città si è registrato un lieve rialzo dei valori dei canoni di locazione. Chi cerca un immobile in affitto lo fa principalmente per trovare la prima casa, perchè ha necessità di trasferirsi per lavoro o per motivi di studio.
In sostanza, dal 2008 i canoni di locazione sono diminuiti mediamente del 15,8% con Milano che ha registrato le migliori performance con un calo del 10,1% e un ritorno del segno positivo nel secondo semestre del 2014. Bologna e Napoli, invece, hanno segnato le maggiori perdite sui canoni di locazione dei bilocali, registrando rispettivamente -21,1% e -22,9%.
Il contratto più frequente è quello a canone libero, anche se, grazie alla cedolare secca agevolata, inizia a prendere sempre maggiore spazio anche il contratto a canone concordato, che prevale sulle altre tipologie contrattuali in città come Bologna e Verona. Per quanto riguarda le tipologie immobiliari, invece, vengono maggiormente presi in affitto bilocali e trilocali.
In particolare, dall’analisi dei contratti d’affitto stipulati attraverso le agenzie del Gruppo Tecnocasa in Emilia Romagna, emerge che il 47,1% delle persone affitta un immobile per scelta abitativa, il 45,5% per motivi lavorativi e il 7,4% sono studenti universitari. Anche in Emilia Romagna il contratto d’affitto più sottoscritto è quello a canone libero da 4 anni più 4, preferito nel 57,2% dei casi, ma anche l’affitto a canone concordato sta prendendo piede raccogliendo il 36,6% delle preferenze. I contratti a carattere transitorio, invece, vengono sottoscritti solamente nel 6,5% dei casi.