Nel primo semestre 2015 i prezzi delle case in Italia sono calati del 2,5%, dopo il –7,3% che si è registrato nel 2014. Ciò vuol dire che le famiglie italiane sono propense ad investire nell’immobiliare, tanto da farci sperare che l’anno si chiuda con le compravendite in ulteriore crescita – parliamo di 430/440mila transazioni. Queste sono previsioni di mercato diffuse dall’ufficio studi del gruppo Tecnocasa.
Prendiamo in considerazione alcune grandi città: Genova ha subito il calo più evidente con un –4,4%, seguita da Napoli (-3,4%), Roma (-2,1%), mentre Milano ha avuto soltanto un rallentamento dello 0,9% e Firenze, nel primo semestre, ha presentato valori stabili.
Per quanto concerne la tipologia di immobile, il tasso più alto di richieste si è avuto per i trilocali (36,8%), seguiti dai bilocali (26,4%); anche se nelle aree più care, ad esempio Milano, la preferenza va per il monolocale (43,3%).
A livello di spesa, il dato medio vede la maggior parte delle richieste compresa nella fascia fino a 119mila euro, ma si profila un aumento della domanda nella fascia intermedia che comprende cifre tra 250-474mila euro.
A Milano il dato è superiore, con una fascia di prezzo fra 169 e 249mila euro nella maggior parte dei casi (24,2%). Il 76,8% delle compravendite ha riguardato l’abitazione principale, il 16,4% un immobile come investimento e per il 6,8% dei casi la casa vacanze. È da notare un balzo dal 13,8% al 19,3% degli acquisti differenti dalla prima casa.
“E anche Roma e Firenze mostrano una crescita di questo segmento”, ha dichiarato Fabiana Megliola, responsabile dell’Ufficio Studi Tecnocasa.
I tempi di vendita sono stabili, seppur vi sia un leggero calo che ha portato il dato sotto la soglia psicologica dei sei mesi, almeno nelle grandi città (170 giorni), contro i 189 giorni degli “hinterland”.
“Le prospettive per il futuro sono positive, ma ancora incerte, e sono strettamente collegate ai dati macroeconomici dell’economia nazionale e alla ripresa del mercato del lavoro”, ha spiegato Fabiana Megliola. “Ci sono ancora problemi in periferie, dove la disponibilità di spesa è bassa e spesso è scarsa la qualità dell’offerta. C’è poi ancora un’ampia disponibilità di nuove costruzioni sul territorio nazionale, ma i venditori sono ancora restii a tarare verso il basso le richieste per adeguarli al contesto attuale. Saranno fondamentali i dati sulle compravendite del secondo trimestre dell’Agenzia delle Entrate per capire la forza del trend di ripresa. I prezzi dovrebbero scendere ancora quest’anno del 2/4%, per trovare stabilità tra fine 2016 e il 2017”.
Ricordiamo che i dati sulle compravendite saranno disponibili dai primi di ottobre sul portale dell’Agenzia delle Entrate e potremo verificare la conferma o una rettifica dei dati sopraccitati.
Per quanto riguarda i finanziamenti, Kiron Partner, braccio di mediazione creditizia del gruppo, conferma la crescita delle erogazioni ben evidente sul mercato, nonostante il calo dell’importo medio.
Secondo Kiron, l’importo su scala nazionale risulta essere di 108mila euro di finanziamento, con ampie differenze tra Centro (117.900 euro) e Sud (99.600 euro).
“Il tasso fisso prevale ora con il 57% dei contratti. Dominano ancora le operazioni di sostituzione e surroga e l’età media di accesso al mutuo rimane intorno ai 39 anni, con un problema persistente di accesso al credito per i giovani, che scontano alti tassi di disoccupazione”, ha detto Renato Bandoni, presidente di Kiron Partner. “Le erogazioni crescono, ma la politica degli istituti di credito resta prudenziale per il 2015 perché i livelli di rischiosità sono alti. E le sofferenze delle banche sono di nuovo leggermente in aumento”.
Secondo Tecnocasa, il 60% dei clienti ha acquistato casa tramite mutuo.
Guardando alle locazioni, i canoni nei primi sei mesi dell’anno sono scesi di poco: -0,5% sui monolocali, -0,7% sui bilocali e –0,4% sui trilocali.
Sulle piazze di Milano, Firenze e Bologna, il calo degli affitti si è fermato.
A livello nazionale, il tipo di contratto più utilizzato è il canone libero (70,3%), seguito da quello concordato (18%) e da quello transitorio (11,7%).
Infine, sempre Tecnocasa ha dato qualche stima sull’andamento di Cf assicurazioni, la compagnia assicurativa del gruppo, ci mostra un andamento in crescita, con l’auspicio di chiudere il 2015 con 9 milioni di raccolta riferiti alla rete Kiron.
Come già detto, la conferma di tutto questo potremo averla soltanto la prossima settimana, confrontando questi dati con quelli che l’Agenzia delle Entrate ci fornirà. Resta, comunque, il sentimento generale che ci porta a ben sperare.