Anche nel secondo trimestre 2010 si conferma il dato positivo sul numero di compravendite concluse rispetto al 2009: +2% Il dato porta alla luce una rinnovata voglia di casa da parte degli italiani che, ricordiamo, sono un popolo innamorato del mattone (circa il 73% della popolazione possiede un immobile).
Interessante chiedersi cosa sia cambiato in questo ultimo periodo, cosa ha riportato interesse sul mercato immobiliare? Una prima certezza è l’esclusione del famigerato Piano Casa del Governo Berlusconi: è stato sin’ora un vero e proprio Flop con poche domande presentate (in media 42 per capoluogo di provincia) ed ancor meno interventi realizzati. La giungla burocratica e l’autonomia urbanistica di regioni, provincie e comuni restano due nodi da risolvere per dare effettivo movimento, sano, ad ampliamenti e ristrutturazioni. Attendiamo quindi fiduciosi i prossimi passi della regione Emilia Romagna in tal senso.
Una prima reale considerazione, secondo noi, riguarda il sentimento di paura che ha attanagliato investitori e risparmiatori. Le notizie provenienti da oltre oceano sull’enorme bolla immobiliare statunitense, accompagnata dal fallimento di diversi istituti di credito, avevano fatto pensare ad un tracollo di prezzi ed esposizione a rischi sul credito anche nel nostro Paese. Fortunatamente così non è stato e se aggiungiamo che il mercato Azionario continua il suo trend discontinuo, senza dare particolari impulsi ad investimenti azionari, ecco emergere una prima possibile causa di questa ripresa.
Spesso la realtà è complessa e limitarsi a questa prima analisi non spiega fino in fondo i motivi della, seppur lieve, ripresa. Merita attenzione un altro parametro importantissimo: il costo del denaro rimane fermo, dal maggio 2009, al valore minimo record dell’1%. Mai come in questo momento è conveniente accendere un mutuo. Le banche, deluse da partecipazioni azionarie, sembrano positive verso l’utenza privata in cerca di casa. Tra spread e Euribor, un mutuo a tasso variabile resta abbondantemente sotto il 3%. Ottimo anche il parametro per il mutuo a tasso fisso: Eurirs e spread sommati non raggiungono mai il 5%. E’ bene approfittare di questi valori, e, con le dovute cautele mettersi alla ricerca di un immobile sia esso per abitazione o investimento.
Il nostro personale consiglio, se si sta pensando all’investimento casa, è di mettersi in moto ora, ma senza particolare fretta nella ricerca. Sul mercato l’offerta risulta essere abbondante, con pazienza emergerà l’immobile con le desiderate e soprattutto il momento è propizio per impostare una buona trattativa cercando di ottenere sconti importanti sulla richiesta del proprietario.
Ultima considerazione la meritano gli affitti. A quella parte di popolazione che per vari motivi non intende avvicinarsi all’acquisto, farà piacere sapere che nella Regione Emilia Romagna i canoni di locazione richiesti sugli immobili residenziali sono sensibilmente calati rispetto ai livelli record di tre anni fa. I valori medi delle città emiliano-romagnole fanno segnare cali del 15-20%, i prezzi sono divenuti quindi più ragionevoli e vicini alle possibilità economiche attuali degli italiani.
Buona casa per tutti.