Seguici sui social

Mercato Immobiliare

Mercato immobiliare in continua crescita: le statistiche del terzo trimestre 2022

Il mercato immobiliare in Italia è in crescita anche terzo trimestre 2022: scopriamo quanti italiani hanno comprato casa nel periodo luglio-settembre (e in quelli precedenti) dell’anno scorso e le nostre principali abitudini d’acquisto.

Mercato immobiliare

Il terzo trimestre del 2022 si chiude in positivo per il mercato immobiliare residenziale italiano. A fronte della pubblicazione delle statistiche da parte dell’Agenzia delle Entrate si può notare come, rispetto al 2021, il numero delle compravendite di immobili sia aumentato nel periodo luglio-settembre.

Sebbene ad inizio anno le premesse non siano state delle più rosee, il mercato immobiliare continua a dare dimostrazione di resistenza e prosegue, quindi, il percorso di ripresa iniziato l’anno scorso a seguito della pandemia di Covid-19.

L’invasione dell’Ucraina e la conseguente inflazione hanno spinto gli esperti a temere un drastico calo della domanda. Si credeva, infatti, che la situazione economica potesse riportare il mercato alla condizione di stallo di due anni fa. Eppure, nonostante i pronostici, il 2022 conclude anche il suo terzo trimestre positivamente, registrando una netta crescita per il mercato immobiliare nazionale: il volume degli investimenti nel mattone è arrivato a superare quello pre-pandemico, dando chiari segnali di fiducia da parte degli italiani nei confronti del settore.

In linea generale, tutta quanta la penisola (isole comprese) ha goduto di un aumento progressivo della domanda, soprattutto durante i mesi di agosto e settembre. Vediamo in particolare cosa dicono i dati e quali sono i risultati che il settore immobiliare italiano ha raggiunto nel terzo trimestre del 2022.

Statistiche nazionali del mercato immobiliare residenziale.

Tra luglio e settembre di quest’anno sono stati venduti 175.268 immobili ad uso residenziale, per un totale di scambi superiore dell’1,7% rispetto a quello registrato nello stesso periodo nel 2021, che è terminato con 3 mila abitazioni in meno.

Come si può osservare nella tabella proposta in seguito, l’andamento del mercato residenziale è stato positivo in tutte le aree del territorio italiano, fatta eccezione per i “non capoluoghi” del Nord-Est, i quali hanno chiuso il trimestre con uno scarto minimo del -0,1% in relazione all’anno precedente.

Tabella 1 NTN e variazione % tendenziale annua abitazioni, per area, capoluoghi e non capoluoghi.

È opportuno precisare, però, che, mentre il numero di trattative concluse è aumentato, a diminuire sono stati i metri quadri acquistati. Infatti, l’OMI (Osservatorio del Mercato Immobiliare) ha registrato una flessione di -1,4 m2 rispetto a quelli acquistati nel terzo trimestre del 2021.

In particolare, nel Nord e nelle isole c’è stata una grande richiesta di abitazioni di piccole-medie dimensioni. La maggior parte delle compravendite attuate, infatti, ha avuto come oggetto case con una superficie compresa tra i 50 e i 115 m2. Anche nelle regioni centrali si rileva questa tendenza d’acquisto, seppur in misura minore. Nel Sud, al contrario, si è registrato un aumento di domanda anche per le abitazioni di metratura superiore ai 115 m2.

Complessivamente, dalle ultime statistiche, si può notare come gli investitori italiani preferiscano acquistare immobili di dimensioni ridotte. Una tendenza che riflette un ulteriore fenomeno: la crescita del numero di persone che vivono sole, il quale è aumentato del 39% negli ultimi dieci anni.

Mercato immobiliare e Bonus Prima Casa.

I bonus per l’acquisto della prima casa e i diversi incentivi statali sono probabilmente alcuni dei principali sostenitori della crescita del mercato immobiliare. Infatti, più della maggioranza delle persone fisiche che ha acquistato un’abitazione in questo trimestre (67,1%) ha usufruito delle agevolazioni per la prima casa. Mentre, coloro che hanno fatto richiesta di un mutuo ipotecario sono diminuiti del 2,8% in confronto al periodo luglio-settembre 2021, passando dal 52% al 49,2% del totale.

Abitazioni preesistenti e nuove.

Un’altra informazione interessante, che emerge dai dati forniti, riguarda la notevole differenza tra il numero di acquisti di case preesistenti e quello delle nuove abitazioni.

Se nel primo caso le compravendite sono salite del 2,3% rispetto al 2021, nel secondo è stato registrato un calo del 3,8%. Ciononostante, il volume delle vendite totali di case di nuova fabbricazione è in costante risalita da due anni a questa parte, dopo aver toccato il suo punto più basso nel 2020.

Il seguente grafico dimostra l’andamento delle due tipologie di abitazioni (preesistenti e non) dal 2011 fino al 2022.

Mercato immobiliare

Andamento vendite depositi pertinenziali, box e posti auto.

Infine, oltre ai dati relativi agli acquisti di immobili residenziali, l’OMI ha riportato anche le statistiche riguardanti le compravendite di depositi, cantine e soffitte, e delle autorimesse. Da queste ultime è possibile osservare una progressiva crescita anche in tale caso.

I depositi pertinenziali.

Il NTN (numero delle transazioni normalizzate) dei depositi pertinenziali ha avuto un aumento complessivo del 2,9% in confronto al trimestre luglio-settembre 2021. Il totale delle trattative andate a buon fine si è attestato intorno alle 34.000 unità. Anche in questo caso, solamente il Nord-Est italiano ha chiuso il trimestre in rosso, segnando una perdita del 0,6%.

I box e i posti auto.

Per quanto riguarda i box e i posti auto, i dati nazionali confermano un leggero miglioramento (+0,5%). Nonostante in qualche capoluogo del Centro-Nord gli scambi non abbiano raggiunto i livelli dell’anno precedente, la media italiana ha tuttavia superato la soglia delle 99 mila compravendite concluse con circa 600 unità in più rispetto al 2021.

Una controtendenza si è vista, invece, in molte grandi città italiane, dove la richiesta di autorimesse e posti auto ha subito un calo importante. Solamente Firenze e Torino hanno terminato con il segno “più” il trimestre.

Commenti

Le notizie più lette