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Mercato immobiliare residenziale, ecco come sarà il tuo futuro!

Secondo uno studio compiuto da Tecnocasa, il mercato residenziale compirà un altro decisivo passo per uscire definitivamente dalla crisi: nel 2018 ci si attende una crescita sia di compravendite, che dei prezzi medi di vendita di molte città.

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Il 2018 potrebbe essere l’anno della svolta per il mercato immobiliare residenziale. Lo afferma l’Ufficio Studi del gruppo Tecnocasa che, fermo restando un pizzico di prudenza che in queste proiezioni è sempre obbligatoria, prevede per l’anno appena iniziato un aumento dei prezzi medi di vendita a livello nazionale. Si parla di un incremento medio compreso tra lo 0 e il +2%. Non certo cifre da capogiro, ma visto il lungo periodo di depressione acuta da cui faticosamente il

mercato

immobiliare cerca di uscire, sarebbe una crescita più che positiva. A questo, si aggiungerebbe anche un incremento nel numero delle compravendite che, secondo le stime di Tecnocasa, potrebbe aggirarsi intorno al 2-4%.

Anche il settore delle locazioni, nel 2017, ha registrato una ripresa dei canoni, con una domanda sostenuta su tutte le tipologie. In questo senso continua l’ascesa del contratto a canone concordato, che conferma il suo appeal tra proprietari e inquilini. Sul mercato delle locazioni, dunque, è attesa una sostanziale tenuta dei canoni di locazione, con lievi aumenti nelle metropoli, dove la domanda è particolarmente sostenuta.

Che il mondo del mattone abbia ormai un piede fuori dalla crisi è ormai assodato. Sembra, inoltre, arrivato il tempo di lasciarsi alle spalle gli ultimi anni di buio. Secondo lo studio condotto da Tecnocasa stessa, il 2017 si sarebbe chiuso con circa 550.000 compravendite portate a termine. In crescita, dunque, rispetto al 2016, anche se a ritmo rallentato. Segno di un assestamento del mercato che non ha subito eccessivamente il colpo del boom di compravendite del biennio 2015-2016. Sul versante dei prezzi, inoltre, si stima che nel 2017, in media, i valori degli immobili italiani siano rimasti pressoché costanti, salvo alcuni aumenti circoscritti ad alcune grandi metropoli.

La situazione nelle grandi città.

Non è un mistero che il mercato residenziale si sia recentemente rimesso in moto. Anche, e soprattutto, grazie al fatto che i valori medi degli immobili siano notevolmente diminuiti dall’inizio delle crisi fino ad oggi, rendendo molte case più appetibile e gli acquisti abbordabili (che poi queste compravendite non avvenissero è da imputare ad altri fattori esterni al mercato immobiliare, che hanno inciso sulla possibilità d’acquisto degli italiani).

Tra le grandi metropoli del Bel Paese Milano e Firenze appaiono le città con le prospettive di crescita migliori, con prezzi attesi in crescita almeno dell’1-3%. Bologna, Napoli, Palermo e Verona, dovrebbero trascorrere un anno tranquillo, in cui il valore dei prezzi varierà tra lo 0% e il +2%. Si prospettano stabili anche i valore di Roma, Torino e Bari, che nel 2018 non dovrebbero subire sostanziali scompensi.

Nell’insieme, quindi, quest’anno il trend dovrebbe restare nella scia di quello dell’anno scorso, i segnali positivi sui prezzi coinvolgeranno però più realtà e non solo le grandi città. Tra i capoluoghi, le prospettive più favorevoli, secondo il rapporto, sono quelle di Brescia, Monza, Oristano, Parma, Pescara, Pistoia e Savona, con prezzi da stabili a in aumento del 2% e soprattutto di Benevento e Lodi (+1-3%). Per la maggior parte dei restanti capoluoghi di provincia, il quadro nell’insieme apparirebbe meno favorevole, con prezzi attesi in media da in calo del -2% a stabili.

Altro segnale positivo che il 2017 ci lascia in eredità riguarda la diminuzione dei tempi medi di vendita. Nelle grandi città si aggirano, ad oggi, intorno ai 141 giorni, nei capoluoghi di provincia ai 167 giorni e nei comuni dell’hinterland delle grandi città di 162 giorni.

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Mercato immobiliare residenziale.

Domanda e offerta.

Secondo il rapporto dell’Ufficio Studi di Tecnocasa, la domanda è in buona crescita: sia per quanto riguarda il segmento delle prime case; sia per quello degli investitori, che appare in grande forma. Nel 2017, in Italia, la tipologia più richiesta è per appartamenti di medie-grandi dimensioni, ovvero trilocali o quadrilocali. Immobile più grande uguale immobile più costoso. Ciò è possibile poiché nell’ultimo anno appare aumentata la disponibilità di spesa anche nelle fasce più basse di reddito.

L’offerta, però, non sempre si dimostra all’altezza delle richieste. Per questo, per alcune tipologie di immobili, c’è da attendersi ancora un lieve ribasso dei prezzi. La domanda appare indirizzata verso gli edifici che rispettano i criteri di efficienza energetica e quelli antisismici, criteri che molti immobili datati non soddisfano, i cui prezzi vengono abbassati per rimanere competitivi sul mercato.

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