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Mercato Immobiliare

NUOVA NORMATIVA APE RINVIATA AL 1° OTTOBRE

L’entrata in vigore della nuova normativa Ape inizialmente prevista per il 1° luglio e poi per il 1° agosto, slitta ulteriormente al 1° ottobre. Previste norme e sanzioni volte a tutelare il lavoro di professionisti abilitati.

Inizialmente previste per il 1° luglio, le nuove linee guida per l’attestato di prestazione energetica debutteranno il 1° ottobre. L’ulteriore slittamento dell’entrata in vigore della nuova certificazione energetica è stata decisa al fine di andare incontro almeno in parte alla richiesta avanzata dalle Regioni, volta a consentire ai tecnici abilitati al rilascio dell’Attestato di prestazione energetica degli edifici di prendere confidenza con i nuovi software. La normativa, infatti, prevede la definizione di un unico certificato per tutto il territorio nazionale, con una metodologia di calcolo omogenea a cui le regioni dovranno adeguarsi entro due anni.

Nonostante il rinvio del debutto della nuova certificazione, la Conferenza unificata ha dato il via libera definitivo allo schema di decreto sulle modalità per la certificazione energetica in edilizia, in attuazione della direttiva 2010/31/Ue e degli schemi di relazione tecnica di progetto. Il decreto sarà, quindi, pubblicato in Gazzetta Ufficiale entro il 28 giugno, pena la mancata chiusura della procedura di infrazione aperta dall’Unione europea a carico del nostro Paese, con la conseguenza di non poter utilizzare i fondi strutturali della programmazione 2014-2020.

Il decreto relativo ai requisiti minimi di efficienza energetica per gli immobili, che ha ottenuto il via libera dalla Conferenza unificata lo scorso 25 marzo, non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e la sua entrata in vigore, prevista per il 1° luglio, potrebbe anch’essa slittare ad ottobre.

Il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico dedica particolare attenzione alla figura del certificatore energetico, aggiornandone requisiti e competenze, soprattutto dopo le problematiche legate ai certificati a basso costo rilasciati da non professionisti. La nuova normativa rimarca che l’Attestato di prestazione energetica può essere redatto esclusivamente da un certificatore energetico abilitato ai sensi del Regolamento 75/2013, effettuando “almeno un sopralluogo presso l’edificio o l’unità immobiliare oggetto di attestazione, al fine di reperire e verificare i dati necessari alla sua predisposizione”.

Rispetto al passato, il certificatore energetico dovrà valutare più dettagliatamente alcuni aspetti che concorrono all’efficienza energetica dell’edificio. Nell’Ape inoltre dovrà indicare le proposte per migliorare l’efficienza energetica dell’edificio, specificando e distinguendo le importanti ristrutturazioni, gli interventi di riqualificazione energetica e le informazioni sugli incentivi fiscali previsti. L’Enea aiuterà i certificatori a mettersi in regola entro 180 giorni dall’entrata in vigore del decreto, fornendo loro le norme da seguire a livello economico e prestazionale. A tal fine saranno messe online le indicazioni sulle tecnologie e sui costi per incrementare le prestazioni energetiche e sugli incentivi regionali e nazionali. L’Enea inoltre avrà il compito di fornire i dati statistici sugli Attestati di prestazione energetica e una stima dei costi medi per la loro redazione.

Il certificatore energetico dovrà obbligatoriamente comunicare tutti i dati relativi agli Ape redatti a SIAPE, un sistema informativo nazionale che Enti regionali e provinciali saranno obbligati ad utilizzare. Tale sistema informativo comprenderà la gestione di un catasto unificato dei certificatori, degli impianti termici e dei relativi controlli.

Al fine di tutelare il lavoro dei professionisti, saranno introdotte nuove sanzioni per gli attestati redatti non correttamente con multe a carico del certificatore da 700 a 4.200 euro.

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