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Mercato Immobiliare

PUR DI COMPRARE CASA SI FA DI TUTTO: ANCHE SACRIFICARE PENSIONE E TFR

Comprare casa resta una priorità per molti italiani che nonostante le difficoltà economiche sono pronti a fare importanti sacrifici mettendo mano a pensione e Tfr.

Le richieste di anticipo su fondi pensione e Tfr sono in aumento e la principale ragione sembra essere l’acquisto di una casa. Quel che è certo è che tutti hanno bisogno di un posto dove vivere, e se il difficile momento economico che sta attraversando il nostro Paese ha portato ad un incremento di cittadini che optano per l’affitto, per molti possedere la propria casa resta una priorità. Ed ecco che per coronare il proprio sogno si ricorre a tutte le strategie possibili.

Una possibilità è quella di sacrificare la previdenza integrativa o la liquidazione per aiutare i figli a sistemarsi o anche per ristrutturare la propria abitazione. Quindi le anticipazioni erogate agli iscritti dai fondi pensioni e ai lavoratori che hanno scelto di lasciare i soldi del loro Tfr in azienda stanno aumentando.

Per quanto riguarda la pensione è possibile richiedere per sé o per un figlio il 75% del maturato, mentre nel caso del Tfr si può ottenere il 70% e si tratta di un trand ormai consolidato a causa del bisogno di liquidità, come sottolinea Roberto Maglione di Assofondipensione, associazione di categoria dai fondi nazionali. Stefano Aragona dell’ufficio contribuzioni di Cooperlavoro, il fondo negoziale delle Cooperative, sottolinea che “se qualche hanno fa registravamo 30-40 richieste al mese, oggi ne elaboriamo un centinaio, un quarto delle quali riguardano le abitazioni”. Presto l’ondata di questo fenomeno colpirà anche i fondi aperti, come spiega Marco Vicinanza, responsabile investimenti di Arca Sgr, in ritardo a causa del fatto che la maggioranza degli iscritti non ha ancora maturato 8 anni di iscrizione, requisito fondamentale per ottenere l’anticipo.

Si tratta di uno strumento che permette di avere liquidità in breve tempo, in quanto le richieste in genere vengono evase nel giro di due o tre mesi. Visto che dipendono dalla quantità di contributi versati dall’iscritto fino al momento della domanda di anticipo, non ci è dato sapere gli importi erogati. Come sottolinea il presidente Fonchim, Fabio Ortolani: “Si tratta di qualche decina di migliaia di euro. Senz’altro quando gli iscritti decidono di affrontare questo passo lo sfruttano a pieno e quasi sempre chiedono tutto il 75% disponibile”.

Anche se l’anticipo erogato non può coprire l’intero costo di una casa e deve quindi essere integrato con il mutuo, si tratta di uno strumento importante date le difficoltà ad ottenere un prestito del 100%. E diventa addirittura fondamentale per i lavori di ristrutturazione dato che può facilmente coprire il totale della spesa. I fondi non possono opporsi alle richieste e secondo la Covip, quelli istituiti prima del 1993 hanno erogato 440 milioni di anticipazioni nel 2009, mentre nel 2012 ammontano a 591 milioni.

Naturalmente prima di buttarsi nell’ondata di questo fenomeno in aumento è fondamentale conoscerne tutti gli aspetti, in quanto richiedere una quota consistente di anticipazione equivale a pregiudicare la futura prestazione previdenziale. Come conclude Ortolani: “Noi consigliamo di pensarci bene, ma non mettiamo certamente in campo un atteggiamento dissuasivo, si tratta di denaro dell’iscritto, che sceglie come utilizzarlo secondo le sue esigenze. Molti di quelli che ricorrono all’anticipazione sono soddisfatti poiché, almeno su quell’importo, non dovranno preoccuparsi di restituire gli interessi alla banca”.

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