Il mattone italiano tira un sospiro di sollievo. La crisi ha colpito e duramente, ma per l’anno appena iniziato le previsioni non indicano ulteriori peggioramenti. Va anche detto che per gli italiani che decidessero di acquistare casa ci sono alcuni segnali positivi che fanno ben sperare: chi ha un bel gruzzolo a disposizione può fare ottimi investimenti. A tracciare le previsioni per l’anno in corso ci ha pensato l’Ufficio Studi Tecnocasa Group.
Numeri alla mano, “per quanto riguarda il numero delle compravendite – spiegano gli esperti – riteniamo che esse potrebbero stabilizzarsi intorno alle seicentomila unità. Sul versante dei prezzi pensiamo che nel corso del nuovo anno l’oscillazione sarà più contenuta rispetto al 2009 e potrebbe chiudersi in un intervallo compreso tra -3% e -1%”.
In particolare i prezzi più bassi si registreranno a Verona (cali tra il 5% e il 3%), Napoli (da -4% a -2%), Bari, Genova e Roma (da -3% a -1%). Più stabile invece la situazione per Bologna, Firenze, Milano, Palermo e Torino dove la contrazione non dovrebbe superare il -2%.
Secondo l’Ufficio Studi comunque “sarà difficile prevedere esattamente cosa accadrà sul mercato immobiliare, perchè molto dipenderà dalla congiuntura macroeconomica che interesserà l’Italia e soprattutto dall’andamento del mercato del lavoro”.
Per Tecnocasa, infatti, se i dati dell’occupazione dovessero peggiorare “si potrebbe determinare una maggiore incertezza nelle decisioni di acquisto” soprattutto per coloro che devono ricorrere ad un mutuo. Solo coloro che potranno contare su un capitale iniziale a disposizione per finanziare totalmente l’acquisto della casa o che avranno le caratteristiche reddituali per poter ottenere un prestito si orienteranno quindi verso le soluzioni che offrono il miglior rapporto prezzo/qualità.
Va, infatti, sottolineato che questo nuovo anno e’ iniziato con una piacevole sorpresa per gli italiani alle prese con il pagamento delle rate del mutuo. Il 2010 porta, infatti, un nuovo minimo storico per l’Euribor a tre mesi a quota 0,692%. Così, chi ha sottoscritto un prestito a tasso variabile per la casa pagherà un po’ di meno. E per gli economisti i valori dell’indice continueranno a restare bassi fino alla primavera, quando inizierà una graduale e lenta risalita che non causerà brutti scossoni, soprattutto nelle tasche dei mutuatari.
Ottime notizie, quindi, per tutti gli italiani che continuano a considerare il mattone come l’investimento migliore, non solo perchè bene rifugio, ma anche perchè in grado di ricevere da questo bene un elevato grado di soddisfazione. La qualità dell’immobile resta, infatti, al primo posto per chi decide di acquistare casa.
Sono le nuove costruzioni a destare i maggiori interesse, anche grazie ai sempre più elevati standard qualitativi che gli immobili dispongono (marmi, allarmi centralizzati, vasca idromassaggio, posto auto o efficienza energetica). Sono queste le uniche soluzioni di prestigio a poter già vantare una conferma positiva nel corso del 2010, così come lo è stato per il 2009.
Allo stesso modo gli immobili situati nelle zone centrali potranno registrare una migliore tenuta dei valori.
E’, invece, nelle zone periferiche che si potrà registrare una contrazione dei valori più forte soprattutto sulle tipologie economiche e popolari, acquistate da acquirenti con bassa disponibilità di spesa e necessità di mutuo importante, ora difficilmente concesso.