Torna a splendere il sole sul comparto immobiliare. Dopo mesi di nubi all’orizzonte, ora arriva una buona notizia: nel primo trimestre del 2010 si sono consolidati tutti i segnali di stabilizzazione del mattone, così come ha rilevato la Banca d’Italia. È nel Supplemento al Bollettino Statistico – in cui si riportano i risultati di un sondaggio congiunturale condotto da Tecnoborsa sul mercato delle abitazioni tra il 6 aprile e il 3 maggio 2010 presso 932 agenti immobiliari – che viene messo nero su bianco questo risultato.
La svolta è chiara: a gennaio, febbraio e marzo le agenzie immobiliari hanno registrato compravendite in aumento, prezzi stabili e un aumento del volume di nuovi incarichi. E per i prossimi mesi gli operatori sono ottimisti e stimano un ulteriore miglioramento nelle prospettive del mercato.
Numeri alla mano, il numero di case vendute è aumentato di oltre il 12% rispetto al periodo precedente, in linea con i segnali di stabilizzazione già emersi verso la fine dell’anno scorso secondo le rilevazioni dell’Agenzia del Territorio.
Capitolo a parte per gli incarichi a vendere. Resta elevata la divergenza tra i prezzi di offerta e di domanda, rappresentata a quanto pare dalla scarsità di proposte di acquisto a fronte di richieste del venditore ritenute troppo elevate. Tuttavia ri rileva che i tempi che intercorrono tra il conferimento dell’incarico e la vendita effettiva si sono lievemente ridotti: 6,4 mesi rispetto ai 7 mesi necessari alla fine dello scorso anno.
Analizzando, infine, le modalità di finanziamento degli acquisti, emerge che la quota di acquisti di abitazioni effettuata con accensione di un mutuo ipotecario è diminuita a circa il 66% (70% nella rilevazione precedente), con una flessione più accentuata nelle aree non urbane del Nord. Mentre il rapporto tra il prestito erogato e il valore dell’immobile si è stabilizzato intorno al 71%