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Mercato Immobiliare

TECNOCASA: Nel 2014 il 77,2% delle compravendite è legato alla prima casa

Dall’analisi del Gruppo Tecnocasa emerge che nel secondo semestre 2014 circa 77 abitazioni su 100 acquistate erano prima abitazione e solamente il 16,2% delle compravendite è stato concluso da investitori.

La situazione del mercato immobiliare italiano sembra essere migliorata rispetto agli anni passati e grazie al maggiore accesso al credito da parte delle famiglie continuano ad arrivare segnali positivi che fanno ben sperare.

Dall’analisi condotta dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, sulla base delle compravendite effettuate dalle sue agenzie affiliate, è emerso che la maggior parte degli acquisti riguarda la prima casa. Infatti, nel secondo semestre del 2014 il 77,2% delle compravendite è stato legato all’acquisto della prima abitazione. Il 16,2% degli acquisti è stato concluso da investitori, mentre è legato ad una casa vacanza il 6,6% delle compravendite. Le percentuali emerse sono rimaste sostanzialmente invariate rispetto al secondo semestre del 2013 e questa rappresenta una buona notizia, anche se bisogna considerare che si tratta della situazione relativa unicamente alle compravendite concluse attraverso le agenzie affiliate Tecnocasa e Tecnorete in Italia.

Analizzando chi ha deciso di investire nel mattone per mettere a reddito l’immobile acquistato, si può notare che la maggior parte degli investitori si concentra nella fascia d’età compresa tra i 45 e i 54 anni, il 29,7%, mentre il 28,1% tra i 35 e i 44 anni; e il 68,5% degli investitori è sposato mentre il 31,5% single per svariate ragioni, celibe o nubile, separato o divorziato oppure vedovo. Ad investire nel mattone, nel 31,6% dei casi sono imprenditori, dirigenti e liberi professionisti, il 29,1% sono impiegati, mentre nel 16% dei casi sono pensionati, in calo rispetto al 2013 quando il 19,5% degli acquisti per investimento veniva effettuato da cittadini in pensione. La vera novità emersa dallo studio del gruppo immobiliare riguarda proprio il ridotto potere di acquisto dei pensionati che fanno sempre più fatica ad investire nel mattone.

Dall’analisi effettuata, nel 77,8% dei casi le compravendite di un immobile da mettere a reddito si sono concluse senza ricorrere agli istituti di credito, mentre nel 22,2% dei casi l’acquisto è stato concluso grazie al mutuo bancario.

Chi ha voluto investire acquistando un’immobile da mettere a reddito si è concentrato soprattutto su soluzioni con una o due camere da letto, preferendo nel 31,4% dei casi trilocali mentre nel 31,2% dei casi bilocali.

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