Il momento del mercato immobiliare lo conosciamo: è in ripresa per quanto riguarda il numero di compravendite; ma rimane incerto il futuro sul prezzo a cui, effettivamente, sarà possibile vendere il proprio immobile (negli ultimi anni, infatti, i valori medi di vendita sono stati, praticamente ovunque, costanti o in leggero calo). Valutare con oggettività il valore della propria abitazione in vendita, quindi, appare il primo passo per assicurarsi la riuscita di una transazione in tempi relativamente brevi. Ma anche per evitare di dover fronteggiare costi inutili, per un immobile che magari è anche disabitato.
Per questo ci siamo chiesti quali siano i fattori principali che incidono sul prezzo di una casa e come fare per dare il giusto
valore
all’immobile. Quest’operazione è tutt’altro che semplice, le variabili che entrano in gioco sono, infatti, molteplici e non sempre si riesce ad essere oggettivi nel valutarne il valore. Un po’ per affetto, ma anche perché, com’è normale, si cerca sempre di guadagnare il massimo da ogni vendita.
Attenzione però, perché sopravvalutare la propria casa può portare a tempi di vendita lunghissimi e alle volte senza risultato. Per evitare che il vostro immobile finisca “fuori mercato” vediamo quali strumenti utilizzare e quali criteri seguire per valutare al meglio il proprio bene.
Il servizio dell’Agenzia delle Entrate.
Sul sito dell’Agenzia sono molteplici gli strumenti che possono aiutarvi a dare una prima valutazione del vostro immobile. In particolare troviamo quotazioni immobiliari specifiche per ogni comune d’Italia, individuate attraverso un intervallo minimo-massimo per unità specifiche (in euro al metro quadro). Sia per quel che riguarda la vendita, che per la locazione, e in base alla tipologia dell’immobile o allo stato di conservazione dell’edificio. Esiste inoltre un servizio di navigazione territoriale, detto GEOPOI, che l’Agenzia mette a disposizione dell’utente. Serve per verificare le quotazioni medie degli immobili, per ogni località d’Italia.
Sulla base di questi dati si può ricavare un primo range di partenza molto “grezzo”. Che vi può essere di grande aiuto per dare una prima valutazione del vostro immobile in vendita. In genere, si moltiplica la superficie commerciale in metri quadrati per il valore al metro quadrato, per la zona e per gli immobili della tipologia presa in considerazione.
La superficie commerciale, è bene precisarlo, è data dalla superficie totale dell’unità immobiliare comprensiva di tutti i muri interni, quelli perimetrali, degli eventuali balconi, terrazzi e giardini.
Ovviamente, ciò che vi risulterà facendo una media aritmetica tra il valore massimo e quello minimo, non sarà certo il valore reale della vostra abitazione. Un prezzo base, però, sì: un punto di partenza da cui muovere i primi passi per una valutazione più accurata.

Dare il giusto valore alla propria abitazione in vendita. Scopriamo come!
Le principali variabili.
In primo luogo vi consigliamo sempre, per non incorrere in valutazioni troppo alte o troppo basse, di richiedere una consulenza ad un professionista del settore. Egli sarà in grado di valutare in modo obiettivo e consapevole il reale valore di mercato. Anche perché, si tenga presente, che lui sarà certamente più informato circa i prezzi di mercato di immobili con medesime caratteristiche e nella stessa zona in cui è ubicato la vostra abitazione. Anche questo, infatti, influenzerà il prezzo dell’immobile, soprattutto in base alla fretta che avete di vendere o meno.
È dunque necessario prestare particolare attenzione a:
- Caratteristiche principali dell’immobile: piano, grandezza, disposizione interna, luminosità, esposizione, vista, tipo di riscaldamento…
- Ubicazione: zona, quartiere, posizione, servizi circostanti, aree verdi…
- Caratteristiche dello stabile: atrio, giardino, posti auto/garage, presenza di ascensore o meno…
- Stato dell’immobile: necessità di ristrutturazione o meno, rifiniture interne…
In un mercato così altalenante, per assicurarsi di riuscire a vendere il proprio bene è di estrema importanza metterlo in vendita al prezzo più giusto, più consono. Solo in questo modo avrete le maggiori possibilità di vendere in tempi brevi. In caso contrario, il rischio è quello di veder fermo per mesi il proprio immobile. Dovendo, inoltre, affrontare nel frattempo varie spese e rischiando poi di trovarsi costretti a dover abbassare il prezzo inizialmente richiesto.
Valutazioni soggettive.
Come abbiamo già anticipato in precedenza bisogna cercare di tener fuori dalla valutazione dell’immobile la propria emotività e i propri giudizi soggettivi. Certo è che, in casi particolari, bisognerà anche tenere conto delle nostre esigenze in quanto venditori. Se, ad esempio, ho necessità di vendere nel minor tempo possibile, dovrò mettermi nell’ottica di poter essere costretto ad accettare anche un prezzo lievemente inferiore a quello reale, per concludere la trattativa in tempi brevi; al contrario, se non ho alcuna necessità di vendere, potrò anche gonfiare un po’ il prezzo nell’attesa dell’offerta che più mi compiaccia.
Il prezzo giusto di una casa, dunque, si deve calcolare in base alla valutazione e combinazione di molteplici fattori oggettivi, ma senza trascurare le mie particolari esigenze. Fattori oggettivi e soggettivi sono entrambi di estrema importanza e vanno sempre valutati con attenzione prima di mettere in vendita il proprio immobile.