Dopo anni di stallo, la parità con l’Euro ha riacceso l’interesse dei ricchi d’Oltreoceano. Infatti, con il superdollaro stiamo assistendo ad un boom di richieste da parte dei compratori Usa che desiderano concludere affari acquistando ville sul mare, case in campagna e vecchi rustici da ristrutturare.
L’interesse sembra essere tornato ai livelli pre-crisi e le richieste provenienti dall’estero sui maggiori portali immobiliari sono schizzate verso l’alto. Ogni giorno che passa, aumenta il valore del dollaro, quindi si prevede che presto l’interesse e le visite agli immobili del Belpaese si concretizzeranno in veri e propri affari per chi deve vendere e per chi vuole comprare.
Secondo i calcoli degli analisti della banca d’affari statunitense Goldman Sachs, entro la fine del 2017 l’Euro scenderà a 0,80 dollari, rendendo la seconda casa nel Vecchio Continente un sogno realizzabile. Per capire meglio cosa significa il mini euro per gli americani può essere utile fare alcuni esempi: se fino ad alcuni mesi fa per acquistare un cascinale con piscina di 140 mq. ad Asciano, con vista sul Senese, servivano 2,24 milioni di dollari, ora bastano 1,6 milioni di dollari, con uno sconto di 600.000 dollari. Lo stesso succede in Basilicata, dove per una villa a Maratea, rispetto a maggio scorso è possibile risparmiare addirittura 2 milioni di dollari. Le zone più ambite sono le Cinque Terre, il Golfo del Tigullio, l’Umbria e la Puglia.
Rispetto al periodo in cui erano principalmente Vip, gli americani a comprare casa in Italia, il profilo dell’acquirente sta cambiando. Come spiega Simone Rossi, direttore commerciale di Gate Away, l’unico portale immobiliare in Italia interamente rivolto ad utenti stranieri, “Chi vuole comprare oggi è informato, consapevole, non pensa più soltanto al casale in Toscana ma sta scoprendo la varietà e la bellezza di molti territori e la possibilità di realizzare il proprio sogno italiano anche senza un grosso budget a disposizione”. Infatti, rispetto agli anni d’oro, i prezzi sono scesi parecchio, in alcuni casi anche arrivando ad un calo del 30%.
Ma gli americani non sono interessati solamente al settore turistico e residenziale. Infatti, grazie ai grandi fondi di investimento, il volume degli investimenti immobiliari in Italia nel 2014 si è attestato a 5 miliardi di euro. Come spiega il direttore generale di Nomisma, Luca Dondi, “emerge un interesse soprattutto sul segmento corporate: uffici, palazzi, specialmente a Milano e in altri centri del Nord. Gli investitori sfruttano la liquidità, il cambio, una situazione di mercato ancora difficile e vanno a caccia di occasioni”.