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ANALISI DELL’ANDAMENTO DEL MERCATO DEI MUTUI NEL I° SEMESTRE 2016

Tramite i dati resi pubblici dal CRIF, siamo in grado di analizzare con precisione l’andamento del mercato dei mutui in Italia: in forte aumento il numero delle richieste, sostanzialmente in linea con il 2015 l’importo medio.

Arrivano notizie positive dalle analisi sul mercato dei mutui attraverso il patrimonio informativo di EURISC, il sistema di informazioni creditizie di CRIF: sono in aumento sia il numero di richieste di mutui, sia l’importo medio richiesto dalle famiglie italiane, che sembra aver interrotto il trend negativo di contrazioni che durava da parecchi mesi a questa parte.

Numero di richieste di mutuo.

Lo studio si basa sul primo semestre di quest’anno, ovvero il periodo Gennaio-Giugno 2016, che ha fatto registrare un interessante consolidamento della crescita del numero di richieste di nuovi mutui e surroghe (si considerano nel conteggio solo le vere e proprie istruttorie formali presentate agli istituti di credito, escludendo dunque tutti coloro che si sono limitati a richiedere informazioni o preventivi online): addirittura un +14,6% rispetto al corrispondente periodo 2015. Unica battuta d’arresto di questo florido periodo, si è verificata in Giugno, in cui si è registrato un inaspettato ritorno del segno negativo, -4,6% rispetto a Giugno 2015, dopo ben 35 mesi consecutivi di positività (valore ponderato, a parità di giorni lavorativi); ma, nel valutare questo dato, bisogna tener conto che lo stesso mese 2015 è stato caratterizzato da una crescita estremamente significativa, difficilmente replicabile.

Allargando lo spettro d’indagine fino al 2010, relativamente ai primi semestri, emerge ancora un piccolo gap rispetto ai livelli pre-crisi economica, ma la forbice si sta lentamente chiudendo, sintomo di una rinascita dell’interesse degli italiani verso gli investimenti nel mattone e di una crescita della fiducia della famiglie rispetto alla difficile situazione che ha caratterizzato l’Italia negli ultimi 7 anni.

Importo medio dei mutui richiesti.

Sempre limitando l’indagine al primo semestre 2016, anche riguardo agli importi medi richiesti, secondo l’ultima rilevazione del Barometro CRIF, si può pensare positivo: nei primi sei mesi dell’anno sembra essersi arrestato il trend negativo di costante e forte contrazione che aveva caratterizzato gli ultimi semestri, l’importo medio si è, infatti, assestato sui 122.519 euro, sostanzialmente in linea, -0.5%, con quello registrato nel primo semestre 2015.

In particolare, molto positivo Giugno 2016, durante il quale l’importo medio dei mutui erogati si è assestato a pochi euro dai 123mila (122.992 euro), superiore rispetto a quello registrato nel corrispondente mese dell’anno precedente (che si era fermato a 122.671 euro) e nettamente il risultato migliore degli ultimi 2 anni.

Il confronto, però, è ancora impari se si considerano i livelli pre-crisi: nel Giugno 2010, infatti, l’importo medio richiesto dagli italiani era pari a 140.104 euro, una grande differenza dunque con lo stesso meso dell’anno corrente, difficilmente colmabile nel breve periodo. Se nei prossimi mesi, però, dovesse confermarsi il trend di leggero aumento che è iniziato con Giugno 2016, allora, a piccoli passi, si può pensare di riavvicinarsi ai valori di 7 anni orsono.

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Fasce di importo.

Relativamente alla distribuzione delle richieste di mutuo, nei primi sei mesi del 2016, abbiamo una concentrazione, quasi 4 su 5, di importi erogati inferiori ai 150.000 euro, per la precisione il 78,1% del totale. In particolare la fascia più frequentata è quella compresa tra i 100.000 e i 150.000 euro di finanziamento, richiesta e ottenuta da quasi 1 richiedente su 3, il 29,4% del totale; seguita a ruota dalla fascia compresa tra i 75.000 e i 100.000 euro, scelta dal 27,7% del totale dei richiedenti.

Fasce d’età dei richiedenti.

Ancora affidandoci ad EURISC, il sistema CRIF di informazioni creditizie, possiamo dare notizia delle fasce d’età dei richiedenti il finanziamento, sempre limitatamente ai primi sei mesi del 2016: in questo semestre ben il 36,1%, ovvero 1 su 3, di chi si è affidato ad un mutuo è compreso nella fascia d’età tra i 35 e i 44 anni, seguita dalle fasce 25-34, con il 24,7% del totale, e da quella compresa tra i 45 e i 54 anni, con il 23,6% del totale dei richiedenti.

Classi di durata dei mutui richiesti.

Per quel che riguarda la distribuzione della domanda di mutui per durata, anche nel primo semestre 2016, come era auspicabile, le fasce più richieste sono quelle a lunga e lunghissima durata: le famiglie italiane sono ancora orientate su una rata che incida il meno possibile sul proprio bilancio, anche se l’estinzione del mutuo viene rinviata di parecchi anni.

In particolare a fare da padrone sono le classi comprese tra i 16 e 20 anni di mutuo, preferita dal 23,6% dei richiedenti, seguita a ruota dalla classe 21-25 anni, con il 20,7% del totale, e dalla classe 26-30 anni, richiesta nel 20,6% dei casi.

Finalità della richiesta.

L’acquisto di un immobile residenziale, nella maggior parte dei casi da adibire a prima casa, come è logico aspettarsi, è la motivazione principale che spinge gli italiani a sottoscrivere un mutuo e rappresenta circa l’85% del totale delle richieste; chi opta per la sostituzione o la surroga, invece, incide solo per poco più che il 10%. Le operazioni di consolidamento dei debiti costituiscono appena l’1%, chi invece fa ricorso al finanziamento per ottenere maggiore liquidità rappresenta l’1,3% del totale.

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