Seguici sui social

Mutui Casa

APPROVATE NUOVE REGOLE PER MUTUI PIU’ CORRETTI E TRASPARENTI

Ecco le nuove regole approvate in via definitiva dal Consiglio dei Ministri per mettere fine alle pratiche scorrette delle banche, rendendo i prestiti per comprare casa più chiari e trasparenti.

L’Italia e gli altri stati membri del Parlamento Europeo avranno tempo fino al 2015 per recepire le nuove regole che andranno a rivoluzionare il mondo dei mutui per la casa, rendendoli più corretti e trasparenti. L’obbiettivo è quello di porre fine alle pratiche scorrette degli istituti di credito, responsabili della contrazione del credito scoppiata nel 2008.

Le nuove direttive riguarderanno le ipoteche sugli immobili residenziali con e senza spazi d’ufficio e sui terreni edificabili. Ma andiamo a conoscere più nel dettaglio le novità introdotte.

Riguardo alle informazioni precontrattuali, chi si accinge a richiedere un prestito avrà il diritto di ricevere informazioni comparabili riguardo ai prodotti disponibili, entrando nel merito del costo totale e delle conseguenze finanziarie a lungo termine previste dal mutuo. Le condizioni del prestito proposte devono tenere conto della situazione finanziaria attuale, delle prospettive future e delle possibili regressioni di chi deve sottoscrivere il contratto. Inoltre, i mutuatari dovrebbero avere a disposizione un periodo di riflessione obbligatorio di 7 giorni prima della sottoscrizione del credito, oppure 7 giorni di tempo per poter rescindere dal contratto firmato.

Una volta sottoscritto il prestito, le nuove normative sanciscono il diritto del mutuatario di rimborsare il prestito iniziale, mentre la parte creditrice avrà diritto ad un equo indennizzo per il rimborso anticipato ma non potrà per questo applicare penali ai mutuatari. Nel caso in cui il prestito sia erogato in valuta estera, prima della sottoscrizione del contratto l’acquirente dovrà essere messo al corrente dell’eventualità di un aumento dell’importo delle rate. Il mutuatario ha la possibilità di cambiare valuta al tasso di cambio previsto dal contratto, rispettando determinate condizioni.

Per contrastare i casi di inadempienza è stata introdotta una norma in base alla quale il credito potrà essere rimborsato restituendo le garanzie o la proprietà stessa, ma solo nel caso in cui debitore e creditore abbiano dato il loro esplicito accordo nel contratto. Nel caso in cui il credito non venga rimborsato, la legislazione dovrà specificare i requisiti per la vendita della proprietà al fine di ottenere il miglior prezzo possibile, agevolando in questo modo il rimborso del debito residuo e proteggendo gli acquirenti da un eccessivo indebitamento per lunghi periodi di tempo.

Commenti

Le notizie più lette