Secondo le stime dell’Ance, l’Associazione Nazionale dei Costruttori, i provvedimenti contenuti nel decreto Imu permetteranno a molte famiglie italiane di acquistare casa. I mutui della Cassa Depositi e Prestiti avranno effetti positivi sul mercato immobiliare che vedrà un aumento delle compravendite pari al 10% rispetto al 2012, che tradotto nella pratica significa 42.000 immobili venduti in più e 8,1 miliardi di euro in più che circoleranno sul mercato della casa.
Nel dettaglio, la Cassa Depositi e Prestiti metterà a disposizione degli Istituti di Credito un plafond di 2 miliardi di euro destinato interamente all’erogazione di mutui garantiti da ipoteca su immobili residenziali. Secondo l’Ance, l’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili, si può ipotizzare che il 90% di questo fondo verrà utilizzato per l’acquisto della casa con mutui che copriranno circa il 60% del valore dell’immobile, stimolando un giro d’affari stimato attorno ai 3 miliardi di euro in più rispetto alla norma. Dovrebbero essere oltre 16.000 le abitazioni compravendute che rientreranno in questo provvedimento.
Ma il Governo non si è fermato qui e per rilanciare ulteriormente il mercato immobiliare ha pensato ad un altro strumento: l’acquisto di obbligazioni bancarie garantite, i cosiddetti covered bond, oppure da operazioni di cartolarizzazione di mutui, che garantiranno liquidità alle banche ad un costo inferiore. La rischiosità più bassa dei covered bond rispetto alle ordinarie obbligazioni dovrebbe spingere le banche a far provvista a basso costo, per poi applicare tassi più convenienti a chi accende un mutuo. Con altri 2 miliardi messi a disposizione dalla CDP, secondo le stime dell’Ance, si creerebbe un ulteriore giro d’affari di 3,4 miliardi che andrà ad alimentare il mercato del mattone, coinvolgendo circa 18.000 immobili venduti.
Con l’intervento anche di altri investitori istituzionali, enti previdenziali e assicurativi, fondi pensione, e fondi d’investimento estero, che potrebbero mettere in campo un altro miliardo di euro, sul mercato immobiliare circolerebbero complessivamente 8,1 miliardi di euro in più rispetto alla norma e le compravendite immobiliari registrerebbero un incremento di 42.000 immobili venduti rispetto all’anno scorso.
Questi numeri devono tradursi concretamente in un rilancio dell’edilizia residenziale. Sta al settore capire come muoversi per proporre sul mercato immobili appetibili a prezzi concorrenziali. Questo ipotetico rilancio infatti, non consentirà di tornare agli inizi degli anni 2000 dove abbiamo assistito ad un mal e sovra costruito. Per dirla in altre parole: non è più tempo di speculazione. Con questa manovra si rilanceranno solo quelle imprese in grado di immettere sul mercato unità immobiliari ad alta efficienza energetica a costi sopportabili per le possibilità attuali della clientela. Assisteremo quindi ad una nuova fase di transizione con un aumento delle unità compravendute ma a prezzi che forse vedranno ancora un calo. Per i privati, la riattivazione del credito e il proseguio del calo nei prezzi consentono di vagliare con fiducia alle molteplici offerte presenti sul mercato per trovare la casa ideale.