Il Fondo statale per la Garanzia sui Mutui Prima Casa, istituito direttamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nel gennaio del 2015, funziona, funziona eccome. In soli 3 anni di attività (dal 2015 appunto, al 2017) sono stati circa 4,5 i miliardi di euro impegnati in
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e oltre 40 mila i mutui casa garantiti in prima persona dallo Stato. Ciò che più ha colpito gli addetti ai lavori, però, è stato il tasso di crescita di fruizione di questo strumento. Un’ascesa esponenziale dall’anno di creazione a oggi, con una media nei tre anni di piena attività di circa 30 domande di accesso al giorno. Anche nei primi mesi del 2018, inoltre, questo aumento non accenna ad arrestarsi e, anzi, continua la sua corsa verso obiettivi sempre più sostanziosi.
Tra 2015 e 2017 sono state 58.501 le richieste di accesso ammesse, per un importo delle sole garanzie rilasciate di oltre 3,3 miliardi di euro. Da un rapido calcolo risulta che quasi un terzo delle domande sono ancora in attesa di perfezionamento da parte della banca di riferimento. A proposito degli istituti finanziari, sono state 175 le banche interessate da richieste di fruizione accettate. Ovvero circa il 63% di tutti gli sportelli bancari aderenti.
I dati del MEF.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha registrato con piacere un grande aumento delle domande di accesso al Bonus in seguito alla campagna di comunicazione, informazione e promozione (con la collaborazione di ordini professionali e associazioni di categoria a partire dall’estate del 2016) del Fondo di Garanzia, battezzata #casaconviene.
Nei tre mesi del 2018 finora analizzati dal MEF, da gennaio a marzo, il numero dei mutui casa accesi tramite l’aiuto e l’assistenza fornita dal Fondo di Garanzia è sempre aumentato di più del 200% rispetto all’anno scorso:
- A gennaio 2017 i finanziamenti ottenuti sono stati 1.663, mentre a gennaio 2018 ben 4.369, ovvero il 262,7% in più;
- Nel febbraio 2017 i mutui accesi sono stati 2.029 salendo, a febbraio 2018, a 4.702: +231,7%;
- A marzo 2017, infine, i mutui ottenuti sono stati 2.972: 12 mesi dopo, a marzo 2018, sono stati 6.382, per una crescita percentuale del 214,7%.
Questi dati fotografano una situazione decisamente positiva e per certi versi inaspettata. Una crescita esponenziale a tratti insperata, che conferma senza ombra di dubbio la bontà dell’aiuto fornito dal Fondo di Garanzia. I risultati raggiunti da questo strumento sono inequivocabili e confermano come, poco alla volta, il pubblico dei contribuenti abbia assimilato il suo funzionamento. Ma soprattutto che abbia capito la vantaggiosa situazione che quest’ultimo pone al servizio di chi intende accendere un mutuo ipotecario per l’acquisto e il rinnovo di immobili residenziali adibiti a prima casa.
Come funziona il Fondo di Garanzia.
Questo strumento messo a disposizione dal MEF, prevede il rilascio di garanzie a copertura del 50% della quota capitale per mutui ipotecari, fino a un massimo di 250.000 euro. Che saranno erogati per l’acquisto, e l’eventuale ristrutturazione o efficientamento energetico, di un immobile residenziale adibito o da adibire a prima casa.
Il Fondo di Garanzia si rivolge a tutti coloro, quindi, che intendo acquistare un’abitazione principale, con il solo limite che essa non sia accatastata come immobile di lusso (quindi sono escluse le categorie catastali A1, A8 e A9). La normativa, infatti, non prevede limitazioni riguardanti la metratura dell’immobile o il reddito e l’età del richiedente. Quest’ultimo, però, al momento della presentazione della domanda non deve però risultare proprietario di altri immobili ad uso abitativo, salvo quelli ricevuti per successione o che siano concessi in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli.

Andamento del Fondo di Garanzia statale sui muti prima casa
Dopo aver ricevuto la richiesta di mutuo dal cliente, sarà la stessa banca di riferimento a fare domanda al Fondo per conto del richiedente: a questo punto la Consap ha 20 giorni di tempo per comunicare all’istituto di credito l’ammissione, o meno, al Fondo di Garanzia. Ricevuto questo “nulla osta”, la banca ha tempo 90 giorni per perfezionare il mutuo e decidere se erogarlo o meno.
Si tenga, infine, conto che le banche che utilizzano il Fondo non possono richiedere ulteriori garanzie, oltre a quella ipotecaria. Tale garanzia, inoltre, può essere richiesta, anche per mutui ipotecari fino al 100% del valore dell’immobile. Ma solo, ovviamente, se la banca erogatrice del mutuo ha anche questa offerta.
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Il commento.
Giuseppe Maresca, capo della Direzione Interventi finanziari del Dipartimento del Tesoro si è detto soddisfatto. Ha, inoltre, spiegato che: “Lo strumento nasce come stimolo per l’economia, con in più un’attenzione al sostegno alle famiglie, all’inclusione sociale, specie per i giovani e le fasce più deboli, ai temi ambientali. Uno strumento di facilitazione del credito, aperto a tutti, per acquistare la prima casa e accedere a mutui di importo fino a 250 mila euro, senza limiti di età, reddito o metratura. Si è rivelato di grande successo, anche per la semplicità dell’operazione, attivabile direttamente in banca e che ha tempi certi di conclusione, garantiti dalla Consap, società in house, che abbiamo incaricato di gestire le pratiche”.