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In arrivo i mutui verdi, gli specifici finanziamenti per favorire l’efficientamento energetico

A giugno inizierà un periodo sperimentale di utilizzo dei mutui verdi, particolari finanziamenti agevolati, volti a spingere il mercato delle ristrutturazioni e delle riqualificazione energetiche degli immobili nuovi o già esistenti, per raggiungere, nel 2030 e nel 2050, gli obiettivi posti dall’Unione Europea.

Mutui verdi

Come si è giunto ad ideare i mutui verdi? Tutto nasce dalla nuova direttiva dell’Unione Europea (2010/31/UE), di cui abbiamo parlato qualche giorno fa, riguardante il problema delle pessime prestazioni energetiche di una percentuale troppo alta di immobili edificati nei Paesi membri. La normativa approvata dal Parlamento Europeo si basa fondamentalmente su tre punti fondamentali:

  • Viene imposto l’obbligo tassativo di migliorare la prestazione energetica degli edifici nuovi ed esistenti;
  • Vengono delineate le strategie nazionali per le ristrutturazioni immobiliari e definiti gli “indicatori d’intelligenza” per gli edifici;
  • Viene posta in primo piano la necessità di sostenere lo sviluppo e l’installazione delle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici.

Questi tre fondamentali obiettivi sono il traguardo da raggiungere entro il 2050. Anno in cui tutti gli edifici pubblici e privati edificati nei Paesi dell’UE dovranno essere obbligatoriamente a consumo di energia non rinnovabile prossimo allo zero.

Perché questa premessa? Perché (per una volta) l’Italia si è mossa con anticipo. Si è ideato uno strumento molto interessante che dovrebbe aiutare i privati cittadini a riqualificare energeticamente gli immobili residenziali e non di loro proprietà. Stiamo parlando dei “Mutui Verdi”, la cui fase di sperimentazione inizierà a giugno del corrente anno. Vediamo di cosa si tratta e quali sono gli obiettivi che si intendono perseguire con l’introduzione dei

mutui verdi

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Mutui verdi: idea europea.

In realtà, la direttiva di cui si parlava pone degli step intermedi. Ad esempio quello di ridurre, entro l’anno 2030, le emissioni di gas serra almeno del 40% rispetto ai livelli che si registravano nel 1990. Per raggiungere questo obiettivo decisamente specifico, l’Unione Europea stima che negli Stati membri si dovranno investire circa 100 miliardi di euro all’anno in ristrutturazione ed efficientamento energetico sugli immobili nuovi o già edificati. Per toccare questa cifra, oltre ai fondi pubblici già disponibili e a quelli programmati per il futuro, è necessario l’intervento da parte delle istituzioni private. Come, in primis, delle banche che erogano mutui ai privati cittadini.

Per questo motivo, l’European Mortgage Federation – European Covered Bond Council (EMF – ECBC), una delle più importanti istituzioni a livello europeo, ha lanciato un iniziativa denominata “Energy efficient Mortgages Action Plan”, o più semplicemente l’EeMAP. Questo progetto intende coinvolgere le principali banche europee e si promette di promuovere sul mercato una serie di offerte legate all’erogazione di mutui specifici per finanziare interventi di efficientamento energetico sugli edifici.

La finalità dell’iniziativa è quella di creare un circolo virtuoso fra gli istituti di credito e i loro clienti, che parte dalla possibilità, per questi ultimi, di accedere a prestiti agevolati per ristrutturare la loro abitazione o per acquistarne una a basso impatto ambientale.

Mutui verdi

Mutui Verdi agevolati per la ristrutturazione e l’efficientamento energetico

Mutui verdi in Italia.

Si arriva così alla definizione dei cosiddetti mutui verdi. In sostanza finanziamenti ad hoc che le banche potranno concedere ai privati cittadini, atti a finanziare nuove costruzioni di classe energetica alta o altissima. Ma anche per ristrutturare immobili già edificati al fine di migliorarne le prestazioni energetiche e quelle legate alla sicurezza sismica. Questi mutui verdi, ovviamente, dovranno avere condizioni particolarmente convenienti per i clienti. Ad esempio: un tasso più basso o un tasso variabile che scende progressivamente parallelamente allo stato di avanzamento dei lavori di efficientamento.

Uno sforzo, però, si chiede anche ai privati cittadini che, da parte loro, dovranno rendersi parte attiva, anche grazie alla fruizione dei mutui verdi, per la concretizzazione di azioni di riqualificazione, beneficiando fin da subito, tra le altre cose, dei vantaggi in termini di riduzione delle bollette energetiche e di innalzamento del valore della propria abitazione. Una casa che passa da una classe energetica E a B, ad esempio, garantisce un risparmio di quasi 25.000 euro in 30 anni. Almeno secondo gli studi degli esperti della Commissione Europea. Non vi è invece dubbio sul fatto che l’efficienza energetica possa ridurre la svalutazione del valore dell’immobile nel lungo termine.

L’utilizzo dei mutui verdi in Italia, dunque, partirà con una prima fase sperimentale, come detto, da giugno di quest’anno. Sarà però compito diretto delle varie banche di aderirvi, proponendo finanziamenti specifici ai propri clienti.

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