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Mutui Casa

Mutui Casa e Mercato Immobiliare

Storicamente sono sempre andati a braccetto, ora la difficoltà di accesso al credito inizia a pesare

Il mercato dei mutui sta condizionando pesantemente il settore immobiliare, soprattutto per chi deve comprare la prima abitazione. Nonostante l’Euribor sia ai minimi storici e i differenziali applicati dalle banche siano leggermente scesi a marzo, rimaniamo su quotazioni dei tassi di interesse attorno al 4,6%. Quanto tempo dovremo aspettare prima che la situazione torni alla normalità?

Secondo gli ultimi dati della Banca d’Italia a marzo i tassi di interesse alle famiglie sono leggermente scesi dal 4,61% al 4,54%. Se la tendenza fa ben sperare, la situazione è però ancora complicata. Finanziariamente accendere un mutuo a queste condizioni è un rischio, soprattutto perché, nel caso del tasso variabile, quando l’Euribor tornerà a crescere ci si potrebbe trovare con un interesse del 7-8%

QUALCHE DATO PER RIFLETTERE
La durata media del mutuo per acquistare un’abitazione è pari a 23 anni e 5 mesi e la rata media mensile è pari a 698 euro. E’ quanto risulta dal ‘’Rapporto Immobiliare 2012’’ diffuso dall’Agenzia del Territorio e dall’Abi.
Sempre nel Rapporto si legge che, nel 2011 le compravendite di abitazioni con mutuo ipotecario risultano in calo dopo la ripresa nel 2010. Con 253.405 acquisti con mutuo il calo risulta del -4,5% a fronte della crescita +9,4% realizzato nel 2010. Il calo maggiore si è verificato al Sud (-7,6%) e nelle Isole (-8,2%). La maggiore richiesta di mutui ipotecari si trova nel Nord Ovest, dove il volume complessivo rappresenta circa il 36% del totale.

COSTO MEDIO 160.000 EURO, ACCESSIBILE A 50% FAMIGLIE
Nell’ultimo triennio il prezzo delle abitazioni è rimasto sostanzialmente stazionario: si è fermato poco al di sopra dei 160.000 euro, sin dal secondo trimestre del 2007. E’ quanto si evidenzia nel Rapporto Immobiliare 2012 nel quale l’Abi sottolinea che “l’acquisto della casa media continua a risultare accessibile per la famiglia media italiana”. Oggi “poco più della metà delle famiglie italiane puo accedere all’acquisto di una abitazione”, sostiene l’Abi. Più difficoltà al Centro Italia.
Nella disaggregazione territoriale va segnalata la posizione di “difficoltà delle famiglie dell’Italia centrale”. Le famiglie meridionali presentano in media le migliori condizioni di accesso all’acquisto di una abitazione; sostanzialmente coincidente con la media le condizioni di accesso delle famiglie settentrionali, rileva sempre l’Abi. Incrociando i dati dell’Istat con quelli dell’indagine sulle famiglie di Banca d’Italia “si arriva alla conclusione – sottolinea l’Abi – che oggi poco più della metà delle famiglie italiane può accedere all’acquisto di una abitazione. Tale valore è inferiore ai valori di inizio periodo, che disegnavano una platea di poco superiore al 60% del totale delle famiglie, coerentemente al peggioramento strutturale dell’indice di affordability, ma in buon recupero rispetto ai punti di minimo toccati nel pieno della crisi finanziaria del 2008-2009, quando la percentuale delle famiglie in grado di accedere all’acquisto di una abitazione si collocava intorno al 45% del totale”.

PREVISIONI PER I PROSSIMI MESI
Secondo la Banca d’Italia i miglioramenti delle condizioni di offerta potranno certamente, in futuro, riflettersi positivamente sulla dinamica effettiva del credito ma la normalizzazione delle condizioni di offerta sarà possibile a condizione che il calo dei tassi sui titoli sovrani e il miglioramento della situazione dei mercati dei capitali si confermino nei mesi a venire.

Quasi tutto dipende dallo spread sul debito pubblico dell’Italia, che, purtroppo, come sappiamo è tornato a superare i 400 punti. Ciò vuol dire che per lo meno fino alla fine del 2012 non vedremo una normalizzazione del mercato del credito.

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