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TASSI IN DISCESA SUI MUTUI CASA E RICHIESTE IN AUMENTO DEL 6,6%

I tassi sui mutui continuano la loro lenta discesa. Dato favorevole per la maggior parte delle famiglie italiane che desiderano comprare casa ma che per farlo hanno bisogno di un prestito. A maggio le richieste di mutuo hanno registrato un +6,6%.

Dai dati resi noti dalla Banca d’Italia il 9 giugno, emerge la lenta discesa dei tassi di interesse dei mutui. Il Taeg medio, che comprende i costi fissi oltre il taso nominale, è fissato al 3,6% mentre nello stesso periodo del 2013 si attestava al 3,9%. Secondo le rilevazioni di Bankitalia “i tassi di interesse, comprensivi delle spese accessorie, sui finanziamenti erogati dalle banche in aprile alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, sono stati pari al 3,63% (3,70% nel mese precedente); quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo al 9,37% (9,53% a marzo)”.

Dalle rilevazioni del barometro Crif, che analizza un campione di 77 milioni di segnalazioni creditizie, a maggio i mutui casa erogati hanno registrato un aumento del 6,6%, in controtendenza rispetto al resto del credito alle famiglie, infatti i prestiti personali e finalizzati registrano un calo del 7%. Come sottolinea il Crif “Il mese di maggio appena concluso ha fatto registrare una crescita del numero di richieste di mutuo pari a +6,6% rispetto allo stesso mese del 2013, confermando il segno positivo che ha caratterizzato le ultime 11 rilevazioni. A livello aggregato la domanda di mutui registrata nei primi cinque mesi di quest’anno segna un +9,6% rispetto al pari periodo 2013 ma risulta ancora pesante il ritardo rispetto agli anni 2009-2011”.

Diminuisce l’importo medio dei mutui erogati a maggio, con un valore medio di 122.542 euro rispetto alla prima metà dell’anno scorso, in cui si era registrata una media di 123.890 euro. In questi primi cinque mesi del 2014, il 28,5% del totale dei mutui richiesti dagli italiani riguardava importi compresi tra i 100.000 e i 150.000 euro, mentre un altro 28,5% riguardava importi inferiori ai 75.000 euro. Per quanto riguarda la durata invece, la maggior parte dei mutui richiesti era compresa tra i 25 e i 30 anni, con il 27,9% delle preferenze.

L’Osservatorio sul mercato dei mutui di MutuiOnline.it, confrontando e distribuendo prodotti finanziari tradizionali e online di più di 50 principali banche italiane, ha indicato i migliori tassi prendendo ad esempio un importo di 100.000 euro che copre il 50% del valore dell’immobile acquistato come prima abitazione da un impiegato di 35 anni residente a Milano. In questa specifica situazione, il miglior tasso variabile si attesta a un tasso nominale del 2,41% con Isc, Indice sintetico di costo comparabile al Taeg, del 2,69% per 10 anni, 2,63% per 20 anni e 2,7% per 30 anni. Per i mutui a tasso fisso i migliori tassi si attestano al 4,22% per 10 anni, al 4,78% per 20 anni, e al 4,91 per un mutuo di 30 anni.

Un altro dato rilevato dall’Osservatorio del mercato dei mutui riguarda le richieste di sostituzione e surroga che sono praticamente raddoppiate, se nella prima metà del 2013 si attestavano al 5,1% delle erogazioni, ora hanno raggiunto il 10,1%.

Analizzando i dati troviamo che il 63,7% delle domande di mutuo vengono presentate per l’acquisto della prima abitazione, e la preferenza per il tasso con cap aumenta dal 7,6% all’8,8%. Il 35,9% delle domande di mutuo riguardano classi di loan-to-value del 70-80% del valore dell’immobile, ma solo nel 25,5% dei casi il prestito viene poi erogato con tale rapporto tra il valore del mutuo richiesto e quello dell’immobile soggetto a ipoteca. Più questo valore è basso, più la banca è tutelata dalla garanzia sull’immobile.

Forse grazie al calo dello spread tra Btp e Bund, o magari per l’atmosfera di cauto ottimismo portata da una leggera ripresa economica, sta di fatto che sembra tornata la voglia di comprare casa e il settore si sta lievemente rianimando.

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