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Norme, leggi e Bonus Fiscali

Acquistare una pompa di calore: quali sono gli incentivi fiscali a disposizione

Sei interessato ad acquistare una pompa di calore, per riscaldare e raffrescare casa? Scopri tutti gli incentivi fiscali in vigore e richiedi il bonus più adatto a te tra le 4 opzioni disponibili: scopriamole insieme!

Pompa di calore

Sono numerose le agevolazioni fiscali a disposizione di chi intende comprare una pompa di calore in funzione della tipologia di intervento che si vuole effettuare.

Una pompa di calore può essere installata sia per il raffrescamento che per il riscaldamento, e oggi esistono vari programmi di agevolazione a cui fare riferimento, come si può scoprire anche dando uno sguardo ai siti web di Enea, Agenzia delle Entrate e Gestore dei Servizi Energetici.

Le agevolazioni in vigore sul territorio nazionale sono il conto termico, il bonus mobili, il bonus casa, l’ecobonus e il superbonus.

Pompa di calore: quando è possibile usufruire degli incentivi.

Gli incentivi a disposizione riguardano le pompe di calore geotermiche, i modelli aria-aria, quelli acqua-acqua, quelli aria-acqua e i sistemi ibridi, che sono formati da una pompa di calore e da un altro generatore adatto.

Il conto termico e l’ecobonus sono le soluzioni che si rivolgono a un pubblico più ampio, formato dalle amministrazioni pubbliche, dalle aziende e dai privati. Invece, gli altri programmi sono disponibili unicamente o principalmente per le famiglie e per i privati.

Nella maggior parte dei casi le agevolazioni consistono in detrazioni fiscali, eccezion fatta per il conto termico. In questo caso gli incentivi sono rappresentati da una certa somma di denaro che lo Stato versa a coloro che eseguono gli interventi.

Quali sono le tempistiche.

I diversi bonus destinati al settore dell’edilizia sono oggetto di molteplici aggiornamenti nel corso del tempo: questo vuol dire che al momento sono in vigore specifiche scadenze che potrebbero essere prorogate.

Il bonus mobili, in particolare, vale fino al 31 dicembre 2024, così come il bonus casa 50% per la ristrutturazione e l’ecobonus al 65%. Il superbonus per le case unifamiliari, invece, si è concluso alla fine del 2022.

Diverso è il discorso relativo al superbonus per i condomini, che coinvolge i proprietari di edifici formati da un numero di enti immobiliari compreso fra 2 e 4: fino al 31 dicembre 2023 si applica il superbonus del 110%, che diventerà del 70% alla fine del 2024 e scenderà al 65% alla fine del 2025.

Il limite temporale per pompa di calore e conto termico.

Per quel che riguarda il conto termico, non vi è un limite temporale, ma è previsto un tetto relativo ai finanziamenti pari a 900 milioni di euro all’anno: di questi 200 milioni sono per le amministrazioni pubbliche. Passati sessanta giorni dal raggiungimento della soglia del valore di impegno di spesa annua, non potranno più essere accettate richieste di incentivo da parte del GSE, esclusi gli aggiornamenti periodici che il decreto istitutivo potrebbe prevedere per la misura.

Pompa di calore
Acquistare una pompa di calore: quali sono gli incentivi fiscali a disposizione

Per quali dispositivi è in vigore il Superbonus 110%.

Il Superbonus 110% si applica per i sistemi dotati di pompa di calore ad alta efficienza che vengono installati per la climatizzazione invernale al posto di un impianto di riscaldamento già esistente. Per poterne beneficiare occorre che l’edificio sottoposto alla realizzazione dell’intervento ottenga un salto di due classi energetiche, eventualmente anche grazie altri lavori.

Questo doppio salto deve essere certificato mediante un APE, ovvero un Attestato di Prestazione Energetica che deve essere effettuato sia prima dell’intervento che dopo.

Il Superbonus permette di portare fino al 110% della spesa affrontata in detrazione dall’Irpef, attraverso quote dello stesso importo che sono dilazionate su cinque anni. In seguito all’entrata in vigore del Decreto legge PNRR, si è optato per l’abolizione della possibilità di utilizzare la cessione del credito o lo sconto in fattura, che ovviamente restano accessibili per gli interventi già avviati.

Il Superbonus 110% non può essere cumulato con altri incentivi (per esempio il Conto termico) o la detrazione per le ristrutturazioni al 50% nel caso in cui essa sia selezionata per gli stessi interventi.

Gli edifici coinvolti.

A partire dal 2023 la detrazione del Superbonus non è più del 110 ma del 90%, ma con alcune eccezioni, come per esempio i condomini. In questo caso, però, è necessario che sia stata presentata entro il 31 dicembre del 2022 la richiesta del titolo abilitativo necessario per gli interventi di demolizione e che già entro il 25 novembre sia stata presentata la Cilas.

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