Le zone del modenese colpite dall’alluvione sono le stesse colpite duramente dal sisma del 2012. E’ proprio questa la particolarità che aggrava ancora di più lo stato d’emergenza, e proprio per questo il Governo presterà particolare attenzione alle misure da mettere in campo per far fronte alla situazione.
Nell’attesa che venga dichiarato lo stato di emergenza da parte del Governo, è stato emanato un decreto che fissa a 90 giorni la durata dello stato di crisi regionale a partire dal 24 gennaio. Per far fronte alla situazione si è resa necessaria la costituzione di due centri di coordinamento sul fronte operativo e istituzionale. Il Centro di coordinamento operativo si troverà a Marzaglia e riunirà gli sforzi di dirigenti, funzionari e tecnici della Regione e della Provincia di Modena per far fronte all’emergenza svolgendo differenti funzioni: segreteria di coordinamento, funzione tecnica di valutazione, volontariato, logistica, assistenza alla popolazione, comunicazione, servizi essenziali e tutela dell’ambiente, servizi scolastici e assistenza sociale. Il Comitato Istituzionale invece, sarà presieduto dal presidente della Regione Vasco Errani, e avrà il compito di concordare e valutare le misure, le iniziative e gli interventi necessari a far fronte all’emergenza. Intanto sono iniziate le procedure per effettuare la conta dei danni subiti da cittadini, imprese ed enti pubblici.
Il secondo decreto ha lo scopo di effettuare l’analisi delle cause della rottura dell’argine del Secchia, e di controllare in modo approfondito le strutture delle arginature di Secchia, Panaro e Naviglio, attraverso un gruppo di lavoro costituito da esperti della Regione, e di enti come Aipo e l’Autorità di Bacino del Po. Inoltre verrà costituita una Commissione scientifica formata da professionalità di alto profilo-tecnico-scientifico provenienti dai Dipartimenti delle Università italiane.
Attraverso una circolare emessa dalla Regione è stata attivata una procedura per la ricognizione dei fabbisogni finanziari per far fronte ai danni. Per gli interventi sul patrimonio privato e sulle attività produttive i Comuni dovranno pubblicare sui loro siti le schede che cittadini e imprese dovranno compilare e trasmettere alle amministrazioni comunali entro il 28 febbraio.
Come ha sottolineato il prefetto Franco Gabrielli, capo del Dipartimento nazionale di Protezione civile di Marzaglia, “Ci sarà un percorso quanto più agevolato possibile per il ristoro dei danni. Un primo rapporto sui danni sarà esaminato dal Governo la prossima settimana per la dichiarazione dello stato di emergenza, e le condizioni perchè venga riconosciuto ci sono tutte. La popolazione colpita da questa nuova emergenza non sarà lasciata sola”.
Per sostenere i modenesi, ancora una volta messi a dura prova, il Governo ha deciso di sospendere qualsiasi forma di pagamento tributario e fiscale per un periodo di 6 mesi. Ad usufruire della sospensione delle tasse saranno quindi gli abitanti e i lavoratori delle zone del modenese colpite dall’alluvione del Secchia.
In seguito a questa decisione, presso il centro della Protezione Civile di Marzaglia è avvenuto l’incontro tra i ministri agli Affari regionali Graziano Delrio e all’Ambiente Andrea Orlando, i sindaci dei Comuni alluvionati, e il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani e il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini. Il ministro Orlando ha confermato la disponibilità dei 19 milioni di euro richiesti al ministero dell’Ambiente dalla Regione prima dell’alluvione, per risanare il nodo idraulico di Modena. Le risorse economiche ci sono e i progetti verranno finanziati durante il 2014, naturalmente dando priorità agli interventi più urgenti, opere che erano state considerate prioritarie già prima dell’alluvione.