Il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, con la firma del decreto interministeriale che attua l’articolo 1, comma 48, della legge di Stabilità 2013, ha dato il via al Fondo di Garanzia per la prima casa che prevede 200 milioni di euro per il 2014, 2015 e 2016.
Chi intende usufruire delle agevolazioni deve rispettare delle condizioni ben precise:
Il Fondo garantirà, nella misura massima del 50% della quota capitale, i finanziamenti non superiori a 200.000 euro concessi per l’acquisto, la ristrutturazione o la riqualificazione energetica dell’abitazione principale che non dovrà essere superiore ai 95 mq. e che non dovrà essere un immobile di lusso rientrante nelle categorie catastali A1 abitazioni signorili, A8 ville, e A9 castelli e palazzi.
Per l’accesso alle agevolazioni la priorità verrà data alle giovani coppie o ai nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, ai conduttori di alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari e ai giovani di età inferiore ai 35 anni titolari di un rapporto di lavoro atipico.
Il reddito ISEE complessivo non può essere superiore a 40.000 euro e il mutuatario non deve possedere altri immobili di proprietà.
Sarà Consap, spa interamente gestita dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, a gestire il fondo considerando l’ordine di priorità indicato dalla legge. Come spiega la nota del Ministero “gli interventi del Fondo di garanzia per la prima casa sono assistiti dalla garanzia dello Stato, quale garanzia di ultima istanza”. Nel caso in cui il mutuatario risulti inadempiente, il finanziatore informerà Consap, comunicando l’ammontare dell’esposizione, per poi procedere con l’intimazione di pagamento al debitore, entro 12 mesi dalla comunicazione al gestore del Fondo. In caso di mancata risposta del mutuatario, entro sei mesi la banca potrà richiedere l’intervento della garanzia, recuperando il denaro. A questo punto il mutuatario diventerà automaticamente debitore del Fondo, al quale dovrà restituire le somme pagate.
Banche e intermediari finanziari potranno fare domanda per accedere al fondo e dovranno impegnarsi a non richiedere ai mutuatari garanzie aggiuntive non assicurative. L’ammissione al Fondo avverrà esclusivamente per via telematica: i finanziatori raccoglieranno le domande, verificandone la completezza e la regolarità formale e trasmetteranno al gestore la richiesta. Consap, quindi, si occuperà di esaminare le istanze trasmesse dai finanziatori, di istruire le pratiche, verificare la veridicità delle dichiarazioni e versare le somme dovute in caso di esito positivo.