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Norme, leggi e Bonus Fiscali

Bonus Fiscali e domande frequenti: rispondiamo ai dubbi più ricorrenti sulle agevolazioni 2018

Grande protagonista dei dubbi di oggi è il Bonus Ristrutturazione: quando rischio di perdere questa detrazione? Possono fruirne per lavori eseguiti prima del rogito? La sostituzione degli infissi dà diritto al Bonus Mobili?

Bonus Ristrutturazione

A tre mesi dall’entrata in vigore della Legge di Stabilità 2018, sono molti coloro che hanno già usufruito, o si apprestano a farlo, dei vari Bonus Fiscali sulla casa. La normativa riguardante queste agevolazioni, però, è assai complessa e sono molti i dubbi che possono sorgere. In particolare parlando del Bonus Ristrutturazione, assoluto protagonista di oggi. Un solo dettaglio può farvi perdere la detrazione in questione, per questo proviamo a rispondere alle domande più frequenti e interessanti che ci vengono poste. Altri quesiti comuni riguardanti i Bonus Fiscali 2018 potrete trovarli QUI e QUI.

Bonus Ristrutturazione: quando si perde la detrazione?

Ovviamente, per poter usufruire del Bonus Ristrutturazione, così come per ogni altra detrazione fiscale, è necessario soddisfare determinati requisiti, ma anche eseguire specifici passi necessari: oltre ai casi in cui l’agevolazione non verrà riconosciuta, esiste anche il rischio l’Agenzia delle Entrate richieda il rimborso di quanto già elargito in detrazioni IRPEF. In quali casi, dunque, in cui si rischia di perdere il Bonus al 50% per la spese sostenute per interventi di ristrutturazione edilizia? Vediamoli insieme:

  • Non è stata effettuata la comunicazione preventiva all’Asl competente;
  • Il pagamento non è stato eseguito tramite bonifico bancario o postale o è stato effettuato un bonifico che non riporti le indicazioni richieste. In questo caso, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che il contribuente non perde il diritto all’agevolazione. Per usufruire del Bonus, tuttavia, è necessario farsi rilasciare una dichiarazione sostitutiva di atto notorio in cui il beneficiario dell’accredito attesti di aver ricevuto le somme e di averle incluse nella propria contabilità d’impresa;
  • Non sono esibite le fatture o le ricevute che dimostrano le spese effettuate;
  • Non è esibita la ricevuta del bonifico o questa è intestata a persona diversa da quella che richiede la detrazione;
  • Le opere edilizie eseguite non rispettano le norme urbanistiche ed edilizie comunali;
  • Sono state violate le norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e quelle relative agli obblighi contributivi. Anche per queste violazioni il contribuente non perde l’agevolazione, ma solo se è in possesso di una dichiarazione della ditta esecutrice dei lavori che attesta l’osservanza delle suddette norme.
Bonus Ristrutturazione

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Finestre e Bonus Mobili.

Per quest’anno la sostituzione di infissi e serramenti rientra negli interventi le cui spese possono essere detratte sia sfruttando il

Bonus Ristrutturazione

al 50%, che l’Ecobonus al 65% (ma solo se questo intervento è in grado di migliorare la prestazione energetica dell’immobile in questione).

Ad un primo sguardo, soddisfatte le condizioni energetiche richieste, parrebbe più conveniente usufruire dell’Ecobonus. Attenzione, però, perché nel caso in cui per la sostituzione di infissi esterni e serramenti con modifica di materiale o di tipologia, si fruisca della detrazione al 50% per le ristrutturazioni, allora si avrà, contestualmente per quell’immobile, la possibilità di ottenere anche il Bonus Mobili e Grandi Elettrodomestici (di classe non inferiore alla A+ o A per i forni).

Precisiamo che, a prescindere dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, il Bonus Mobili deve essere calcolato su un importo massimo di 10.000 euro e che l’agevolazione è valida solo per gli acquisti effettuati nel 2018, limitatamente agli interventi di recupero del patrimonio edilizio iniziati a decorrere dal 1º gennaio 2017.

Ristrutturazione prima del rogito.

Come noto, l’agevolazione al 50% per i lavori di ristrutturazione edilizia può essere fruita, oltre che dal proprietario di un immobile, anche dai locatari e i comodatari di un’unità immobiliare. La domanda posta da un contribuente all’Agenzia delle Entrate è presto detta. Nel caso in cui si intenda acquistare un’abitazione e si vogliano iniziare lavori di ristrutturazione senza attendere la firma definitiva del rogito, è possibile farlo usufruendo del Bonus Ristrutturazione? La risposta è affermativa, ma solo a determinate condizioni: vediamole insieme.

Come primo passo, ed è abbastanza intuitivo, occorre l’autorizzazione dei proprietari che intendono vendere l’immobile a iniziare i lavori di ristrutturazione. L’Agenzia delle Entrate ha però precisato che occorre anche che:

  • Sia stato firmato un contratto preliminare di vendita, ovvero un compromesso i vendita;
  • Sia stato immesso nel possesso dell’immobile;
  • Il compratore esegua gli interventi a proprio carico;
  • Sia stato registrato il compromesso di vendita.

Ricordiamo, in conclusione, che nel caso in cui si acquisti un immobile sul quale sono stati effettuati interventi di ristrutturazione per i quali il precedente proprietario sta ancora fruendo delle detrazioni fiscali, allora le quote residue del Bonus si trasferiscono, salvo diverso accordo tra le parti, all’acquirente (ovvero al nuovo proprietario) dell’abitazione in questione.

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