La Legge di Stabilità 2018 ha confermato numerosi Bonus Fiscali che da anni aiutano gli italiani a risparmiare, alcuni molto conosciuti, altri meno. Tra quelli che spesso, purtroppo, rimangono un po’ in disparte e non hanno la giusta attenzione mediatica che gli spetterebbe, ci sono sicuramente il Bonus Luce e Gas 2018 e il Bonus Idrico 2018. Tale agevolazione permette ai richiedenti di avere sconti sulle bollette dell’energia elettrica e del gas.
Poiché i requisiti d’accesso sono abbastanza differenti a seconda che si richieda lo sconto sulla luce o quello sul gas, abbiamo deciso di scomporre il Bonus in due articoli. In questa prima parte parleremo del
Bonus Luce
, esponendo dettagliatamente quali sono le situazioni in cui è possibile richiedere l’agevolazione e come fare domanda di accesso. Nella seconda parte di questo focus, invece, parleremo del Bonus Gas 2018. In un terzo articolo, infine, parleremo del Bonus Idrico 2018.
Bonus Luce, requisiti e destinatari.
Questa detrazione, come è stato detto in precedenza, si traduce in uno sconto sul valore indicato sulla bolletta dell’energia elettrica e si rivolge a:
- Nuclei familiari, sia numerosi che non, che si trovano in situazioni di difficoltà economiche;
- Nuclei familiari in cui è presente una o più persone che necessitano, per particolari problemi di salute, di apparecchiature elettromedicali salvavita.
I requisiti di accesso e gli sconti si differenziano nel caso in cui il Bonus venga richiesto per situazioni di disagio economico o per gravi condizioni di salute, per questo abbiamo distinto i due casi. Ricordiamo che: nel caso sussistano nel medesimo nucleo familiare sia i requisiti relativi al disagio economico, che quelli relativi alla casistica del disagio fisico, allora il detto nucleo può fare richiesta per entrambe le agevolazioni, oltre che per il Bonus Gas e il Bonus Idrico.

Scopriamo il Bonus Luce 2018.
1) Disagio economico.
Possono fare richiesta di accesso al Bonus Luce 2018 tutti i nuclei familiari intestatari di una fornitura elettrica domestica, che soddisfano i seguenti requisiti:
- Il reddito annuo complessivo dell’intero nucleo, attestato attraverso l’indicatore ISEE, non deve essere superiore agli 8.107,50 euro;
- Se nel nucleo familiare sono presenti più di 3 figli a carico, il reddito annuo complessivo dell’intero nucleo, attestato attraverso l’indicatore ISEE, non deve essere superiore ai 20.000 euro.
Il valore del Bonus Luce varia in base al numero dei componenti della famiglia anagrafica, il cui importo viene scontato direttamente sulla bolletta elettrica suddiviso nei 12 mesi successivi alla presentazione della domanda. Per il 2018 i valori di sconto sono i seguenti:
- Il nucleo è composto da 1-2 componenti: 125 € annui;
- La famiglia è composta da 3-4 componenti: 153 € annui;
- Il nucleo è composto da 5 o più componenti: 184 € annui.
Come richiederlo.
La domanda di richiesta di accesso al Bonus deve essere presentata presso il comune di residenza o presso il Centro di Assistenza Fiscale (CAF) di riferimento, compilando i seguenti moduli e allegando i seguenti documenti:
- Modulo A compilato per la parte relativa al Bonus Luce per il disagio economico;
- Allegato CF con i componenti del nucleo ISEE;
- Allegato FN per il riconoscimento di famiglia numerosa, se l’ISEE è superiore agli 8.107,50, ma entro i 20.000 euro;
- Documento di identità dell’intestatario della fornitura;
- Attestazione ISEE in corso di validità;
- Eventuale allegato D di delega: da presentare solo se la domanda è presentata da un delegato e non dall’intestatario della fornitura.
- È inoltre necessario avere a disposizione alcune informazioni reperibili in bolletta o nel contratto di fornitura quali: il codice POD identificativo del punto di consegna dell’energia e la potenza impegnata o disponibile della fornitura.
Infine si precisa che, come detto, per il disagio economico il bonus è riconosciuto per 12 mesi. Al termine di tale periodo, per ottenere un nuovo bonus, l’intestatario della fornitura deve rinnovare la richiesta di ammissione presentando apposita domanda.
2) Disagio fisico.
Possono ottenere il Bonus Luce tutti i nuclei familiari intestatari di una fornitura domestica di energia elettrica presso i quali viva un soggetto affetto da grave malattia. Ovvero coloro che sono costretti ad utilizzare apparecchiature elettromedicali necessarie per il mantenimento in vita. L’elenco delle apparecchiature che danno diritto a questa agevolazione sono state individuate dal Decreto del Ministero della Salute del 13 gennaio 2011.
Il Bonus per disagio fisico viene erogato senza interruzioni fino a quando sono utilizzate le apparecchiature, senza bisogno di rinnovo annuale. Il cessato utilizzo di tali apparecchiature deve essere tempestivamente segnalato al proprio venditore di energia elettrica.
Il valore del Bonus Luce per il disagio fisico, che viene scontato direttamente sulla bolletta elettrica suddiviso in 12 mesi, è articolato su 3 livelli, che dipendono dalla potenza contrattuale, dalle apparecchiature elettromedicali salvavita utilizzate e dal tempo giornaliero di utilizzo. Le tre fasce prevedono i seguenti sconti:

Scopriamo il Bonus Luce 2018.
Come richiederlo.
La domanda di richiesta di accesso al Bonus deve essere presentata presso il comune di residenza o presso il Centro di Assistenza Fiscale (CAF) di riferimento, compilando i seguenti moduli e allegando i seguenti documenti:
- Modulo B compilato;
- Certificato ASL che attesti la situazione di grave condizione di salute e la necessità di utilizzare apparecchiature elettromedicali per il supporto vitale. Nel medesimo documento devono essere specificati anche il tipo di apparecchiatura utilizzata e le ore di utilizzo giornaliero, oltre che l’indirizzo presso il quale l’apparecchiatura è installata;
- Documento di identità e il codice fiscale del richiedente intestatario della fornitura e del malato, solo se diverso dal richiedente;
- Eventuale allegato D di delega. È da presentare solo se la domanda è presentata da un delegato e non dall’intestatario della fornitura.
- È inoltre necessario avere a disposizione alcune informazioni reperibili in bolletta o nel contratto di fornitura. Tra queste, importanti sono il codice POD identificativo del punto di consegna dell’energia e la potenza impegnata o disponibile della fornitura.
Nel caso in cui vi siano variazioni ai livelli di Bonus o alle quote concesse oppure vengono installate nuove apparecchiature rispetto all’anno in cui è stata ottenuta l’agevolazione, allora è possibile richiedere un adeguamento dello sconto in bolletta. Si precisa, per concludere, che non è richiesta la presentazione dell’ISEE: l’agevolazione per il disagio fisico, infatti, è concessa indipendentemente dalla fascia di reddito del richiedente.