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Norme, leggi e Bonus Fiscali

COMPRARE CASA: dal 2014 cambieranno le regole e si risparmierà!

I primi segni della ripresa economica dovrebbero mostrarsi da gennaio 2014 quando l’imposta di registro e altri tributi per l’acquisto della prima casa verranno rivoluzionati: le nuove aliquote permetteranno in molti casi di risparmiare, ma non in tutti.

L’anno nuovo porterà i primi segnali della ripresa economica tanto attesa e molte famiglie che desiderano comprare casa potranno risparmiare grazie alla riforma delle aliquote messa a punto dal Governo.

I tipi di tassazione e le tipologie di imposte e aliquote sono differenti a seconda dell’oggetto acquistato, che può essere prima, seconda casa oppure terreno, ma anche a seconda del venditore, che potrebbe essere un privato oppure un’impresa. Fino a fine 2013 chi acquista la prima casa può usufruire di agevolazioni fiscali pagando un’imposta di registro del 3% e le imposte ipotecaria e catastale con una cifra fissa a 168 euro l’una; mentre chi acquista la seconda casa come privato paga un’imposta di registro del 7%, un’imposta ipotecaria del 7% e quella catastale dell’1%.

Da gennaio 2014 le nuove direttive di legge rivoluzioneranno le aliquote e la categoria che potrà trarne i maggiori vantaggi economici è sicuramente quella dei privati che acquistano la prima casa. Infatti dal 1 gennaio l’imposta d’acquisto per la prima abitazione scenderà dal 3% al 2%, anche se in ogni caso non potrà essere inferiore a 1000 euro, e le imposte ipotecaria e catastale non saranno più di 168 euro l’una ma scenderanno a 50 euro l’una.

Non solo l’acquisto della prima casa sarà meno oneroso rispetto ad ora, ma la riforma coinvolgerà anche i requisiti che permetteranno di accedere alle agevolazioni. Attualmente le agevolazioni fiscali riservate all’acquisto della prima casa non possono essere applicate per l’acquisto di immobili di lusso e l’immobile deve essere ubicato nel Comune di residenza dell’acquirente o nel Comune in cui l’acquirente intende prendere la residenza entro 18 mesi. Inoltre chi compra l’immobile deve dichiarare di non essere titolare, né esclusivo né in comunione dei beni, di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altra casa nello stesso Comune in cui si sta acquistando casa. Naturalmente l’acquirente deve dichiarare anche di impegnarsi a stabilire la residenza nel Comune in cui è situato l’oggetto in acquisto.

Da gennaio 2014 per stabilire se la casa in acquisto fa parte della categoria di lusso, non sarà più necessario rifarsi alla legge Tupini del 1969 che individua le caratteristiche degli immobili di pregio, ma semplicemente si farà riferimento al suo accatastamento. Le agevolazioni riservate alle prime abitazioni non potranno essere applicate agli immobili appartenenti alle categorie catastali A1, abitazioni signorili, A8, ville, e A9, castelli e palazzi di eminente pregio artistico e storico.

In pratica si tratta di cambiamenti positivi che andranno ad alleggerire e a rendere più immediato l’acquisto della prima abitazione. Per capire il vero significato pratico della mini-riforma delle aliquote possiamo fare un esempio: per la compravendita di una prima casa con un costo di 300.000 euro, da gennaio si potranno risparmiare più di 3.200 euro, soldi che restano nelle tasche degli italiani.

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