Il nuovo bando della regione Emilia-Romagna “Una casa per le giovani coppie e altri nuclei familiari” è alla sua 9^ edizione e dal 2009 ad oggi, grazie ad un contributo complessivo di 24 milioni di euro, ha permesso a 1.142 famiglie di comprare la prima casa.
In nuovo bando mette a disposizione 7 milioni di euro destinati ad erogare un contributo a fondo perduto di 20.000 euro per alloggio, contributo che sale a 30.000 euro per i nuclei familiari residenti nei Comuni terremotati che acquistano, anche con patto di futura vendita, un’abitazione nello stesso Comune di residenza o in un altro compreso nell’elenco dei Comuni colpiti dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 (elenco art. 1 del D.L. n. 74/2012, convertito con L. 122/2012, integrato dall’art. 67 septies del D.L. n. 83/2012 convertito con L. 134/2012). Se si acquista un immobile realizzato con tecniche costruttive che garantiscano l’applicazione integrale dei requisiti di prestazione energetica degli edifici e degli impianti energetici previsti dalla delibera dell’Assemblea legislativa n. 156/2008, il contributo può essere incrementato al massimo di 3.000 euro, mentre per la presenza di almeno un figlio all’interno del nucleo familiare, si potranno aggiungere fino a 2.000 euro.
Gli alloggi vengono messi a disposizione da operatori economici privati per la vendita o l’assegnazione in godimento per un massimo di 4 anni entro i quali il nucleo famigliare dovrà acquistare l’immobile ad un prezzo di vendita non superiore a quello indicato al momento della collocazione dell’offerta. Anche il canone di locazione che precede il trasferimento della proprietà all’inquilino stesso non deve superare quello indicato al momento della collocazione dell’offerta e dovrà essere determinato ai sensi del comma 3 articolo 2 della legge 431/1998.
L’iniziativa è dedicata ai nuclei familiari costituiti da:
Giovani coppie: coniugi, nubendi, conviventi more uxorio o persone intenzionate a convivere more uxorio, in cui almeno uno dei due componenti della coppia abbia meno di 36 anni. I nubendi devono sposarsi entro un anno dalla data di sottoscrizione del contratto di locazione o dell’atto di assegnazione in godimento con proprietà differita, oppure entro un anno dall’atto notarile di trasferimento della proprietà nel caso in cui l’alloggio venga acquistato senza essere preceduto da un periodo di locazione. Per quanto riguarda le coppie intenzionate a convivere, sempre entro 12 mesi dovranno costituire nucleo con residenza nell’alloggio.
Nuclei monoparentali: costituiti da un solo genitore con età non superiore a 45 anni con uno o più figli fiscalmente a carico e coresidenti.
Nuclei numerosi: in cui almeno uno dei due genitori non abbia più di 45 anni di età e nei quali siano presenti almeno 3 figli fiscalmente a carico e coresidenti, dei quali almeno che abbia meno di 18 anni.
Persone singole: nuclei famigliari costituiti da un solo componente con meno di 36 anni di età, con problemi sociali e famigliari.
Nuclei sottoposti a procedure di sfratto per motivi differenti dalla morosità.
Nuclei assegnatari di alloggio di edilizia residenziale pubblica per i quali sia stata dichiarata la decadenza per superamento dei limiti di reddito.
Alla data di sottoscrizione del precontratto le famiglie che vorranno accedere al contributo dovranno essere in possesso di alcuni requisiti:
Cittadinanza italiana o di altro Stato appartenente all’Unione Europea: per avere diritto al contributo i cittadini di altri Stati dovranno essere in possesso di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, oppure dovranno essere in possesso di regolare permesso di soggiorno almeno biennale e svolgere regolare attività di lavoro subordinato o autonomo ai sensi dell’art. 40, comma 6, del D.Lgs. 27/05/98, n. 286 e successive modificazioni.
Almeno uno dei due componenti deve possedere residenza anagrafica o attività lavorativa in un Comune dell’Emilia-Romagna, requisito non richiesto per gli iscritti all’Aire (anagrafe della popolazione italiana residente all’estero) in un Comune dell’Emilia-Romagna che intendano rimpatriare. Per ottenere il contributo di 30.000 euro il nucleo famigliare deve avere residenza anagrafica in un Comune colpito dal terremoto.
Isee del nucleo familiare non superiore a 40.000 euro, calcolato secondo i criteri stabiliti dal Dlgs 109/98 e successive modifiche. Per le famiglie numerose il limite il limite massimo dell’indicatore della situazione economica equivalente è incrementato di 2.000 euro per il primo figlio fiscalmente a carico, mentre per quelli successivi, tale importo si accresce in ragione di 500 euro per ogni figlio a carico, cioè figlio di minore età o di maggiore età convivente ma che non ha percepito redditi o che ha percepito reddito inferiori al limite stabilito dal DPR 917/86 e successive modifiche.
Come stabilisce la normativa regionale relativa all’edilizia agevolata, nessun componente deve essere possessore di un alloggio o titolare del diritto di usufrutto, di uso o di abitazione su di un immobile adeguato al nucleo famigliare sul territorio regionale.
Nessun componente del nucleo deve aver usufruito in precedenza di un contributo pubblico per l’acquisto di un immobile.
Le imprese edili e le cooperative hanno tempo fino al 4 aprile 2014 alle ore 17:00 per mettere a disposizione i loro alloggi che saranno poi pubblicati sul sito www.intercent.it dal 18 aprile 2014 alle ore 12:00.
Una volta individuato l’immobile che si intende acquistare è necessario sottoscrivere un pre-contratto con l’impresa proprietaria dell’alloggio e sarà possibile farlo dalle 12:00 del 18 aprile 2014 fino al 21 luglio 2014. *Naturalmente sarà possibile sottoscrivere un solo pre-contratto e *successivamente si dovrà presentare la domanda compilando online i relativi moduli disponibili sul sito www.intercent.it: dalle 9:00 del 28 aprile 2014 alle 17:00 del 23 luglio 2014 per le famiglie residenti nei Comuni colpiti dal terremoto del 2012; mentre tutte le altre famiglie avranno tempo dalle 9:00 alle 17:00 del 23 luglio 2014. Il 3 settembre verrà pubblicata la graduatoria per accedere al contributo.
Il nucleo famigliare che otterrà il contributo dovrà rispettare gli impegni assunti con l’operatore; dovrà acquisire la totalità della proprietà dell’alloggio e ciascun componente dovrà possederne almeno il 10%; nel caso di acquisto senza un precedente periodo di locazione, la residenza anagrafica dovrà essere trasferita nell’alloggio acquistato entro 120 giorni dalla sottoscrizione dell’atto notarile di trasferimento della proprietà; per 5 anni dalla data di acquisto o dall’atto pubblico di assegnazione in proprietà si dovrà risiedere stabilmente nell’alloggio e non sarà possibile venderlo o affittarlo. Nel caso in cui durante tale periodo sopraggiungano gravi motivi documentati come previsto dalla normativa regionale, sarà possibile richiedere agli uffici regionali competenti l’autorizzazione alla vendita o alla locazione. Tutti questi vincoli dovranno essere espressamente riportati nell’atto di compravendita e nel caso in cui non vengano rispettati, il nucleo famigliare sarà tenuto a versare la somma ottenuta come contributo dalla Regione maggiorata degli interessi legali.
Come ha sottolineato l’assessore regionale alle Attività produttive ed edilizia, Muzzarelli: “Anche con questa edizione del bando puntiamo a favorire l’accesso alla prima casa di proprietà, è un tassello dell’azione regionale per costruire la filiera dell’abitare. Inoltre ciò significa incidere sulla qualità della vita delle persone, dare loro una speranza in più, contribuire a rendere più solida la coesione sociale ed il sistema emiliano-romagnolo”.