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Norme, leggi e Bonus Fiscali

Cos’è e come funziona la cessione del credito d’imposta dell’Ecobonus e del Sismabonus

Ancora una volta impugniamo le normative dei Bonus Fiscali sulla casa e le circolari dell’Agenzia delle Entrate per definire cosa sia, come funzioni e a chi si rivolga lo strumento denominato “cessione del credito d’imposta”, rivolto ai soggetti che rientrano nella “no tax area”.

Credito d'imposta

È innegabile che i Bonus Fiscali sulla casa abbiano aiutato e incentivato numerosi contribuenti ad intervenire in diversi modi per riqualificare le proprie unità immobiliari. Al fine, però, di accrescere ulteriormente la fetta di coloro che compiono interventi di efficientamento energetico e di messa in sicurezza antisismica degli edifici, è stato pensato il meccanismo della cessione del credito d’imposta.

Questo strumento, infatti, è stato ideato a favore di coloro che rientrano nella cosiddetta no tax area. Si tratta dei soggetti incapienti, ovvero coloro che possiedono un reddito imponibile non sufficiente a sfruttare le agevolazioni. Essi potranno dunque cedere il

credito d’imposta

corrispondente alla detrazione a soggetti terzi, come istituti finanziari, ditte appaltatrici o privati.

Nei primi mesi del 2018, però, a causa di una serie di incertezze normative, lo strumento non ha dato i risultati sperati. Per questo, nelle ultime settimane, l’Agenzia delle Entrate ha fornito una serie di precisazioni per il corretto utilizzo della normativa sulla cessione del credito d’imposta. Cerchiamo, dunque, di definire meglio cosa sia e come funzioni questo meccanismo, sfruttando anche la guida messa a disposizione dall’Associazione nazionale costruttori edili (ANCE).

Cessione del credito d’imposta, chi e perché?

La cessione del credito d’imposta è uno strumento che si rivolge, come detto, a tutti coloro che rientrano nella no tax area. Tali soggetti (detti incapienti) possiedono un reddito complessivo annuo escluso dalla imposizione fiscale IRPEF, che può avvenire perché:

  • Il reddito totale annuo è inferiore al limite tassabile;
  • A norma di legge, per determinate condizioni, il contribuente non è tassabile;
  • Il reddito è già stato abbattuto da altre detrazioni fiscali a favore del contribuente.

I soggetti incapienti, di conseguenza, NON possono usufruire delle agevolazioni dovute alla fruizione dei Bonus Fiscali sulla casa. Le detrazioni, recuperabili in 3, 5 o 10 rate annue a seconda del tipo di intervento effettuato, possono dunque essere cedute a:

  • Banche;
  • Istituti di credito;
  • Intermediari finanziari;
  • Privati, come le ditte appaltatrici dei lavori o i rivenditori dei materiali.

A titolo di totale o parziale pagamento delle prestazioni fruite o in forma di abbattimento totale o parziale di mutui e finanziamenti. La cessione del credito d’imposta spettante, però, può essere effettuata solo se l’incapienza del reddito caratterizza l’anno precedente a quello di sostenimento delle spese. Non tutti i Bonus Fiscali, inoltre, danno diritto a questa pratica: noi analizziamo i casi di Ecobonus e Sismabonus, tra i più utilizzati e interessanti.

Cessione del credito d’imposta: Ecobonus.

La circolare di riferimento dell’Agenzia delle Entrare è la 11/E/2018, in cui è spiegato dettagliatamente come funziona la cessione del credito d’imposta dell’Ecobonus. Tra le altre cose si specifica come la cessione può avvenire a favore di:

  • Fornitori che hanno effettuato l’intervento;
  • Organismi associativi, inclusi consorzi e società consortili, anche se partecipati da soggetti finanziari;
  • Energy Service Companies (ESCO);
  • Società di Servizi Energetici (SSE).

Contestualmente si vieta la cessione del credito d’imposta a:

  • Istituti di credito e intermediari autorizzati dalla Banca d’Italia all’esercizio dell’attività di concessione e iscritti nell’albo previsto dall’articolo 106 del Testo Unico Bancario;
  • Società classificabili o superiori ai 150 milioni di euro, società fiduciarie o società di cartolarizzazione e servicer delle operazioni di cartolarizzazione.
Credito d'imposta

Tutto quello che occorre sapere sulla cessione del credito d’imposta dell’Ecobonus e del Sismabonus.

Cessione del credito d’imposta: Sismabonus.

Anche i soggetti incapienti, beneficiari di agevolazioni fiscali per interventi di messa in sicurezza antisismica del proprio immobile possono sfruttare questo strumento. La cessione del credito d’imposta del Sismabonus, corrispondente alla detrazione spettante, può essere effettuata a favori di:

  • Imprese esecutrici;
  • Soggetti privati.

Sono, invece, esclusi gli istituti di credito e gli intermediari finanziari.

Attenzione perché, la cessione del credito d’imposta, è consentita solo per:

  • Gli interventi “incisivi” effettuati su parti comuni di edifici condominiali ubicati in zone sismiche 1, 2 e 3 (detrazione del 75 o dell’85%);
  • L’acquisto di case antisismiche in zona 1.
E per i condomini?

Per concludere, specifichiamo il caso in cui gli interventi detraibili tramite Ecobonus e Sismabonus, vengano effettuati sulle parti comuni di edifici condominiali. Il singolo contribuente, in tale scenario, può cedere l’intera detrazione a lui imputabile, calcolata sulla base della spesa approvata dalla delibera assembleare o delle spese sostenute nel periodo d’imposta dal condominio, anche sotto forma di cessione del credito d’imposta ai fornitori.

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